RISULTATO: 3-1 (21-25 in 27', 25-17 in 22', 26-24 in 32', 25-11 in 20')
ARBITRI: Zingoni e Montanari
Chieri: Corvese 19, Borgogno 13, Marchetto 1, Bertolotto, Molinengo (l), Sorokaite 18, Glod 23, Pinedo n.e., D'Agostino 3, Chuda, Tasca 4. All.: Napolitano
Ancona: Chiappa 3, Zannini (l2), Ceppitelli, Pettinari 7, Alessandrini 17, Martini 3, Filipovics 7, Marcacci, Zebi 11, Camarda (l), Trillini n.e., Sustring 13. All.: Fusco
NOTE: aces 4 (Chieri) e 5 (Ancona), errori al servizio 7 (Chieri) e 5 (Ancona)
L'Edilcost Ancona si illude per un set, ma poi esce sconfitta dal campo dell'ambiziosa Magliano Trasformatori Chieri. La squadra di Luisa Fusco, in effetti, comincia bene, vincendo il primo parziale; alla fine però torna a casa con nessun punto guadagnato in classifica e con non pochi rimpianti per l'ennesima trasferta mal gestita. E pensare che l'Edilcost parte con il giusto piglio in avvio di match. Infatti, dopo un effimero vantaggio della formazione piemontese fino al 4-2, la compagine dorica prende il sopravvento sulle locali, che devono fare a meno della schiacciatrice Pinedo. Particolarmente in palla appare la schiacciatrice Titia Sustring, che mette a terra il pallone dell'8-6 per l'Edilcost, e ancor più capitan Chiappa che, con una buona ditribuzione di gioco e con un servizio ficcante, guida le sue compagne verso la conquista del set. Nel prosieguo della frazione è Laura Zebi a segnare il sedicesimo punto, che porta le anconetane sul +6 al secondo time out tecnico. Tenta di recuperare la Magliano Chieri, affidandosi alla buona vena del martello Glod e della centrale Corvese, ma invano: le piemontesi arrivano soltanto fino al -4 (19-23). E' l'opposta Erika Alessandrini – al termine del match marcatrice regina dell'Edilcost Ancona con 17 punti – a chiudere il set sul 25-21 per le marchigiane. Nel secondo set c'è la veemente reazione delle padrone di casa: con Corvese al servizio Chieri si porta subito sul 3-0. Il vantaggio permane e anzi cresce alla prima sospensione tecnica: Chieri è avanti 8-4. Al rientro in campo l'Edilcost ha un sussulto e si rifà sotto fino all'8-9, grazie anche a due aces di Anita Filipovics. Non basta però: le solite Glod e Corvese – che risulteranno essere al termine della gara le migliori in campo – rimettono in carreggiata la loro squadra, che alla seconda interruzione tecnica arriva a condurre 16-10. Il set si conclude, come mera formalità, sul 25-17 per le piemontesi. Nel terzo set si ha lo spartiacque dell'incontro: la Magliano, affidandosi soprattutto agli attacchi della Sorokaite, giunge al +4 in occasione del primo time out tecnico. L'Edilcost cerca di tamponare, tant'è vero che riesce quantomeno a mantenere invariato il gap alla seconda sospensione (12-16). Tuttavia, subito dopo, Chieri sembra prendere il largo: un ace della palleggiatrice piemontese D'Agostino fissa il punteggio sul 20-14. Ma Ancona, nonostante la situazione sfavorevole, non demorde e si riavvicina alla Magliano fino al 18-20. Le ragazze di Napolitano non riescono più a scappar via ed anzi se la vedono brutta quando Leo Chiappa centra un muro vincente sulla Glod, per il ventitreesimo punto delle doriche, ad una lunghezza dalla formazione di casa. Il successivo errore al servizio della forte centrale Corvese, che regala il 24-24 alle atlete di Luisa Fusco, lascia ben sperare, richiamando alla mente l'incredibile rimonta di domenica scorsa contro Vicenza. Il prodigio tuttavia non si ripete: Indre Sorokaite attacca per il 26-24 finale in favore del Chieri. Purtroppo la partita termina qui: l'Edilcost Ancona nel quarto set praticamente non c'è. E' evidente il crollo psicologico delle doriche che concedono via libera alle piemontesi: al primo time out la Magliano è sopra 8-5, al secondo 16-7. Il parziale recita alla fine 25-11. Chieri, in definitiva, si impone per 3 set a 1.
