[size=x-small][b]1) I primi tempi sono piu’ tecnicamente difficili da eseguire rispetto alle veloci in banda? Ovvero: il margine di errore, la coordinazione, la scelta del tempo, l’ aggirare il muro , e’ piu’ importante nel primo o nel secondo caso?
La lega ha fatto una riforma per i campionati (http://www.legavolleyfemminile.it/NewsLeggi.asp?ID=12844). Cosa ne pensa?
Mirtillino[/b]
Ciao Mirtillino,
la domanda che mi fai è molto complessa, cercherò di rispondere in maniera breve e chiara.
I due tipi di azione di attacco che metti a confronto fanno ambedue parte di un sistema di gioco d’attacco, che è il sistema di attacco veloce, in cui l’automatismo tra palleggiatrice e schiacciatrice, il tempismo esecutivo e la precisione dell’alzata sono elementi essenziali.
In tutte e due queste azioni di attacco è fondamentale che la connessione tra palleggiatrice ed attaccante funzioni molto bene affinché l’azione abbia un risultato positivo. La differenza tra le due è che mentre la centrale, una volta che è saltata, deve solo aspettare la palla che le arriva dalla palleggiatrice e colpirla ed ha pochi margini di manovra, l’attaccante di banda ha più possibilità di correggere una eventuale alzata non perfetta della palleggiatrice.
Io ritengo che siano ambedue azioni d’attacco molto difficili e non ritengo che una sia più difficile dell’altra; sono diverse nella scelta del tempo di salto, nella tattica individuale.
Entrambe sono molto spettacolari, ma richiedono molto tempo di allenamento e tanta, tanta pazienza!
Per quanto riguarda la riforma dei campionati, come ogni novità credo che vada valutata a posteriori se si vuol essere obiettivi.
Io faccio due considerazioni, contrastanti tra di loro: da una parte sono contento perché per me e per i miei colleghi ci sono maggiori opportunità di lavoro, essendoci più squadre; dall’altra ritengo che in questa maniera la qualità del gioco si abbasserà ulteriormente in quanto si andrà sempre più a pescare giocatrici nelle categorie inferiori e questo non credo che farà bene al nostro movimento.
Però, ripeto credo che sia giusto vedere in opera questo cambiamento e poi fare una valutazione.
[b]2) Mister,
sono sempre Michele. Ha visto che la Sparkling è in A1? Volevo chiederle cosa dice un allenatore prima di una gara. E inoltre una curiosità : ho sentito parlare di volley misto. Ci può dare qualcohe notizia sul regolamento?[/b]
Ciao Michele,
complimenti per la vittoria del campionato. Credo che il mio amico Giovanardi sarà al settimo cielo (e oltre se possibile!!!).
Prima di una gara, ogni allenatore ha un proprio modo di comportarsi nei confronti della squadra; generalmente tutto quello che concerne gli aspetti tecnici e tattici è già stato sviscerato e quindi si fa solo un accenno alle cose più importanti o un piccolo riassunto di quello che va fatto.
Si cerca invece di trovare le parole giuste per stimolare al massimo le giocatrici, anche se spesso non è necessario, in quanto già da loro sono cariche e non vedono l’ora di cominciare a giocare.
Si tende, all’ultimo momento, a non introdurre novità dal punto di vista tecnico-tattico, in quanto in quel momento potrebbero disturbare la concentrazione delle giocatrici o non essere recepite a dovere.
Di solo si termina con un incitamento comune e poi si va alla battaglia!!!
Del volley misto non so dirti nulla.
[b]3) Mister,
ci può spiegare tutti gli attacchi con lo stacco ad un piede?Caratteristiche, esecuzione…rincorsa..Grazie, Federica[/b]
Ciao Federica,
gli attacchi con stacco ad un piede dietro la palleggiatrice sono in genere tre: uno appena dietro la palleggiatrice, uno vicino all’asta e uno a circa un metro e mezzo dalla palleggiatrice.
