
[ di Emanuela Macrì – foto fonte web] Uno studio di registrazione che trova casa in tre residenze d’arte. Un processo di cultura e creazione che trova nei temi della montagna e del mutamento climatico il motore per dare inizio a un cammino, sostenibile, artistico, fuori dell’ordinario. Karma Clima, presentato al Trento Film Festival 2023, nasce così, dalle mani, dalle note, dalla visione dei Marlene Kuntz, storico gruppo del cuneese che per i 30 anni di attività si e ci regala un progetto poi al centro dell’omonimo docufilm di Michele Piazza Karma Clima. Il mondo brucia, e noi?
Il percorso, che vedrà la registrazione dell’album che porta il nome del progetto, vede nell’esplorazione di esperienze di provincia e nella forma laboratoriale, quindi collaborativa, le sue colonne portanti. Un cammino condiviso e multidisciplinare – a partecipare alle residenze ci saranno Elisa, Giovanni Lindo Ferretti, Piero Pelù, Marco Revelli insieme a tante persone arrivate con la pura curiosità di esserci, nel farsi di un processo – e tre luoghi montani della provincia di Cuneo quali motore d’ispirazione.
Prima tappa a Ostana, 85 abitanti a 1.250 metri sul livello del mare, ognuno coinvolto in un (intelligente quanto riuscito) progetto di rigenerazione e riqualificazione territoriale. Quello di un’amministrazione che per 30 anni – la stessa età dei Marlene, sì – ha creduto nella bellezza così come nell’innovazione e conservazione. Nell’originalità. Trasformando, anche grazie al lavoro della cooperativa Viso a viso un luogo di fuga in un Borgo trai più belli d’Italia capace di accogliere e ospitare progetti in collaborazione con l’Università di Torino e il progetto internazionale Erasmus.
Seconda fermata, Piozzo. Lì, con gli occhi (e le papille gustative) che si aprono sulle Langhe. Per una residenza d’arte ospitati nei locali del birrificio agricolo artigianale Baladin, nella sala con i muri che riproducono il tendone di un circo, trasformata in sala di registrazione per l’occasione. Un vero laboratorio artistico – agro – alimentar – culturale. Prima di arrivare alla terza tappa della Borgata Paraloup di Rittana. Dieci baite a 1.400 metri, il villaggio che ospitò il primo quartier generale delle bande partigiane di Giustizia e Libertà del cuneese e oggi sede della Fondazione Nuto Revelli autrice del recupero e della ristrutturazione del borgo. Un ritorno sostenibile alla vita, alla cultura e al lavoro in montagna. Come si autodefinisce.
Un viaggio quello di Karma Clima e dei Marlene Kuntz tra i rumori, le suggestioni, i profumi e i racconti dei luoghi, delle storie e delle persone che ha incontrato. E che prima di trovare le giuste stratificazioni che daranno forma all’album definitivo, si trasferisce a Budapest per arricchirsi dei suoni della Budapest Art Orchestra. Per poi dare vita al tour, dal Muse di Trento al concerto di Verona e poi nella Mole Antonelliana, Museo Nazionale del Cinema di Torino. Per finire in un docufilm piacevole, ben scritto, avvolgente. Importante. Per ragionare sul cambiamento climatico e visitare alcuni dei luoghi di resistenza e riscoperta. Luoghi di una montagna contro.