Insomma, anche stavolta, lontano dal PalaBrasili, Leo Chiappa e compagne escono dal terreno di gioco a mani vuote, sebbene qualche ulteriore miglioramento della squadra si sia intravisto. In particolare, il numero degli errori gratuiti è stato contenuto e le percentuali in ricezione e in battuta sono state discrete. Di contro, l'Edilcost ha nuovamente sofferto al muro, specialmente sugli attacchi a palla alta delle avversarie di turno, che invece proprio in questo fondamentale – ma non solo – hanno saputo farsi rispettare. Desta un po' di sconcerto infine il fatto che la squadra abbia mollato di botto nel quarto set, pur di fronte ad una formazione di valore come la Magliano Chieri. Per ottenere la salvezza, al contrario, occorre lottare fino in fondo, senza lasciare nulla di intentato. Mercoledì sera (ore 20.30), al PalaBrasili, l'Edilcost ospita la Liu-Jo Carpi: in campo le doriche dovranno attingere ad ogni risorsa per provare ad ottenere punti vitali.
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Despar Perugia – Zoppas Industries Conegliano 3-1 (25-10, 25-27, 25-19, 25-15)
Partita dai due volti: con la Despar che brucia Conegliano nel primo set, complice una Vasileva incontenibile all'esordio da titolare, per poi farsi incredibilmente recuperare nel secondo: 1-1 e tutto da rifare. A quel punto le perugine però si rimettono al lavoro, e contro una Zoppas che ha ripreso fiducia, riescono a recuperare lucidità fino a ritrovare tutte le proprie sicurezze e a impossessarsi nuovamente del pallino del match andando a vincere al quarto set.
Ecco così guadagnati i 3 punti di un incontro che andava assolutamente vinto; ed ecco soprattutto l'inizio della risalita in classifica, con il settimo posto a 6 punti in coabitazione con Urbino e Pavia, a un soffio da Busto Arsizio (7 pt.) e Novara (8 pt.).
TABELLINO:
Despar Perugia – Zoppas Industries Conegliano 3-1 (25-10, 25-27, 25-19, 25-15)
DESPAR PERUGIA: Pincerato 1, Zetova 21, Dushkyevich 13, Leggeri 6, Quaranta 14, Vasileva 13, Arcangeli (L), Weiss 3, Lehtonen 4, Klug 0. NE: Agostinetto, Casillo, Medaglioni.
All. Sbano, Vice All. Tardioli.
ZOPPAS INDUSTRIES CONEGLIANO: Sangiuliano 4, Brakocevic 8, Manzano 7, Wilson 15, Marcon 12, Pavan 3, Rossetto (L), Ghisellini 0, Do Carmo Braga 5, Positello 0, Daminato 0. Ne: Benazzi.
All. Martinez, Vice All. Romero.
NOTE – Arbitri: Bartoloni (Mc) e Gentile (Lt); durata set: 20', 30', 26', 22'; tot: 1h 38'.
I PUNTI:
DESPAR PERUGIA: battute sbagliate: 1; battute vincenti: 6; muri vincenti: 9; ricezione perfetta: 29%; ricezione positiva: 68%; errori: 16, Attacco: 41%.
ZOPPAS INDUSTRIES CONEGLIANO: battute sbagliate: 6; battute vincenti: 3; muri vincenti: 13; ricezione perfetta: 18%; ricezione positiva: 58%; errori: 32, Attacco: 31%.
I SET IN DETTAGLIO
I:
In campo la giovanissima Vasileva sin dall'inizio (al posto di Lehtonen), ed è suo il primo punto, come poco dopo un muro che consente il break di Zetova per il 3-0. Poco dopo è già tempo di time out per la Zoppas quando siamo sul 4-0. Ma al rientro è di nuovo della giovane bulgara il colpo del 5-0. Conegliano sembra impotente e coach Martinez chiama il suo ultimo tempo sul 7-0. Ma il time out tecnico vede ancora le ospiti a secco: 8-0. La Do Carmo Braga rompe la magia segnando il 10-1, ma è solo con la Sangiuliano in battuta e Brakocevic da posto due che Conegliano entra in partita: 15-4. Secondo time out tecnico sul 16-5: la Despar ha ancora un vantaggio più che rassicurante, che riesce a mantenere e allargare inesorabilmente, grazie anche alla scarsa lucidità delle venete, fino alla fine: 25-10 in 20 minuti.
