[size=x-small]Megius Padova: Pachale 25, Rosso 2, Leggeri 1, Buckova 9, Sangiuliano 6, Boscoscuro 0, Centoni 10, Parkhomenko 2, Mifkova 5, Vannini 2, Barbieri (L), Nikolic 22. All. Lorenzo Micelli
Sant’Orsola Asystel Novara: Anzanello 20, Skowronska 21, Ballarini 0, Mert 0, Filipovics 0, Cardullo (L), Aguero 0, Osmokrovic 15, Corbellini 1, Spasojevic 25, Barcellini 6, Elli 1. All. Alessandro Chiappini
PADOVA: IL PROFUMO DEL RISCATTO!
In un rovente PalaArcella le ragazze di Padova sbaragliano Novara -senza Aguero- e allungano la serie. Emozionante è dir poco per descrivere l’incredibile incontro andato di scena a Padova. Nikolic risorge, e con il largo utilizzo della panchina Micelli sbaraglia tutti.
Per le padroni di casa si parte con il sestetto Sangiuliano – Centoni, Leggeri – Buckova, Pachale Mifkova e libero Barbieri; Novara risponde con Mert – Barcellini (Aguero non può saltare per un risentimento muscolare), Skowronska – Anzanello al centro, Spasojevic – Osmockrovic, libero Cardullo.
Nel [b]primo[/b]set Padova parte bene complice anche il vantaggio psicologico che l’assenza di Aguero può dare. Mifkova in campo da subito grande equilibrio in ricezione e difesa e Chiappini è subito costretto al time out (6-3). Novara però riparte senza problemi ed è un punto a punto fino il turno di servizio di Mert che crea il break con una inaspettata Barcellini (12 – 15 Novara). Buckova però ha pazienza e i sui inarrestabili attacchi restituiscono la parità . Sul finale entra Nikolic per Mifkova che va subito a segno. Centoni mura su un alzata pessima di Mert e alla seconda palla set con molto coraggio Pachale chiude in pipe con l’aiuto del nastro e evità i vantaggi. (25 – 23)
[b]Secondo set[/b] con stessi sestetti dell’inizio. Padova però con qualche imprecisione è costretta a inseguire (8 -13). Entra allora Nikolic al posto di Centoni in un inedito ruolo di opposto. Il suo ingresso è decisivo e non bastano gli attacchi di Anzanello sempre positiva per mantenere il vantaggio novarese. E’ un Nikolic show coadiuvata dalle solite Bombe di Pachale. (17 – 19). Osmockrovic sul finale non ci sta è annulla la prima palla set (24 pari). Ma Pachale la riconquista ancora e in uno scambio lungo il megius ha la meglio con Cardullo che prende una palla impossibile sotto la rete ma purtoppo commette fallo di invasione. (26 -24)
[b]Terzo set[/b] Chiappini imbufalito tenta di cambiare qualcosa inserendo Elli al Centro e Skowronska in opposto. Novara in questo modo diventa una saracinesca a muro e dopo due murate su centoni da posto 4 entra Nikolic sempre in opposto. La serba oggi è finalmente in giornata e alterna dei colpi spettacolari grazie anche alla tranquillità del dover solo attaccare e non ricevere. Padova si riporta presto in vantaggio di misura al primo time out tecnico. Anche la serba novarese Spasojevic fa vedere che non è da meno. E’ un punto a punto fino al 19 pari con un gran muro di Sangiuliano che arriva all’ultimo sulla pipe di Skowronska. Ma Novara questa volta è più lucida sul finale. Anzanello è praticamente infermabile con una ormai grande padronanza e potenza della fast (20 -22). Padova non riesce a fare il cambio e la Sara di Novara fa vedere che la fast l’ha proprio imparata chiudendo il set 21- 25.
