Dopo la splendida cavalcata nelle qualificazioni, la Nazionale Femminile batte 1-0 la Svezia in amichevole e conferma di avere tutte le carte in regola per poter dire la sua quest’estate al Mondiale francese. Allo stadio ‘Giovanni Zini’ di Cremona, sospinta dal tifo di circa 2000 tifosi e sotto gli occhi del vice commissario Alessandro Costacurta e del direttore generale della FIGC Michele Uva, l’Italia mostra bel gioco e carattere e, aiutata anche da un pizzico di fortuna, trova l’acuto vincente nella ripresa con Daniela Sabatino.
È vero, non c’erano i tre punti in palio, ma sarebbe sbagliato sminuire il successo contro una Svezia che nel girone di qualificazione al Mondiale ha sfiorato il percorso netto così come le Azzurre, collezionando sette vittorie e una sola sconfitta. Per non parlare del bilancio degli scontri diretti, considerando che prima di questa sera la Nazionale aveva vinto solo 3 delle 21 sfide disputate con le svedesi.
E così l’entusiasmo di Milena Bertolini è più che giustificato: “Le ragazze sono state davvero brave, hanno interpretato benissimo la partita: la chiave è stata la compattezza. È impensabile non concedere niente ad una delle squadre più forti al Mondo, siamo state un po’ fortunate ma ci siamo meritate questa fortuna con un’ottima prestazione. Questa era la prima partita di un percorso, sappiamo che c’è da lavorare, ma penso che potremo toglierci delle soddisfazioni”. Non manca un ringraziamento al pubblico, che ha sostenuto l’Italia dal primo all’ultimo minuto: “Cremona ha risposto bene, c’era un bel colpo d’occhio. Sentiamo l’interesse nei confronti del nostro movimento, in Italia c’è voglia di calcio femminile ed è importante non fermarsi”.
Priva dell’infortunata Sara Gama, Milena Bertolini si affida a un 4-4-2 con la coppia centrale di difesa formata da Linari e Salvai e Bartoli e Guagni sulle corsie esterne. In cabina di regia ci sono Manuela Giugliano e Aurora Galli, mentre sulla fasce Cernoia e Bonansea sono chiamate a supportare il tandem offensivo composto da Girelli e Sabatino, entrambe a segno in occasione dell’ultimo successo dell’Italia sulla Svezia nel girone del Campionato Europeo del 2017. Al cospetto di un modulo offensivo come il 3-4-3 svedese, la Nazionale mostra subito i muscoli, portando un pressing alto che disturba e non poco la costruzione della manovra avversaria. L’obiettivo è allargare il gioco sulle fasce e al 12’ la prima occasione nasce da un cross dalla destra di Girelli, con Bonansea che gira a lato dall’altezza del dischetto. Con una difesa molto alta è inevitabile correre qualche rischio: al 23’ Jacobsson elude il fuorigioco azzurro e serve al centro dell’area Blackstenius, che manca di poco la deviazione vincente. A cavallo della mezzora è ancora Jacobsson ad avere due buone occasioni, ma la numero dieci della Svezia si fa prima anticipare da Bartoli al momento della conclusione e poi calcia alto da pochi passi sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Nella ripresa l’Italia arretra un po’ troppo il baricentro e la Svezia sale in cattedra, sfiorando per tre volte il vantaggio nei primi dieci minuti: dopo una mischia sventata dalla difesa con il pallone che balla a pochi metri dalla linea di porta, all’8’ Giuliani salva in uscita su Jacobsson e due minuti più tardi è la traversa a respingere l’incornata di Asllani. Al 12’, nel suo momento peggiore, la squadra di Milena Bertolini trova il gol vittoria grazie alla caparbietà di Daniela Sabatino, lesta a sfruttare l’indecisione del portiere svedese, che non riesce a bloccare una conclusione di Bonansea. La stessa Bonansea ha sui piedi il pallone del match point, ma calcia alto da pochi passi. L’Italia non si accontenta del vantaggio e alla mezzora Girelli impegna Musovic dalla distanza, poi Sabatino non trova l’impatto con il pallone a pochi metri dalla porta. L’ultima occasione è per la neo entrata Valentina Giacinti, che conclude debolmente tra le braccia di Musovic.
Ma la vittoria è ormai in cassaforte, il primo crash test verso il Mondiale è superato. Il 10 novembre in Germania la Nazionale andrà alla ricerca di un’altra risposta confortante.
(FIGC)
Foto Paolo Miccoli