LE NOSTRE INTERVISTE DAL RITIRO AZZURRO: PARLA IL CITTI' MASSIMO BARBOLINI |
Con la signorilità che gli appartiene e lo contraddistigue, il commissario tecnico Massimo Barbolini rende anzitutto merito al comitato organizzatore del ritiro altoatesino dell’Italvolley femminile. “Questo collegiale a San Giacomo di Laives è organizzato davvero egregiamente. E non lo dico per piaggeria – sottolinea Barbolini -. Ogni nostra esigenza è stata soddisfatta. E si è andati anche oltre, visto che l’organizzazione non è solo inappuntabile dal punto di vista tecnico e logistico, ma ci offre anche simpatici momenti di svago che ci aiutano a lavorare con maggiore serenità, in un clima davvero piacevole”. |
Il Cittì azzurro era già stato in ritiro in Alto Adige. “Sì, a Merano, nel 1989, quando facevo parte dello staff della Nazionale Seniores maschile”.
Barbolini spiega poi come ha impostato la preparazione per queste due settimane di stage a San Giacomo di Laives. “Dopo un periodo di vacanza, successivo ai tre tornei ai quali abbiamo preso parte con successo (oro alle Universiadi di Belgrado e ai Giochi del Mediterraneo di Pescara, più la qualificazione ai Mondiali del 2010 ottenuta a Conegliano Veneto, ndr), siamo ripartiti con una preparazione molto intesa, lavorando soprattutto sul potenziamento fisico, non trascurando però la palla secondo un programma analitico, nel quale stiamo curando ogni fondamentale tecnico”.
Il coach azzurro è molto soddisfatto della prima parte di stagione. “Siamo reduci da tre importanti traguardi raggiunti, che si sono resi possibili grazie alla dedizione al lavoro di tutte le ragazze. E’ con questo spirito e con questo impegno che dovremo allenarci anche nelle prossime 6/7 settimane, in modo tale da arrivare agli Europei al top della condizione”.
La consapevolezza di Barbolini è quella di avere a disposizione una squadra di qualità. “Questo gruppo ha grandi, anzi grandissime doti tecniche individuali. E in ogni fondamentale: ricezione, difesa, attacco, muro… Il nostro obiettivo deve essere quello di perfezionare al massimo le cose semplici, perché una volta fatto ciò abbiamo le qualità per fare la differenza in ogni momento della partita”.
La corsa di avvicinamento agli Europei viene vissuta con serenità da Barbolini. “Ci sono 6, forse anche sette nazionali che possono andare a medaglia. Noi, naturalmente, pensiamo di essere fra queste. Anzi vogliamo essere fra queste. Se ad un anno di distanza mi capita ancora di pensare alle Olimpiadi di Pechino e alla delusione del match contro gli Usa? Diciamo che vanno ricordate non solo le vittorie, ma anche le sconfitte, a patto però che non diventino un incubo ma semmai uno stimolo per fare megli
Con la signorilità che gli appartiene e lo contraddistigue, il commissario tecnico Massimo Barbolini rende anzitutto merito al comitato organizzatore del ritiro altoatesino dell’Italvolley femminile. “Questo collegiale a San Giacomo di Laives è organizzato davvero egregiamente. E non lo dico per piaggeria – sottolinea Barbolini -. Ogni nostra esigenza è stata soddisfatta. E si è andati anche oltre, visto che l’organizzazione non è solo inappuntabile dal punto di vista tecnico e logistico, ma ci offre anche simpatici momenti di svago che ci aiutano a lavorare con maggiore serenità, in un clima davvero piacevole”.
Segue (Ufficio Stampa SanGiacomo)