II:
Il secondo set è più equilibrato, con le ospiti che sembrano finalmente essere riuscite a prendere le misure al Pala Evangelisti; ma la Despar è sempre avanti, a anche se non scava il baratro dietro di sè sembra avere costantemente il match sotto controllo: 10-7. Giunti al secondo time out tecnico sono arrivate a 6 le lunghezze di vantaggio: 16-10. Poi un po' di confusione in campo perugino, con le biancorosse che regalano alle avversarie 3 errori consecutivi, e Sbano che chiama i suoi 30 secondi per la prima volta nel match: 16-13. La Sirio però fatica a ritrovare la concentrazione e rischia di farsi riagguantare proprio quando siamo nelle fasi finali del set: entra Weiss in regia ma i break di vantaggio sono ridotti a uno sul 20-19. Sul 23-21 rientra Pincerato; un muro di Brakocevic tiene Conegliano in partita, e con il muro-out delle biancorosse ecco il riaggancio delle ospiti sul 23 pari. Zetova di potenza mette giù il 24esimo punto e coach Martinez chiama tempo. Marcon annulla il primo set point e Brakocevic ne procura uno alle compagne: stavolta è Quaranta ad annullare per il 25 pari. La Zoppas cresce a muro e Perugia non passa più: chiude Pavan 25-27 in 30 minuti. 1-1 e tutto da rifare.
III:
Conegliano scende in campo galvanizzata dal set appena vinto e Pavan si prende il lusso di segnare l'ace del 2-0. Perugia appare invece ancora frastornata per il set gettato al vento, ma con la classe di Zetova si riporta in parità: 4-4. Con il cambio palla perugino che fatica a riacquistare scioltezza si va al primo time out tecnico con la Zoppas avanti 5-8. Al rientro le perugine hanno ancora troppe difficoltà in fase conclusiva, e Sbano le richiama a raccolta sul 6-10 quando le venete hanno conquistato un ulteriore break. Al rientro le idee in casa Sirio sembrano essersi finalmente schiarite, e Zetova sigla il 9-10 con una diagonale potentissima: 9-10 e tempo per coach Martinez. Quaranta segna il riaggancio di ace e Perugia sembra in grado di riprendere il controllo del match crescendo in difesa, a muro e al centro; grazie ad una veloce di Leggeri ecco il 13-10 e nuovo time out per la Zoppas. Brakocevic risponde a tono e mantiene le compagne in scia: 14-12. Il secondo time out tecnico vede ancora la Despar in vantaggio di 3 lunghezze: 16-13. Quaranta si esalta da posto quattro e scava un solco di 5 punti, con la Vasileva a segnare poi l'ace del 20-14. Nell'azione successiva ingresso di Lehtonen al posto proprio della giovane bulgara. Zetova mette a segno il colpo del 22-18 e Quaranta mura subito dopo per il 23esimo punto: il set sembra a portata di mano, ed è ancora Toni Zetova a procurare alle compagne 6 palle set: 24-18. Il lungolinea di Quaranta schizza via incontrollabile dalle braccia di Do Carmo ed è 25-19 in 26 minuti.
IV:
Weiss e Lehtonen in campo sin da subito. La Sirio parte un po' a rilento e l'inizio del set è un punto a punto in cui le squadre sembrano doversi ancora studiarsi a vicenda. Dushkyevich conquista finalmente un break al termine di uno scambio lunghissimo e sul 7-5 coach Martinez chiama i suoi 30 secondi. Mani-fuori di Quaranta e si torna in panchina per il primo time out tecnico avanti 8-5. La Dushkyevich prende possesso della rete con due punti consecutivi (di veloce e di muro) e convince coach Martinez a chiedere nuovamente tempo sul 10-5. Conegliano sembra sul punto di essere travolto e perde le misure: 12-5 e le ospiti provano Ghisellini in regia al posto di Sangiuliano. Le venete recuperano tre lunghezze e stavolta è Sbano a chiamare tempo. Quaranta è cinica per il 15-9 e con la Zoppas un po' troppo fallosa ecco il secondo time out tecnico sul 16-9. Al rientro ace di Weiss per il 17esimo punto e poco dopo il 20esimo punto se lo prende Lehtonen in lungolinea di potenza. Il 22esimo è di Leggeri e sembra solo una questione di tempo…è di Dushkyevich il 24-14 e di Zetova il sigillo: 25-15 in 22 minuti.
