[di Emanuela Macrì – foto Riccardo Giuliani e Fabio Cucchetti] Regina per una notte, quella della Verona tricolore per la Samsung Galaxy A Coppa Italia, è la Igor Gorgonzola Novara, protagonista di una partita a corrente alternata ma, alla fine, dominata e conquistata. Quella Novara che torna ad alzare la stessa coppa, un anno dopo ancora capace di tenere testa a una avversaria maiuscola come la Imoco Volley Conegliano che cede solo nel finale del quinto set, con l’onore delle armi. Ma non è soltanto la domenica della Igor, a giocarsi il titolo, della serie cadetta, anche le squadra di Sassuolo a trionfare sul sestetto di Mondovì. Vediamo il dettaglio.
Qui le gallery fotografiche del weekend veronese di Coppa Italia di Riccardo Giuliani e Fabio Cucchetti
FINALE SAMSUNG GALAXY A COPPA ITALIA FEMINILE A2
LPM BAM MONDOVI’ – CANOVI COPERTURE SASSUOLO 2-3 (25-23; 17-25; 16-25; 25-18; 15-17)
Si veste di verde e nero la coppa di categoria, assegnata alla squadra guidata da Enrico Barbolini al termine di una sfida decisa, solo, al termine del tie break. Quel quinto set che non ti aspetti, che si gioca negli ultimi palloni e che puoi spiegare e ottenere solo con una grande energia. Perché a set considerato, ormai, chiuso sulla scorta del vantaggio di Mondovì (8-3) Sassuolo resiste e recupera (12-10) costringendo Davide Delmati a chiedere il tempo discrezionale per interrompere, così, il buon momento delle avversarie. Operazione, però, non compiuta con una Sassuolo che non abbassa la guardia (13-13 e 14-14) e ribalta provvisoriamente la situazione. Il resto è una serie di scambi che lasciano un intero palazzetto intero con il fiato sospeso mentre, in campo, saranno i vantaggi e un attacco vincente di Jessica Joly (11 firme per lei a fine gara) a chiudere per 17-15 un set, una partita, una vittoria che sembrava scivolata via dalle mani. Una partita che Josephine Obossa (MVP della sfida e miglior realizzatrice con 27 punti personali) ricorderanno a lungo.
FINALE SAMSUNG GALAXY A COPPA ITALIA FEMINILE A2
IGOR GORGONZOLA NOVARA – IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3-2 (25-22; 20-25; 12-25; 25-2; 15-12)
È un inno che si fa sentire, dritto al cuore, quello segnato dalla Nazionale Italiana Volley Femminile Sorde, orgoglio, plurimedagliato, del volley di casa nostra. Ma dal bordo campo al campo, con l’ingresso delle squadre e il fischio dell’arbitro, il passo è breve. E il primo pallone, a firma di Paola Egonu apre a un set dominato dalle ragazze di Novara, che costruisce da subito un vantaggio mai in discussione, fino al 25-21 della stessa Egonu, 12 volte a referto nel parziale. Dall’altra parte della rete c’è un Imoco meno frizzante di ieri, che reagisce ma non riesce a colmare il gap.
Almeno fino al 5-5 del secondo set quando un punto diretto di Monica De Gennaro rimette in equilibrio la situazione (rispetto all’iniziale 4-1) e inaugura la cavalcata gialloblu che dal 6-8, passando per l’11-16, richiede la benefica, anche se non risolutiva, sostituzione di Celeste Plak con Francesca Piccinini. L’ultimo chilometro di set, aperto dal muro di Anna Danesi (16-21) viene chiuso da Hill 20-25. Da registrare i dati opposti delle opposte in questa seconda frazione di gioco con Samanta Fabris a brillare su tutte (7 punti mentre Paola Egonu non riesce ad andare oltre le due firme personali.
Terzo set con qualche scintilla iniziale (un pallone salvato in extremis secondo l’arbitro ma a terra per la panchina di Conegliano) e una fuga della ritrovata Imoco (4-8 di Miriam Sylla) che mantiene un vantaggio di 8 punti (a fasi alterne dal 4-12 al 12-20) per poi aumentare il divario fino al 12-25 di Sylla, la migliore del parziale con 6 punti personali e a referto nel finale con 3 punti consecutivi.
Una disfatta per Novara che, però, non sembra accusare il colpo ma, semmai, trarne linfa vitale: in avvio di quarto set eccola di nuovo a passo vincente (8-6 e 16-14) per guadagnarsi un tie break con la doppietta finale di Michelle Bartsch (6 volte a referto nel set) che manda al cambio di campo con un 25-22, frutto anche di una ritrovata Egonu (7 punti personali).
Tutto da ricominciare e giocarsi, dunque, in un tie break in equilibrio stabile (8-7) che nel suo finale (inaugurato dal 10-8 di Yamila Nizetich) vede Paola Egonu prendersi onere, ma soprattutto onore, di chiudere mettendo a terra il suo 29simo pallone, quello del 15-12. MVP della finale è, con merito, Letizia Camera, entrata in corsa per dare un apporto decisivo. E definitivo.