[di Emanuela Macrì – foto Riccardo Giuliani per Get Sport Media] Tre partite, due giorni di gare, il primo trofeo 2024 da assegnare in 3, 2…1! All’Unipol Arena di Casalecchio sul Reno sono però quattro le squadre a contendersi la Coppa Italia di SuperLega in un sabato da leoni che assegna il pass per la finale in programma nel pomeriggio di domenica 28 gennaio. Itas Trentino e Mint Vero Volley Monza per la prima semifinale e il campo che domani rivedrà la formazione di coach Massimo Eccheli, vittorioso sul sestetto trentino, al termine di cinque, inaspettati, set.
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Itas Trentino vs Mint Vero Volley Monza (25-23; 13-25; 25-23; 23-25; 9-15)
Primo set: studio e incertezza. Parte bene la formazione trentina con il primo punto del match, un attacco di Daniele Lavia seguito da un muro dello stesso numero 15 a cui poi segue un set incerto fino all’ultimo pallone. Fatto di fughe da parte di entrambe le formazioni e di, conseguenti, rincorse e recuperi. Situazioni di sostanziale equilibrio, con un emblematico 23-23 poi sbloccato da quel servizio di Lavia fischiato out ma, al controllo del challenge, risultato sulla linea. Un verdetto che, di fatto, riapre un set chiuso dal muro, potente, di Kamil Rychlicki
Secondo set: tutto Monza. Tutto un set nel segno della riscossa del sestetto di Massimo Eccheli da subito a prendersi un vantaggio che poi non lascia più. Segnando con il set point il vantaggio massimo (+12) in un parziale senza contradditorio. Un set che si decide, di fatto con il muro di Gianluca Galassi – meglio di lui, nel set, solo Eric Loepply con 6 punti e 83% in attacco (12-17) e l’attacco da seconda linea di Michieletto che pesta la linea (conferma del challenge) per un 12-18 che suona da sentenza. Trento si distrae Monza rimane concentrata chiudendo 13-25.
Terzo set: Trento torna. Subito e a dar segni di vita ma con il fiato sul collo dei lombardi per una fase di equilibrio inziale che non dà segni di sbocco nel proseguo: si arriva, punto a punto, fino a muro di Jan Kozamernik per il 17-15 che porta al time out chiesto dalla panchina di Monza ma anche a un vantaggio che Trento gestisce per qualche scambio. Poi il 20-20 fa chiamare il tempo a Fabio Soli e innestare la marcia ai suoi che chiudono, con un errore al servizio degli avversari 25-23.
Quarto set: situazione invariata con il vantaggio minimo di Trento che poi apre il gas (10-6) e marcia costante – solo un attacco da seconda linea di Eric Loepply (15-14) fa chiamare time out – mentre il resto del set sembra a favore dei gialloblu. Ma il finale è un colpaccio di Monza: prima un challenge porta il 22-21 anziché il 23-20, poi i lombardi si prendono il 23-23 e finiscono l’opera con un no touch a muro sentenziato dal challenge (23-24) e un errore avversario per il 23-25 che fa rima con tie break.
Quinto set: punto a punto. Poca cronaca e tanta attesa, di vedere un finale che si rivela puro spettacolo. Perché se l’ace di Galassi (4-5) è benzina, l’attacco di Gabriele di Martino (5-6) è la chiave di (s)volta. A cui si aggiunge il salvataggio a una mano del libero lomabrdo Marco Gaggini per il 6-10, l’azione che meglio racconta un tie break che termina con la palla a metà rete nel servizio di Daniele Lavia. E un arrivederci, a domani. Quello di Monza all’Unipol Arena.