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Minetti Banca Popolare di Vicenza – Lavoro.Doc Pontecagnano 3-2
(23-25, 25-23, 14-25, 25-19, 19-17)
MINETTI BANCA POPOLARE VICENZA: Marcolina ne, Gorini, Popovic 5, Arimattei 24, Gomiero, Zilio (L), Ceron, Assirelli 13, Tsekova 22, Paccagnella 11, Zuccollo, Muri 1. All. Marasciulo
LAVORO.DOC PONTECAGNANO: Kostadinova ne, Abbruzzo 12, Stacchiotti, Mezzapesa ne, Ballarini (L), Capuano 15, Tenza 1, Astarita 7, Ronga (L) ne, Moncada 6, Menghi 18, Burgos 3, Voronina 26. All. Jimenez
Arbitri: Bassan Fabio (MI) – Piubelli Massimo (TS)
Note. Spettatori 470, incasso 679,50. Durata set: 25', 26', 21', 25', 20'. Tot 1h 57'.
Vicenza: battute sbagliate 7, vincenti 5, muro 9, errori 36.
Pontecagnano: battute sbagliate 9, vincenti 4, muro 15, errori 39.
Una generosa Minetti BPVi Vicenza si aggiudica in rimonta e al tie-break il difficile match interno con la Lavoro.Doc Pontecagnano. Un'autentica battaglia durata cinque set, di cui tre di adrenalina pura. Da batticuore in particolare il quinto, nel quale le biancorosse, stremate, hanno trovato la forza e la grinta per annullare tre palle-match alle ospiti e di far esplodere il PalaRewatt sul 19-17. Una vittoria importantissima perché arrivata in condizioni di emergenza, con Popovic a mezzo servizio per una forte contrattura al collo e Arimattei sofferente alla schiena dal secondo set in avanti. La schiacciatrice romana ha stretto i denti, bersagliata di battute dalle avversarie (ben 73 ricezioni!) ma capace anche di andare a segno 24 volte, miglior realizzatrice di casa assieme alla bulgara Tsekova (22 punti). Alle campane non è bastato il contributo della bomber ucraina Voronina (26). Con i due punti ottenuti la Minetti BPVi sale in classifica a quota 10 mantenendo l'ottavo posto in compagnia di Roma. L'obiettivo è di recuperare le acciaccate in vista del turno infrasettimanale di mercoledì a Forlì e di domenica prossima in casa con Volta Mantovana.
LA CRONACA. La Minetti BPVi conferma Muri in regia, Popovic opposta, Tsekova e Arimattei in banda, Assirelli e capitan Paccagnella centrali, Zilio libero. Lavoro.doc Pontecagnano mette in campo Moncada al palleggio, Voronina opposta, Burgos e Capuano ali, Abbruzzo e Menghi centrali, Ballarini libero.
Biancorosse più toniche e meno sprecone nelle prime battute; al time-out comanda Vicenza 8-5. Le ospiti si avvicinano (8-7), ma vengono ricacciate indietro da Tsekova e dai muri di Assirelli e Popovic (12-8). Alla seconda folata Pontecagnano impatta, sfruttando anche due errori biancorossi: 14-14. La rivali proseguono a braccetto fino al 21 pari; la Minetti BPVi tenta l'allungo sul 23-21, ma l'ingresso della ex Giusy Astarita provoca la nuova parità (23-23); i servizi della schiacciatrice napoletana mandano in crisi la ricezione di casa e l'esperta Capuano chiude i giochi sul 23-25.
Le ragazze di Marasciulo continuano a soffrire di amnesie e anche nel secondo set, avanti 6-4, si ritrovano in un amen a inseguire 6-8 senza che le avversarie facciano granché. Gli attacchi di Assirelli e Arimattei valgono il pareggio (10-10). Le biancorosse rincorrono e sbuffano, mettono la testa avanti con il muro di Popovic e Assirelli (18-17) e allungano dopo l'attacco in rete di Voronina (20-18). Jimenez ferma il gioco, alla ripresa Arimattei illude ma c'è ancora da soffrire (21-20). La Minetti BPVi allunga e Marasciulo opera due cambi; a chiudere il set è però l'errore al servizio di Moncada: 25-23.
Nel terzo set in campo c'è Astarita dall'inizio e le ospiti scappano dal 3 pari al 3-6. Voronina è indiavolata, Abbruzzo ci mette l'esperienza mentre Muri in regia soffre. Sull'8-14 Marasciulo la fa rifiatare mandando in campo Gorini, cambio invertito sul 12-18 a gap invariato. Il set ormai è segnato, c'è tempo solo per l'esordio di Ceron, classe 1993, centrale della Novello Fidas di B2. Finisce 14-21.