Vengono tutti e tre definiti attacchi di primo tempo anche se il tempo di stacco rispetto al tocco della palla da parte della palleggiatrice è naturalmente diverso: il primo (molti chiamano questo attacco “dueâ€) è il più rapido e molte giocatrici lo eseguono con un tempo appena ritardato rispetto al primo tempo davanti alla palleggiatrice; il terzo è appena più ritardato, ma si può dire che il tempo è lo quasi lo stesso (solitamente questo attacco viene chiamato “Bâ€), mentre il secondo, quella che ormai tutti chiamano “fastâ€, può avere tempi diversi, a seconda delle caratteristiche della palleggiatrice e della schiacciatrice.
Il movimento finale dell’attaccante è molto simile a quello del terzo tempo del basket e anche la rincorsa differisce da giocatrice a giocatrice.
E’ molto importante soprattutto per la “due†e la “B†che il braccio sia pronto a colpire la palla se si vuole che l’azione abbia la giusta velocità e di conseguenza la giusta efficacia.
[b]4) Buon giorno Mr. Cuccarini,
mi chiamo Davide e scrivo da Bergamo,tifoso della Foppa, ma seguo anche un pò di A2. Si aspettava la vittoria di Sassuolo? E cosa pensa della Virtus Roma, che sulla carta ha una squadra fortissima?[/b]
Ciao Davide,
ho seguito poco l’A2 e deve dire che più la vittoria della Coppa Italia mi ha stupito la posizione in classifica di Sassuolo. Ad inizio anno, visto l’organico della squadra pensavo che sarebbe stato un testa a testa con la Virtus Roma, e che queste due squadre avrebbero lasciato pochissimi punti per strada.
Invece ancora una volta il campionato di A2 si dimostra capace di grande sorprese e, soprattutto, che oltre che i valori tecnici hanno un grosso peso altri valori che alla fine premiano le squadre che li possiedono.
In tutto questo, merito a Busto Arsizio, Società , Staff, giocatrici, per come hanno affrontato la stagione e per come la stanno portando avanti.
[b]5) Buon giorno Mister,
sono ancora Alessandro e scrivo da Padova. Seguo sia il maschile che il femminile. Vorrei sapere se c’è qualcosa della pallavolo maschile che inserirebbe in quella femminile e viceversa.[/b]
Grazie e complimenti
Ciao Alessandro,
secondo me, la pallavolo femminile e quella maschile si stanno sempre più allontanando; si gioca con gli stessi i gesti tecnici, ma la gestione di questi gesti sta diventando sempre più concettualmente diversa, a causa dell’enorme disparità dal punto di vista fisico.
Credo che la pallavolo maschile dovrebbe prendere dalla femminile lo sviluppo di alcune situazioni di difesa, mentre la pallavolo femminile sta prendendo molto per quello che riguarda l’organizzazione del gioco e credo che debba continuare a farlo. Occorre però tener presente, come dicevo prima, che giocatori e giocatrici hanno morfologia, potenza, velocità diverse e quindi tutto quello che si intende riportare da uno sport all’altro ha bisogno di adattamento.
Ci vediamo tra 15 giorni,
vi aspetto
[b]Beppe Cuccarini[/b][/size]
[img align=right]http://www.vivovolley.it/uploads/img464f0e79577e2.jpg[/img][size=x-small][color=FF3300][font=Verdana]Amici e utenti di Vivovolley.com,
l’ appuntamento con [b]Mr Cuccarini[/b] è finalmente tornato, dopo qualche settimana di pausa. Tante curiosità e domande tecniche (di particolare attenzione la spiegazione sulla [b]fast[/b]) sono state rivolte al “nostro” Mr, sempre pronto a rispondere, mettendo in campo la sua grande [b]conoscenza[/b] di pallavolo.
Ricordiamo a tutti coloro che volessero inviare domande, di scrivere a [email]info@vivovolley.com[/email]
Vi Aspettiamo numerosi!![/font][/color][/size]