Nel [b]quarto[/b] sul turno al servizio di Spasojevic Padova dopo un bell’avvio 3 – 1 non gira più fino al 4 – 14! . con un super muro Novara arriva anche 7-15. Ma Mifkova (poco cercata in attacco ma di gran presenza in ricezione e difesa) va al servizio e dimostra di crederci! Piazza una missilata in pipe su palla vagante e sta al servizio fino al 13 -16 mandando in tilt la ricezione novarese. Nel frattempo sono rientrate Centoni su Nikolic e Parkomenko su una poco cercata Leggeri ed entra spesso anche Rosso in seconda linea su Buckova per ricevere quando Barbieri accusa un calo dal secondo set . Osmockorovic leva le castagne dal fuoco ma Padova resta li fino al 17 – 19. Entra anche una Ottima Boscoscuro in seconda linea per Pachale. La rimonta purtroppo non completa con una Skowronska devastante da posto 2. (20 – 25)
Il [b]quinto[/b] e decisivo set è spettacolo: Nikolic passa sopra il muro da posto due, Osmocrovic risponde con una diagonale micidiale. Skowonska però è fallosa da seconda linea e tira anche 2 volte sul nastro. Pachale invece fa vedere di che pasta è fatta e continua con i suoi contrattacchi a scendere giù con la mannaia (12 – 8). Contro Break Asystel che si riporta a meno uno. Pachale porta Padova al match ball ma si va ai vantaggi con la solita Osmocrovic, che a onor di cronaca gioca nonostante un infortunio alla caviglia avvenuto durante l’incontro. Il palazzetto esulta ma il muro di Sangiuliano è fuori di un niente. Skowronska però manda fori il servizio e dopo l’ennesima difesa di Mifkova, Hanka Pachake, top scorer del Match con 25 punti la incastona in mezzo al muro regalando così la festa finale. (16 – 14).
Le [b]lacrime[/b] sui volti della Padovane valgono molto più di mille parole. È stata una vittoria di squadra con il sacrificio di ognuna delle giocatrici padovane. Vannini entra ogni qual volta Sangiuliano accusa un calo. [b]Rachele[/b] però è autrice nel complesso di una splendida prova (4 muri), smarcando spesso le sue compagne pur usando poco e male Leggeri costretta spesso a buttare di la senza poter forzare. Buckova passa speso ma è paradossalmente costretta ad abbandonare il campo perché il libero non sempre è al topo in ricezione. Rosso le subentra ricevendo col 77% di perfetta (85%positiva). Barbieri è brava però a riscattarsi a fare numerose difese spettacolari. Centoni ha avuto problemi fiscici in settimana e lascia comunque il campo con 10 punti in 2 set giocati. Nikolic spettacolare col 59% in attcco. 20 su 34 attacchi e solo 2 errori e 2 muri. (dai nostri scout risultano anche più di 22 punti assegnati dalla lega) trasforma in oro palloni impossibili da attaccare. Pachale top scorer con 25 punti fa forse meno colpi spettacolari ma le palle decisive le mette giù tutte. Mifkova è la giocatrice dell’equilibrio: riceve col 60% di perfetta e difende l’inverosimile pur facendo solo 5 punti.
Novara… ahi ahi ahi… i 25 punti di Spasojevic e i 20 di un incontenibile [b]Anzanello[/b] non bastano per chiudere la serie. Osmokrovic zoppicando ci mette spesso una pezza nei momenti decisivi e di fatto la rimonta di due set è stata sciupata con i molti erori nel tie Break. Skowronska nonostante i 21 punti regala di fatto il vantaggio che Padova con un pubblico così non ha sciupato; 6 i suoi errori. Cardullo non sempre è perfetta come di consueto in ricezione ma in difesa fa i suoi soliti miracoli. Mert invece appare visibilmente stanca e quando non hai una Aguero che risolve le situazioni poi è difficile restare sempre concentrati.