Più equilibrio nella quarta frazione. Vicenza prende l'iniziativa con Assirelli e Paccagnella (8-6, 13-11) ma ogni volta Pontecagnano ricuce. Nella fase centrale del set sale in cattedra Tsekova, che le ospiti non riescono ad arginare (19-14). Entra Gorini e il suo turno al servizio regala i punti della tranquillità (23-15). La Lavoro.doc ci prova ancora con un parziale di 0-4, ma Tsekova e Arimattei prolungano l'incontro al tie-break.
L'avvio del quinto è di marca biancorossa, anche grazie agli errori salernitani. L'ace di Assirelli su Capuano vale il 4-1, Pacca stampa il 5-1. Il time-out di Jimenez fa tornare in partita Pontecagnano, anche se al cambio di campo Vicenza resta avanti 8-5. Le ospiti risalgono fino al -1 e mettono la freccia con due ace di Moncada (11-12). L'errore di Voronina vale il nuovo sorpasso berico, ma sono le campane a servire per il match sul 13-14. Assirelli annulla, poi sbaglia il servizio e si va ai vantaggi. Tourbillon di emozioni, le biancorosse annullano altri due match-point avversari, fino all'errore di Voronina che regala a Vicenza due punti d'oro.
Ufficio stampa [pagebreak]
Tre a zero per la Riso Scotti e una Chateau d'Ax che non ti aspetti . Quella vista ieri a Pavia, è stata decisamente la brutta copia di quella squadra combattiva e ben ordinata delle prime quattro giornate. Ma tutto questo non deve creare tensioni e nemmeno allarmismi , forse era anche fisiologico che a questo gruppo, prima o poi, potesse capitare la giornata negativa. Peccato, però, che è successo con una squadra con cui Di Iulio e compagne se la possono giocare alla pari fino alla fine della stagione. Comunque, ha vinto la Riso Scotti Pavia e lo ha fatto meritatamente, gestendo con determinazione i primi due set dove la
Chateau d'Ax non è mai o quasi entrata in partita. Qualcosa di diverso se visto nell'ultimo parziale ,dove , in alcuni momenti, era necessario non commettere degli errori che poi sono costati il set , chiusosi per 25 a 23, a favore delle lombarde. Per riassumere quello che non è andato, basta dare uno sguardo alle percentuali in ricezione e in attacco per rendersi conto che le BiancoNere dell'Urbino hanno fatto davvero poco per mettere in difficoltà una squadra come Pavia che ieri ha schierato Ikic e Frigo, molto positivo il loro rendimento, rinunciando a Horvath e Caroli, e che ha dimostrato di volere davvero di voler portare a casa i tre punti che gli consentono di staccarsi dalla zona bassa della classifica. Resta poco tempo per pensare a questa sconfitta, domani la squadra tornerà ad allenarsi per preparare il match di Mercoledì 25 Novembre , in programma alle 19.30 in diretta Sky, contro una delle squadre più forti del campionato la McCarnaghi Villa Cortese, una partita difficile sulla carta ma nella quale Urbino deve ritrovare la stessa grinta e determinazione con cui ha affrontato altri club blasonati del nostro campionato come Pesaro, Jesi e Novara.
Ufficio stampa [pagebreak]
Trasferta sfortunata per la Lavoro.Doc Pontecagnano che perde 3-2 in casa della Minetti Vicenza. Al Pala Rewatt, nella settima giornata del campionato di pallavolo femminile Findomestic Cup di serie A2, le gialloblu lottano fino all’ultimo ma devono arrendersi ai vantaggi del quinto set per 19-17. A due settimane dalla vittoria di Verona, questa volta il tie-break in terra veneta non sorride alla squadra di Jimenez che conquista comunque un punticino salendo a quota 15 in classifica. Con il rientro di Burgos (reduce dalla Grand Champions Cup in Giappone), il recupero lampo di Voronina (in dubbio per problemi alla schiena) e senza Kostadinova (in panchina ma bloccata da noie muscolari), la Lavoro.Doc scende in campo con la formazione titolare composta da Moncada palleggiatrice, Voronina opposto, Burgos e Capuano schiacciatrici, Abbruzzo e Menghi centrali, Ballarini libero. Il primo set sorride alla Lavoro.Doc (23-25) che, però, perde con identico punteggio il secondo parziale (25-23). Riordinate le idee, nel terzo set Abbruzzo e compagne macinano il loro gioco e hanno la meglio con 11 punti di vantaggio (14-25). Nel parziale successivo arriva la pronta risposta della Minetti Vicenza (25-19). Si arriva al tie-break che vede le padroni di casa sempre in leggero vantaggio fino all’11-9 quando Pontecagnano alza il ritmo, raggiunge le avversarie e poi si porta anche sul 13-14. Dopo aver sprecato alcune palle-match, la Lavoro.Doc è costretta ad alzare bandiera bianca sul 19-17 al termine di una partita durata quasi due ore (per l’esattezza un’ora e 57 minuti). Magra consolazione per le gialloblu è l’aver realizzato qualche punto in più della Minetti (109-106) con Voronina top scorer della gara (27 punti).
