Unendo YamamaY Busto Arsizio – Imoco Volley Conegliano 3-1 (25-18, 23-25, 25-19, 25-22)
Unendo YamamaY Busto Arsizio: Faucette 13, Cialfi ne, Brinker 1, Leonardi (L), Marcon 16, Bauer 9, Kozuch 20, Lombardo, Arrighetti 12, Caracuta 3, Pisani, Bisconti. All. Parisi, vice Dagioni. Battute errate: 4, vincenti: 3. Muri: 9 (Arrighetti 4).
Imoco Volley Conegliano: Agostinetto 1, Maruotti ne, Fiorin 14, Daminato ne, Efimienko 2, Camera 1, Zanotto, Rossetto (L), Calloni 10, Nikolova 18, Crozzolin 4, Barcellini 21. All. Gaspari, vice Flisi. Battute errate: 11, vincenti: 0. Muri: 7.
Arbitri: Braico – Venturi
Spettatori: 3826
Una partita degna di Alfred Hitchcock, un thriller fino all’ultimo punto che ha lasciato col fiato sospeso fino all’ultimo punto il pubblico del PalaYamamaY. Come si suol dire Busto e Conegliano se le sono date di santa ragione, affrontandosi in una partita dal risultato tutt’altro che scontato.
Busto doveva “vendicare” il 3-2 subito a Treviso tre giorni prima, in una partita condita da tanti errori e per alcuni versi gettata alle ortiche dalle biancorosse a cui era mancata soprattutto la concentrazione per affrontare Conegliano.
Per Conegliano è la partita che può dare una svolta alla stagione. Finora le venete hanno viaggiato sull’altalena e in campionato non hanno mai vinto in casa. La squadra c’è ma le manca ancora quella mentalità in grado di uccidere le partite.
Primo Set: Busto parte col coltello tra i denti e Conegliano fatica a mantenere il passo delle farfalle. Praticamente sempre avanti (8-5 e 16-11 nei due TO tecnici) le padrone di casa arrivano presto alla conquista del set per 25 a 18. Conegliano per il momento è la brutta copia della squadra vista nella gara di andata.
Secondo Set: Busto riparte a martellare forte e il set sembra riproporre il monologo visto nel primo parziale. Avanti nel primo TO tecnico per 8 a 4 le ragazze di Parisi si portano fino al 11 a 5, per busto sembra tutto in discesa, ma l’effetto “rabbia” delle farfalle si esaurisce rapidamente. Nikolova prende per mano le sue compagne portandole ad impattare sul 15 pari. Il break veneto ha stordito le biancorosse che faticano a reagire. Per dare la scossa Parisi inserisce Brinker per Faucette, la magia riporta le farfalle a -1 dalle pantere ma è un fuoco di paglia e spetta a Nikolova chiudere il set per 23 a 25.
Terzo Set: Busto è rimasta scottata dalla conclusione del set precedente e si vede all’inizio della terza frazione: nonostante un buon avvio Busto non riesce a scrollarsi di dosso Conegliano. Poi nelle farfalle ritorna il killer intinct e lasciano le pantere al palo. Da metà set in poi Kozuch e Faucette diventano devastanti e picchiano come mastri ferrai. Busto si aggiudica il set per 25 a 19.
Quarto Set: Busto trascinata da una Marcon, ritornata a livelli della scorsa stagione, prende piano piano il largo portandosi anche a +7 sulle pantere di Conegliano, ormai sembra fatta ma il dottor jekill si ritrasforma in mister hide e perde la bussola della partita! Le venete recuperano e adirittura pareggiano sul 20 a 20. Un brivido di freddo corre sulle schiene dei 4000 sostenitori biancorossi che vedono un eventuale tie break profilarsi all’orizzonte, con l’obbligo di vincere lo stesso quinto set e l’eventuale golden set. Per fortuna lo stesso pensiero lo hanno avuto le campionesse in carica e di nuovo trascinate da una superba Marcon vincono il set per 25 a 22.
Busto acciuffa grazie ad un colpo di reni la qualificazione alla F4 di Coppa Italia, la squadra non è lo schiaccia sassi della scorsa stagione, ma ha una qualità in più: sa soffrire e imparare dai propri errori. Bauer in settimana aveva detto che una grande squadra non perde mai due volte e ha profetizzato giusto! È una squadra non bella e che tante volte si perde in se stessa, ma riesce all’occorrenza ad essere concreta e portare a casa il risultato grosso.
Conegliano dimostra che la squadra messa in piedi in tutta fretta durante l’estate sta cominciando a prendere coscienza della propria forza, magari in questa stagione rivestirà un ruolo da comprimaria (terribile), ma se la società avrà le giuste forze economiche e le pantere matureranno sia in esperienza che come squadra la prossima stagione le venete saranno una spina nel fianco per tutti.
SAMUELE FERRETTI