Mercoledì gara3. Una partita da dentro e fuori dove Padova non ha niente da perdere (è infatti sempre più in circolo la notizia di una cessione dei diritti a Milano); Novara da perdere invece ha tutto. E se è vero che Aguero è recuperata questa sconfitta è comunque sintomo di un qualcosa che si sta incrinando nel gioco piemontese.
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[size=x-small]Despar Perugia: Walewska 7, Grbac n.e., Crisanti n.e., Zetova 15, Fofao 1, Decordi n.e., Arcangeli (L), Sacco 0, Usic n.e., Francia 25, Del Core 16, Gioli 12. All. Massimo Barbolini
Play Radio Foppapedretti BG: Gruen 21, Croce (L), Gujska 0, Barazza 0, Barun 0, Secolo 12, Sorokaite n.e., Paggi 4, Piccinini 19, Lo Bianco 2, Poljak 6. All. Marco Fenoglio
Perugia replica e accede alle semifinali. Con un nuovo 3-1 (25-18, 25-15, 19-25, 25-22), tra le mura amiche del PalaEvangelisti e sostenuta dal proprio pubblico, caldo e numeroso, la Despar Sirio Perugia sconfigge la Play Radio Foppapedretti Bergamo e si assicura il passaggio del turno, in attesa di conoscere il prossimo avversario che scaturirà dalla sfida tra Novara e Padova.
Mister Barbolini schiera la formazione classica con Fofao in palleggio, opposto Zetova, Francia e Del Core in banda, Gioli e Walewska centrali e libero Arcangeli, con una vistosa fasciatura alla caviglia. Fenoglio risponde con Lo Bianco in diagonale con Grun, Secolo e Piccinini schiacciatrici, Paggi e Poljak al centro e Croce libero.
Il [b]primo set[/b] procede sul filo dell’equilibrio: Perugia trova in Del Core e Gioli due incisivi terminali d’attacco; dall’altra parte, Lo Bianco si affida a Secolo e Grun. E’ la difesa a fare la differenza: il muro di Perugia è più composto, tocca numerosi palloni e le biancorosse riescono a ricostruire con facilità , affidandosi alle bordate di Francia e Zetova (14-11). Bergamo, dal canto suo, commette qualche errore di troppo e Lo Bianco non può servire le sue centrali. Il gioco della Foppa si fa scontato e per Perugia è facile chiudere il primo set.
Nel [b]secondo parziale[/b], ancora una partenza alla pari , con Bergamo che è nuovamente in vantaggio al primo time out tecnico (7-8). Ma la Foppapedretti continua a soffrire le fast di Gioli e in difesa non riesce a recuperare palloni giocabili. Fenoglio tenta qualche cambio: fuori Lo Bianco e Grun (la tedesca sembrava essere veramente annebbiata) e dentro Barun e Gujska. La musica però non cambia: Perugia è più determinata, Del Core da seconda linea compie l’allungo decisivo (15-10), Piccinini sprona le sue alla reazione (16-14) ma sono i muri di Walewska e gli attacchi di Zetova a portare Perugia sul 2-0.
Il [b]terzo set[/b] è l’ultima occasione per le campionesse d’Europa della Foppapedretti Bergamo. Le ragazze di Fenoglio entrano in campo più convinte e determinate, decise a vender cara la pelle. Perugia soffre la rezione delle orobiche che, con Piccinini e Grun, riescono a infilare la difesa biancorossa (9-12). L’opposto perugino Zetova non riesce a passare con continuità come nei set precedenti, grazie anche al muro bergamasco più compatto e incisivo, e non basta Francia per respingere l’assalto rossoblu (16-22). Qualche errore di troppo delle biancorosse consegna dunque in mano della Foppapedretti il terzo set (19-25).
Il [b]quarto set[/b] è Mirka Francia-show. La italo-cubana è incontenibile, attacca da ogni zona del campo e per la difesa bergamasca c’è poco da fare. Lo Bianco continua a prediligere il gioco in banda, trascurando le sue centrali, e Piccinini e Grun provano a mantenere viva la speranza (22-20). Ci pensa Gioli a siglare la vittoria di Perugia con un’ultima fast (25-22).