MINETTI VICENZA – LAVORO.DOC PONTECAGNANO: 3-2
SET: 1° 23-25 (25’), 2° 25-23 (26’), 3° 14-25 (21’), 4° 25-19 (25’), 5° 19-17 (20’)
LAVORO.DOC PONTECAGNANO: Kostadinova n.e, Abbruzzo 10, Stacchiotti 0, Mezzapesa 0, Ballarini 0, Capuano 13, Tenza 0, Astarita 7, Ronga n.e., Moncada 6, Menghi 19, Burgos 3, Voronina 27. All.: Jimenez. Battute: vincenti 4 – errate 8. Attacco: 40% (67 punti) – errori 15 – murati 12. Ricezione: 67% positiva, 55% perfetta. Muri punto: 14. Errori totali: 30.
MINETTI VICENZA: Marcolina n.e., Gorini 0, Popovic 6, Arimattei 26, Gomiero 0, Zilio 0, Ceroni 0, Assirelli 12, Tsekova 21, Paccagnella 11, Zuccollo 0, Muri 0. All.: Marasciulo. Battute: vincenti 5 – errate 7. Attacco: 37% (59 punti) – errori 11 – murati 14. Ricezione: 67% positiva, 45% perfetta. Muri punto: 12. Errori totali: 24.
ARBITRI: Fabio Bassan – Massimo Piubelli
RISULTATI 7^G SERIE A2 (22-11-09): Magliano Chieri – Edilcost Ancona 3-1; Minetti Vicenza – Lavoro.Doc Pontecagnano 3-2; Buzzi & Buzzi Busnago – Cariparma Sigrade Parma 1-3; Liu Jo Volley Carpi – Volta Mantovana 2-3; Sogesa Roma – Verona Volley 3-2; Cedat 85 San Vito – Linkem Club Italia 3-0; Gs DìperDì Loreto – Aprilia Volley 0-3; Pallavolo Donoratico – Infotel Forlì 3-0.
CLASSIFICA SERIE A2 7^G: Aprilia Volley 18, Cariparma Sigrade Parma 17, Liu Jo Volley Carpi 16, Lavoro.Doc Pontecagnano 15, Magliano Chieri 14, Cedat 85 San Vito 12, Buzzi & Buzzi Busnago 11, Sogesa Roma 10, Minetti Vicenza 10, Volta Mantovana 9, Pallavolo Donoratico 9, Infotel Forlì 8, Verona Volley 8, Gs DìperDì Loreto 6, Edilcost Ancona 5, Linkem Club Italia 0.
PROSSIMO TURNO 8^G SERIE A2 (25-11-09 ore 20.30): Volta Mantovana – Magliano Chieri; Infotel Forlì – Minetti Vicenza; Cariparma Sigrade Parma – Sogesa Roma; Verona Volley – Buzzi & Buzzi Busnago; Aprilia Volley – Cedat 85 San Vito; Lavoro.Doc Pontecagnano – Pallavolo Donoratico; Edilcost Ancona – Liu Jo Volley Carpi; Linkem Club Italia – Gs DìperDì Loreto.
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Trasferta insidiosa per Verona Volley Femminile che al Palafonte di Roma affornta la formazione locale del So.ge.s.a.
Dopo la bella vittoria della scorsa settimana le gialloblu cercano continuità sul campo di una diretta concorente per la permanenza in serie A2.
Coach Galli può contare sulla rosa al completo fatta eccezione per Carli.
Per le giallorosse padrone di casa, che precedono Verona di un solo punto in classifica, un turno casalingo da sfruttare al meglio per allontanare la zona calda della classifica.
Start six
Verona: Minati, Fratoni, Nardini, Gentili, Signorile, Savchenko, Alberti (L)
Roma: Russo, Renzi, Roani, De Oliveira, Mattiolo, Marazza, Cruschelli (L)
La partita
Primo set che inizia con la battuta ace di Shopova che lascia ben sperare. Ma Roma reagisce subito e con un parziale di 5-0 costringe coach Galli a chiamare subito time out.
