
[di Emanuela Macrì – Foto Riccardo Giuliani per Get Sport Media] Sono Prosecco Doc Imoco Conegliano e Allianz Vero Volley Milano a guadagnarsi un posto nella finale di Coppa Italia Frecciarossa 2024 in programma domenica 18 febbraio al Pala Trieste. Una finale conquistata con l’acceleratore a metà gas per Conegliano che risolve, facile, in tre set mentre Milano a corrente alternata deve passare per il tie break. Due partite di verso opposto, dunque. Due partite così:
Pomeriggio che apre con Prosecco Doc Imoco Conegliano – Reale Mutua Fenera Chieri 3 -0 (25-18; 25-16; 25-12) e un match che inizia con Chieri a bomba prima con un break 4-1 in virtù di due ace di Kaja Grobelna (che sarà la migliore delle sue con 11 punti a fine gara) poi mantenendo il vantaggio per qualche scambio. Fino al muro di Isabelle Haak che rimette in equilibrio il risultato (10-10) e segna l’inizio di una cavalcata, inarrestabile, delle ragazze di coach Daniele Santarelli che si ferma solo con il muro di Kathryn Plummer per la chiusura del set 25-18. Il secondo parziale che nelle prime battute vede una palla in confermata al check per Chieri rimane in un sostanziale equilibrio tra le due formazioni in avvio. Ma poi c’è Sarah Fahr che 10-9 porta avanti Conegliano e il discorso: il set è ancora di Imoco nonostante Chieri chieda il tempo sul 14-10 e continui a lottare senza riuscire, però, nell’impresa. E un errore di Chieri sotto rete per il 15-11 per Conegliano decreta, forse, la fine di un set in cui le venete beneficiano anche di una super Plummer che firma 6 punti, uno meno di Haak, ma difende con 100% e attacca con l’85%. Il terzo set? Avanti tutta di Fahr (MVP della semifinale con 16 punti) e compagne che chiudono la pratica con un punteggio-sentenza: 25-12.
Secondo pass per la finale staccato, come detto in apertura da Milano per 3-2 su Savino Del Bene Scandicci (21-25; 25-16; 25-17; 14-25; 15-10) con un avvio di gara col botto (2 muri e 1 ace nei primi 6 punti a referto) e subito Scandicci si porta in vantaggio mentre Milano insegue, raggiunge e supera e si fa ripassare dalle ragazze di coach Massimo Barbolini. Il 20-17 di Ekaterina Antropova, un attacco vincente dopo un pallone di recupero al limite fa scattare l’allarme in casa Milano (e Marco Gaspari chiede time out) ma, soprattutto, mette il set sul binario di Scandicci: è proprio Antropova a chiudere 25-21 mettendo a terra il suo pallone numero 11. Secondo set con Milano a cercare riscatto da subito. E a trovarlo, da subito: l’attacco del sorpasso firmato da Paola Egonu (5-4) e poi gli ace su 7-4 e sul 10-4, sempre a cura dell’opposta di Milano, parlano da soli. A dire il resto ci pensano l’attacco 23-14 di Miriam Sylla e il primo tempo (sesto punto nel parziale, come Egonu) di Rapha Folie per il 25-14. La terza frazione di gara si apre con Milano sugli scudi e in progressione (fino al +8 un murone di Nika Daalderop per il 25-17) mentre Scandicci perde quota e smalto. Nel quarto set il muro di Antropova 6-3 mette in chiaro che Scandicci non ha intenzione di rendere facile la vita a Milano che, infatti, sull’11-7 ferma il gioco ma non le avversarie e sul 19-11 primo tempo di Nwakalor, Gaspari cambia la diagonale ma non l’andamento. L’accesso alla finale merita il tiebreak. Scandicci lo reclama e lo ottiene chiudendo 25-14 con il muro di Ana Carolina da Silva. Ma ad avere l’ultima parola con l’ultimo set a disposizione è la Milano di Gaspari e Folie, MPV con 18 punti di cui 5 a muro. Uno di questi è quello che chiude il match. E scrive A DOMANI sul tabellone.