La Despar Perugia, dunque, approda alle semifinali sconfiggendo, nel quarto assolutamente più impegnativo, le campionesse d’Europa e le ormai quasi ex campionesse d’Italia della Play Radio Foppapedretti Bergamo. Un risultato netto, che non lascia scampo a repliche, perché Perugia ha [b]giocato bene[/b], ha messo in difficoltà le ragazze di Fenoglio sin dalla prima battuta e non ha lasciato nulla alle avversarie. Bergamo, dal canto suo, ha giocato una partita [b]opaca[/b], quasi anonima. Se è vero che Piccinini e Grun ci hanno provato fino alla fine, è altrettanto vero che il gioco di Bergamo è sembrato piuttosto scontato, molto elementare. [b]Pochi[/b] attacchi al centro, pochissimo gioco veloce, zero pipe. La velocità che Fenoglio era riuscito ad imprimere alla sua squadra l’anno passato sembra essersi volatilizzata. Perugia invece è apparsa molto più reattiva, determinata e cattiva; grandi [b]difese[/b], aiutate da un muro sempre presente e preciso, ottima ricostruzione del gioco con una Fofao che, a 37 anni, sembra molto più giovane di tante sue colleghe ventenni, incisività in attacco, con Mirka Francia superstar (per lei, 25 punti e uno straordinario 68% in attacco). Ma, al di là dei singoli, il gioco di Perugia è stato nel complesso migliore, con le giocatrici sempre pronte e sicure dei propri mezzi, segno di una condizione fisica e mentale invidiabile.
Per Bergamo, ora, c’è la Coppa di Lega e le numerose voci di mercato. Per Perugia, aspettando l’avversaria, una semifinale da lottare senza paura[/size]
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[size=x-small]Monte Schiavo Banca Marche Jesi: Petkova 0, Togut n.e., Giogoli 1, Marinova 5, Rinieri 11, Bown 21, Zilio (L), Travaglini 0, Jaqueline 15, Calloni 14, Cella 8. All. Marcello Abbondanza
Minetti Infoplus Vicenza: Curcic 13, Arrighetti 4, Conti n.e., Bedin (L), Dall’Igna 1, Angeloni 1, Radulovic n.e., Takahashi 13, Caponi 1, Ikic 9, Paccagnella 12, De Gennaro n.e. All. Manu Benelli
La Monte Schiavo raggiunge le semifinale battendo in 2 gara la Minetti Vicenza , che ha lottato nel primo set, strappandolo alle avversarie, ma poi ha ceduto il passo alle più quotate prilline.
Abbondanza schiera sin dall’ inizio Elisa Cella nel ruolo di opposto,mentre la Minetti scende in campo in formazione solita ad ccezione di Bedin al posto dell’ infortunata De gennaro (Angeloni sarà sostituita nel primo set a favore di Ikic, che disputerà poi tutta la gara). Jesi come tattica di gioco doveva [b]battere bene[/b] e far saltare il sistema di ricezione di Vicenza, perché se non le avessero messe in difficoltà in ricezione, il loro gioco [b]veloce[/b] avrebbe creato alle prilline non pochi problemi; era importante giocare bene su cambio palla e fare più punti diretti possibili, in quanto su contrattacco sarebbe stato più difficile mettere a terra palla, visto che le ragazze di Benelli hanno messo in mostra nelle gara passate una buona difesa.
Il primo set vede Jesi sempre in vantaggio, seppur di misura, ma Vicenza non molla e riesce ad agguantare la parità , complici errori avversari, ma grazie ad una buona [b]correlazione muro-difesa[/b]. Ai vantaggio sono più concrete e portano via il set. La partita sembra indirizzata su un buon livello di gioco, ma dalla seconda frazione le prilline entrano in campo aggressive, [b]impongono[/b] il proprio gioco, il servizio è incisivo e riesce a creare problemi alla seconda linea vicentina: di conseguenza, con palla scontata, il sistema muro-difesa di Jesi è stata agevolato e con buone prestazioni in attacco di tutte le ragazze, la squadra di Abbondanza porta via i 3 set successivi.