Minati attacca la palla del 2-6 ma è un fuoco di paglia: al primo time out tecnico Roma è avanti 8-3.
Per Verona, fino a questo momento, ricezione imprecisa e attacchi prevedibili.
Si rientra in campo e capitan Fratoni inchioda a terra il punto numero 4 per Verona che ora cerca di ricucire lo strappo. E così è: un bel muro di Gentili induce la panchina giallorossa ad accendere la luce del time out sul risultato di 9-7. Verona si è svegliata dal torpore: Nardini e Fratoni ribaltano il risultato in favore delle gialloblu (10-9). Ora sono le padrone di casa ad essere in difficoltà. Verona ringrazia e con un intelligente pallonetto di Minati vola sul 14-11. Roma rosicchia qualche punto ma un ace di Shopova, favorito da una ricezione pessima di Capone, porta Verona al secondo time out tecnico avanti per 16-12. Capitan Fratoni fa la voce grossa e blocca il tentativo di rimonta della So.ge.s.a. con un delizioso pallonetto (17-13). Minati però riapre suo malgrado i giochi ricevendo male la battuta di Roani e portando Roma a -1 (17-16). Momento caldo del match; ora si va avanti punto a punto. Entra Decordi per Shopova e con un muro e attacco ristabilisce le distanze (20-17).
Un lungo e spettacolare scambio regala a Roma il punto numero 18.
Rientra Shopova e mette giù il 21-19. Roma si scioglie; Minati e un attacco out di Mattiolo assegnano il primo set a Verona per 25-19.
Secondo set che si apre con un mini vantaggio di Roma che viene subito bloccato da un mani out di Shopova (3-3). Ricezioni imprecise da entrambi le parti, ma Verona attacca meglio e riesce ad indirizzare a proprio favore il risultato andando al primo time out tecnico in avanti per 8-4. Un attacco di Chihab, entrata al posto di Russo, rimette in gioco le romane che, con un ace di Mattiolo, si riportano a -1 (9-8). Fratoni viene murata da Renzi e il set torna in completa parità (11-11). Roma chiama time out dopo che Fratoni porta, con un muro vincente, Verona sul 14-11. Ma è un mini break momentaneo: ci pensa infatti Roani a rimettere in parità la situazione (14-14). Ora le difese sono più attente e gli scambi diventano spettacolari e prolungati con il pubblico, a dire il vero non numerosissimo, che gradisce. Tra gli spettatori anche due giovani tifosi veronesi che dopo lungo un viaggio in treno, hanno raggiunto il Palafonte con tamburi e bandiere per incitare Fratoni e compagne. Il secondo time out tecnico vede avanti di un punto Roma (16-15). Un punto a favore di Verona, contestato dalle padrone di casa, porta nuovamente in parità il risultato (18-18). Un salvataggio incredibile porta Chihab in condizione di mettere a terra il +1 Roma (19-18). Galli chiama time out sul 20-19 per le giallorosse e, al rientro in campo, Nardini trasforma il quindicesimo muro di squadra nel punto del 20-20. Ora sono gli errori a fare la differenza: Minati regala con un servizio out il 22-21 a Roma. Poco male; Fratoni pareggia subito con un attacco bomba. Entra Lotti al posto del capitano gialloblu e dalla sua battuta arriva l'attacco di Decordi per il 22-22. Finale thriller: Verona ha il set point sul 24-23 ma non ne approfitta con Shopova che attacca out. Roma ringrazia e si aggiudica 26-24 il secondo set sfruttando un doppio tocco in palleggio di Fratoni.
Il terzo set si apre con il punto di Fratoni imitata subito dopo, al termine di un bellissimo scambio, da Signorile. De Oliveira sbaglia e Verona va sul 3-1. Come nei precedenti set l'impressione è che Verona, con un pò di convinzione in più, potrebbe dare una svolta alla partita in suo favore. Roma deve chiamare time out perchè l'1-6 subìto in un amen fa paura. Signorile alza una gran palla per Fratoni che scarica a terra il punto dell'8-2. Il set prende un'inerzia assolutamente favorevole per le veronesi grazie alla maggior precisione ma anche alla confusione in cui è caduta la squadra di casa. Il coach romano De Gregoriis deve chiamare ancora time out: Verona che rischia di scappare (13-3). Si rientra in campo e più che ad una reazione di Roma si assiste ad un leggero calo di Verona che permette a De Oliveira e compagne di riportarsi parzialmente sotto. Il punteggio però rimane saldamente nelle mani delle gialloblu che vanno al secondo time out tecnico avanti 16-6. Il +10 è un margine rassicurante che Verona gestisce bene e, addirittura incrementa, portandosi sul 20-9. Roma cerca di reagire ma Fratoni – con un attacco violento – e Minati – con un ace – spengono ogni speranza per le padrone di casa. Signorile mette giù il punto numero 23 con un pallonetto spettacolare. Ci pensa il "sergente" Nardini a chiudere i conti: 25-12 e Verona si porta sul 2-1.
