ND5_3367_xgaplus[di Emanuela Macrì – foto Michele Benda] Pronostici difficili da fare con due squadre a giocarsela, al 50% di possibilità per ognuna, alla pari. Dopo il coro delle voci bianche del Teatro Comunale di Bologna ad aprire con l’inno di Mameli, e dopo le mani che si stringono incrociandosi sottorete. Un attimo prima del fischio d’inizio del primo arbitro Daniele Rapisarda coadiuvato in questa finale di Del Monte Coppa Italia di Super Lega da Andrea Puecher. Un attimo prima di Sir Safety Conad Perugia – Cucine Lube Civitanova, una partita che proprio quando sembrava decisa, dopo due set dominati dalla Lube, ha scoperto il volto più affascinante dello sport, quello dell’imprevedibilità. Senza rinunciare al puro spettacolo, lasciando ai 15 punti del tie break, l’onore e l’onore di assegnare il trofeo.

LA CRONACA – Una sfida che prende il via dal piede pesante sull’acceleratore per entrambi gli opposti: da una parte Alexandar Atanasijevic che apre partita e serata con un punto in attacco sommato dall’altra parte, dall’invasione fischiata a Tsvetan Sokolov. Mentre l’opposto di Perugia bissa e poi firma il terzo punto suo e di squadra con un pallone dalla linea di fondo campo a cui fa eco quello di capitan Luciano De Cecco per l’8-5. Un vantaggio dei ragazzi di Bernardi che la Lube riesce a contenere e domare, costruendo la propria partita sul fondamentale del muro: al termine di questo primo set, chiuso dall’opposto di Civitanova per 25-21, saranno 4 i punti (degli 11 totali) in questo fondamentale.

Avvio di secondo parziale con una situazione che appare invertita rispetto al primo, con Perugia a spingere a muro portando la panchina avversaria, e Ferdinando De Giorgi, a chiedere il time out sul 6-2 per spezzare un ritmo alla lunga pericoloso. Un tempo che dà subito i suoi frutti, con il vantaggio di Perugia (8-6) che sfuma (8-8) aprendo, al termine di uno scambio lungo, a una situazione di equilibrio. Fino al sorpasso e poi +3 firmato della Lube (13-16) che, senza cedere alle preoccupazioni di una Perugia tornata ad alzare la testa (17-17) chiude sul 25-21 con Sokolov a mettere a terra il suo 12mo punto. E una seria ipoteca sulla partita.

Terzo set di scintille (e cartellini gialli per i due numeri 14 Atanasijevic e Bruninho, rispettivamente in apertura e a metà set) con animi caldi come le mani dei ragazzi di Lollo Bernardi, consci di essere giunti al punto di non ritorno: un ora o mai più che li porta a trovare, al servizio, 5 punti nei primi 13 e un vantaggio di 7 lunghezze (dal 13-6 fino al 19-12) che riapre la partita, anche al miglior capitan De Cecco della serata. La Lube, però, non sta a guardare e accorcia le distanze con l’ace di Bruno (20-18) e quello di Simon (23-22), punti però non sufficienti a chiudere la pratica. Perché alla fine ci pensa un ritrovato Wilfredo Leon a mettere a terra una doppietta che vale il 25-23 della svolta.

E se l’avvio di quarto set sembra favorevole a una Civitanova più in palla di Perugia (4-8 e 16-19) arrivano due primi tempi consecutivi di Fabio Ricci e due ace di Leon a rimettere tutto in discussione (22-19), mentre saranno Pippo Lanza e Atanasijevic a incaricarsi di chiudere e e consegnare le armi per la battaglia finale al quinto, decisivo, quinto. Un parziale giocato punto a punto fino al cambio di campo quando Perugia, in virtù di un +2 firmato dal centrale Ricci, sembra aver preso il volo. Ma Sokolov in attacco (8-8) ed Enrico Diamantini in primo tempo poi (12-12) rimettono in partita la Lube piegata solo sul finale dall’attacco, letale, di Leon per il 15-13 che rimette nelle mani di Perugia la Coppa Italia. La seconda e consecutiva della sua storia.

Sir Safety Conad Perugia – Lube Cucine Civitanova 3-2 (21-25; 21-25; 25-23; 25-23; 15-13)