[di Emanuela Macrì – foto Riccardo Giuliani] Quando il riscaldamento finisce e le squadre si schierano sul lato lungo del campo, a risuanare in tutto il Mandela Forum sono le note di The Final Countdown degli Europe. Ma questo non è il campionato europeo, bensì il Mondiale e tra pochi secondi inizierà il terzo match della Nazionale italiana, quello che la vede affrontare l’Argentina di Julio Velasco, vecchia conoscenza del volley di casa e prossimo allenatore di Modena, e di Luciano De Cecco, regista capitano dell’albiceleste e della Perugia fresca vincitrice del trilplete.
Tempo degli inni, con quello di Mameli cantato da tutte le 8mila ugole presenti al palazzetto fiorentino, che un buoato è pronto ad accogliere l’ingresso dello starting six schierato dal ct Gianlorenzo Blengini che per la terza del Campionato Mondiale di pallavolo maschile di Italia e Bulgaria 2018 decide manda in campo la stessa formazione delle prime due gare.
Gara, questa Italia – Argentina, aperta da un punto della nazionale di Velasco, una difesa azzurra difettosa che non riesce a rimettere il pallone dall’altra parte del campo, scoprendo, fin da subito, il suo tallone d’Achille di giornata: la difesa. A questo si aggiunge una decisa elettricità che fa commettere ai ragazzi di Blengini un paio di errori al servizio (2 consecutivi) e sporcare troppi palloni in ricezione.
Poi un primo tempo di Anzani (5-4) e il primo passaggio obbligato sul +3 azzurro (8-3) fanno ben sperare. Ma al di là della rete c’è un’Argentina coriacea, che ricostruisce, recupera, quindi trova il vantaggio al servizio (11-12) con Loser e poi accelera. Cercando costantemente Juantorena al servizio e travandolo in deciso affanno, arriva al secondo tempo tecnico in vantaggio (14-16) ribaltando la situazione precedente e presentandosi al finale con un 25-22.
Il secondo parziale, inaugurato dall’attacco di Juantorena, ripropone un vantaggio degli argentini, a muro per il 6-8 che, però, si disperde nel giro di qualche scambio, mentre il resto del parziale è un crescendo italiano. Una sinfonia che dall’8-8 arriva al fino al 25-15 azzurro per una seconda frazione di gioco dove l’Italia torna ad essere quella vista nel match vinto ai danni del Belgio. E anche se non trova il muro, che risulterà il grande assente della serata, perlomeno ritrova Juantorena, best score del sabato mondiale con 22 punti complessivi.
A salutare il ritorno in campo delle due formazioni è un ace di Daniele Mazzone, ma gli argentini si danno da fare e si presentano in vantaggio (6-8) al primo tempo tecnico. E cosí torna Mazzone, con un altro punto dalla linea di fondo campo (saranno 3 i suoi ace, al termine della gara) per un 11-9 che, con il pallonetto di Zaytsev a seguire, fanno urlare i 7mila del Mandela Forum. E se Velasco, nel frattempo, raduna i suoi per qualche raccomandazione che sortisce l’effetto desiderato prima pareggiando i conti (13-13) e poi mettendo la freccia (18-19), a togliere le castagne dal fuoco del punto a punto dell’ultima coda si set è lo Zar Ivan: con un attacco, vincente, sul muro a 2 argentino e un ace per il 24-22. L’onere di chiudere il set che aveva aperto è di Mazzone, che attacca il pallone del 25-23 e fa esplodere il palazzetto.
La quarta frazione di gioco si apre sulle tonalità del giallo: nessun mistero, però, ma un cartellino a indirizzo albiceleste per le proteste che hanno chiuso il set precedente. E nessun giallo nemmeno sul tabellone. Semmai con qualche nube grigia sopra il cielo argentino, per 6-2 al primo tecnico e un -4 che diventa un -7 al secondo (16-9). Partita chiusa, si direbbe, E invece no, perchè il tempo discrezionale chiesto da Velasco sull’11-3 sembra lavorare e farlo bene, tanto da mettere sul tavolo la possibilità di un tie break: sul 22-21, grazie a una lodevole opera di recupero e poi, ancora di più, sul 23-23. Saranno i vantaggi a chiudere il match e un ace di Michele Baranowicz (28-26) e incendiare il Mandela Forum. E far scattare, di nuovo, il countdown per la partita di domenica che vedrà gli azzurri di Blengini affrontare la nazionale dominicana. Mentre l’Argentina di Velasco lascia il campo con l’onore delle armi, dopo 4 set combattuti, aspettando di incontrare la Slovenia, lunedì 17.
Le video-interviste per vivovolley.net di Massimo Colaci e Daniele Mazzone e la fotogallery della serata sono online, sulla pagina fb di Get Sport Media, a questo link. Basta un clic! https://www.facebook.com/getsportmedia/
Tabellino:
ITALIA – ARGENTINA 3-1 (22-25, 25-15, 25-23, 28-26)
ITALIA: Juantorena 22, Anzani 6, Zaytsev 20, Lanza 10, Mazzone 10, Giannelli 3, Baranowicz 1. Libero: Colaci. Nelli, Candellaro N.e: Randazzo, Rossini (L), Cester, Maruotti. all. Blengini
ARGENTINA: Sole 7, Cavanna 1, Poglajen 18, Loser 4, Lima 11, Conte 8. Libero: Gonzalez A. De Cecco, Ramos 1, Crer 1, Lopez 1, Zanotti 3, Gonzalez J. 6, Fernandez L. all. Velasco
Arbitri: Nasr (Egi) e Gerardo (Mes).
Spettatori: 8260. Durata set: 31′, 25′, 31′, 36’.