Quarto set che può dare a Verona i tre punti. E la formazione gialloblu entra in campo concentrata e decisa: sottovalutare Roma potrebbe essere assai pericoloso. Subito un 3-0 per le veronesi che sorprendono nuovamente Roma. Un punto contestato permette a Roma di rimanere a -2 (4-6) ma è solo un fuoco di paglia; dopo il primo time out tecnico il risultato dice Verona 8 Roma 5. Verona continua a giocare con intensità andando sul +5 (10-5). Ma quando Roma sembra sul punto di collassare ecco arrivare, improvviso, il black out veronese con conseguente ed incredibile parità (11-11). Roma va addirittura in avanti per 13-12 con un errore di formazione. Minati, fortunatamente, mura il 13-13.
Ora la tensione è palpabile: Roma tenta il tutto per tutto, Verona non vuole un altro tie break. Si va avanti punto a punto fino. Al secondo time out tecnico Roma è avanti 16-14. Verona riacciuffa la parità sul 16-16 ma è davvero l'ultimo sussulto; da qui in poi è un monologo giallorosso. Chihab, Mattiolo, Renzi mettono a terra palloni in sequenza. Verona sparisce. Il quarto set termina 25-17 per Roma con un incredibile parziale di 9-1 per le padrone di casa.
E Verona va, per l'ennesima volta, al tie break.
L'equilibrio iniziale (2-2) viene rotto da una battuta out di Chihab e da una difesa imprecisa di Roani. Verona va sul 4-2. Ma in un attimo Roma torna in parità (4-4). Shopova con due punti consecutivi porta Verona avanti per 7-5. Al time out tecnico le gialloblu sono avanti 8-6. Si rientra in campo con Signorile alla battuta ma la ricezione di Roma è buona e permette a Marazza di mettere giù il punto numero 7 per Roma che si esalta e si porta sul 9-8. Coach Galli è costretto a chiamare time out. Decordi fa 9-9. La tensione aumenta. Do Prado spara out un attacco. Verona ora è +1 (10-9). Ma non basta. Sbaglia anche Fratoni. Roma torna in avanti per 11-10. Ancora Fratoni che attacca ma viene murata. Mattiolo fa ace e porta le padrone di casa sul 14-10. Match point per Roma che si materializza con un muro su attacco di Minati. Roma vince set (25-10) e partita.
Purtroppo un altro tie break fatale per Verona che non riesce a far sua una partita che, ad un certo punto, sembrava saldamente in pugno.
Comunque un punto che muove la classifica e che porta Verona a +2 dalla zona retocessione. E domani si torna già in palestra per preparare la partita di mercoledì prossimo; esordio al PalaOlimpia di Verona contro Busnago.
So.ge.S.a. Roma-Verona Volley Femminile: 3-2- (19-25, 26-24, 12-25, 25-17, 15-10)
Durata partita: 1 52'
Verona: Minati 17, Fratoni 14, Lotti, Nardini 17, Gentili 12, Decordi 2, Signorile 3, Shopova 15, Alberti (L)
N.e. Carli, Savchenko, Tonon (L)
Roma: Russo 1, Renzi 14, Roani 20, Ensabella, De Oliveira 17, Mattiolo 12, marazza 1, Chihab 8, Capone (L)
N.e Conti, Mendes,
Battute
Verona: errate 9, punto 5
Roma: errate 6, punto 7
Ufficio stampa
Edilcost Ancona: sconfitta a Chieri Pag 1
Despar Perugia: tre punti fondamentali contro Conegliano Pag 2
Minetti BPVi Vicenza: vittoria di carattere Pag 3
Chateau d'Ax Urbino Volley: ko nell' anticipo Pag 4
Lavoro.Doc Pontecagnano: ko ai vantaggi del quinto set a Vicenza Pag 5
Verona Volley Femminile: sconfitta al quinto set Pag 6