Per le padrone di casa una buona [b]prova corale[/b], salvo qualche incertezza nella prima frazione. Molto bene hanno risposto le centrali, ben servite da Marinova aiutate ovviamente da una buona ricezione. Tutte le attaccanti sono andate in doppia cifra, eccezion fatta per Elisa Cella, che chiude con 8 punti, ma autrice di una buona prova fuori ruolo e giocando principalmente la fast e non i colpi tipici da seconda linea. Per la Minetti , segnaliamo importanti prove da [b]Takahashi, capitan Paccagnella, con Curcic[/b] a seguire. La ricezione non ha tenuto primo set a parte e per Dall’ Igna giocare veloce non è stato facile, anzi, fare cambio palla è risultato difficile e la fase di contrattacco non ha inciso, sia per difficoltà da parte delle attaccanti di Benelli, sia per il buon sistema di muro espresso da Jesi. Alle vicentine è mancato come spesso detto il braccio pesante su rigiocata, anche se Curcic ha comunque dato una grossa mano alla alzatrice, togliendo diverse castagne dal fuoco. Troppo poi gli errori al [b]servizio[/b] e in prima linea.
Vicenza ora affronterà altre gare in coppa di Lega, mentre Jesi affronterà Pesaro nel derby marchigiano, che siamo sicuri offrirà un spettacolo di volley inteso[/size]
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[size=x-small]Bigmat Sanpaolo Chieri: Ferretti 2, Erika 16, Mammadova 11, Fiorin 7, Joines 10, Giovanna 2, Borri (L), Petrolo, Merlotti. All. Giovanni Guidetti
Scavolini Pesaro: Berg 1, Mari 15, Maculewicz 7, Costagrande 12, Sheilla 11, Guiggi 9, Puerari (L), Dall’Ora, Di Iulio, Mengarda, Muri. All. Zè Roberto
La Scavolini Pesaro espunga il Pala Kerakoll per l’ occasione gremito e che ha visto il ritorno del tifo [b]organizzato[/b] (Fedelissimi) insieme alla tifoseria che in questi mesi ha seguito la squadra. Una cornice spettacolare per una gara intensa, che ha visto prevalere le colibrì che hanno giocato meglio i momenti importanti, avendo a disposizione più soluzioni di attacco, in particolare al centro. A Chieri avrebbe fatto comodo un [b]cambio[/b] in attacco, Mammadova non ha girato al meglio e nel secondo set (anche nel III) Guidetti l’ ha sostituita con Petrolo, limitando ulteriormente le soluzione di attacco e subendo parecchio sulla P3.
La gara è partita in salita per Pesaro, subito sotto 8-2, ma piano piano e con pazienza ha rosicchiato punti, giocando bene il cambio palla e trovando un buon sistema di muro-difesa nella seconda parte della frazione, dove Chieri si è invece scomposta, ha giocato scontata e non si è fatta trovare pronta in seconda linea. Nella seconda frazione la Scavolini ha preso il largo, mentre Chieri, che ha murato meglio delle avversarie, ha perso la bussola in prima linea e il 19% di positività in attacco dice tutto. Si è messa in luce Joines in questo set, mentre le altre attaccanti non hanno inciso, non servite a dovere dalle due alzatici chiedesi che si sono date il cambio. Il terzo set è stato emozionante, Pesaro impone il proprio gioco, la fase muro-difesa è meglio organizzata, anche se Chieri sporca molti palloni, purtroppo non rigiocati al meglio. Le colibrì faticano a tratti in prima linea, Chieri ne approfitta e da metà set mette a terra palla con più continuità , ma sbaglia nel momento più importante, mancando di concretezza e lucidità , caratteristiche trovate invece nel campo avversario.. Un vero peccato per le bigmatte che hanno comunque dato il massimo pur con notevoli problemi di formazione, ma è pur vero che contro una Scovolini così determinata ci volevano davvero le 12 giocatrici, con il sestetto titolare la meglio.
Per Chieri segnaliamo che Ferretti è scesa in campo con il fuoco di S. Antonio, pur in forma non grave. La sua prova non è stata positiva nel secondo set, nelle altre frazioni ha messo in mostra buona battuta, pronta in difesa e delle scelte tattiche buone oltre che precise, insieme però ad altre scelte scontate un po’ per forza di cose, un po’ per calo di concentrazione. Erika a Fiorin hanno disputato una buona gara, la prima in attacco (pur ricevendo bene), l’ opposta in seconda linea. La brasiliana ha fatto da mattatrice, ha messo a terra palloni importanti, belle le combinazioni con Ferretti, ma senza un supporto dalle compagne non ha potuto fare di più. Fiorin purtroppo cercata con il contagocce in fase offensiva: pochi palloni (14) e principalmente da posto 4; forse si poteva osare con lei anche da altre zone del campo, facendo risultare la manovra di gioco più varia.. Mammadova sotto tono e con lei in buona forma sicuramente qualcosa di più si poteva ottenere. Positiva la prova di Joines, servita bene da Merlotti e poi da Ferretti; vista la sua buona vena poteva essere più determinante, ma le scelte sono state diverse. Da dimenticare la prova di Giovanna sia in attacco che a muro, con la brasiliana che ha perso il suo smalto e la sua grinta. Borri meno precisa del solito, con qualche pecca anche in difesa.
Per Pesaro importante la prova delle centrali, in attacco principalmente; Guiggi sta crescendo partita dopo partita e si sta dimostrando una centrale completa e una delle più forti su attacco a 2, Maculewicz ha dato filo da torcere al muro avversario da posto 3, servita a dovere da Berg. Positiva la gara di Mari, pronta e nel complesso precisa in seconda linea, devastante a tratti in attacco. Alti e bassi Costagrande e Sheilla, si sono alternate nella positività in attacco, ma quando sono state cercate nei momenti decisivi hanno risposto presente, in particolare la brasiliana nel set finale. Berg non ha brillato, regia non precisa, anche per lei scelte a volte scontate, con calo di lucidità , anche se ha saputo gestire meglio le sue compagne nei finali di set, permettendo loro di schiacciare con muro scomposto. Buona anche la prova di Puerari, non tanto in ricezione quanto in difesa.
Chieri esce dai play a testa alta, con infortuni che l’ hanno penalizzata, ma con il rammarico di non aver giocato al massimo, avendo perso importanti occasioni per portare via un set forse più. La Scavolini di contro può guardare al derby con Jesi con la consapevolezza di essere in crescita e che, giocando al massimo, il risultato sarà apertissimo.
[/size] [size=x-small][color=6600CC][font=Verdana]Megius Volley Padova – Sant’Orsola Asystel Novara 3-2 (25-23 26-24 22-25 20-25 16-14)
Despar Perugia – Play Radio Foppapedretti BG 3-1 (25-18 25-15 19-25 25-22)
Monte Schiavo Banca Marche Jesi – Minetti Infoplus Vicenza 3-1 (25-27 25-13 25-17 25-13)
Bigmat Sanpaolo Chieri – Scavolini Pesaro 0-3 (27-29 15-25 23-25)
On line i [b]tabellini[/b]. Per Perugia-Bergamo: [b]Elisa[/b] – [url=www.diavolozompone.it]Diavolo Zompone[/url]. Per Jesi-Vicenza e Chieri-Pesaro:[b] Mirtillino[/b]. Per Padova-Novara: [b]Mirco H.[/b]
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