[size=x-small]Despar Perugia: Zetova 20, Francia 15, Walewska 12, Gioli 11, Fofão 1, Del Core; Arcangeli (L). Usic 13, Decordi, Sacco. N.E. – Crisanti, Ihnatsiuk. Allenatori: Massimo Barbolini ed Emanuele Sbano.
S. Orsola Asystel Novara: Aguero 14, Skowronska 7, Anzanello 11, Osmokrovic 16, Spasojevic 13, Mert 3; Cardullo (L). Barcellini 1, Corbellini, Ballarini, Filipovics. N.E. – Elli. Allenatori: Alessandro Chiappini e Luca Chiappini.
ASYSTEL (b.s. 7, v. 1, muri 11, errori 10).
DESPAR (b.s. 13, v. 3, muri 12, errori 12)
Perugia chiude a proprio favore anche gara 2, al termine di una partita che l’ ha vista partire in sordina, con qualche errore di troppo, ma nel prosieguo crescere, giocare più ordinata e organizzata, attenta nella fase di muro-difesa e più incisiva in prima linea, dove Zetova ha fatto la differenza. Novara parte bene, il gioco è pulito, la battuta crea difficoltà alla ricezione avversaria, poi nei set successivi il servizio cala, Fofao palla in mano fa quello che vuole e anche nei momenti in cui la ricezione ancora non brilla, la regista brasiliana aggiusta al meglio i palloni, tanto che alla fine tutte le sue compange hanno percentuali molto positive. Mert dall’altra parte non distribuisce bene il gioco, è poco lucida in diversi frangenti, pecca in precisione, tanto che a nostro avviso Corbellini è risultata più positiva, ha gestito meglio le compagne, giocando anche più semplicemente.
La difficoltà a mettere a terra palla è palese in campo novarese, soprattutto nella terza frazione, dove su 35 pallini attaccati, la prima linea ne riesce a mettere a terra soltanto 9. La quarta frazione vede una Novara molto fallosa,attaca bene, ma sbaglia troppo, mentre la Despar è più precisa, mura meglio e riesce a bucare la difesa avversaria. Novara da un certo punto di vista si dovrebbe mangiare le mani, perchè la seconda linea non brillante non permette di giocare veloce e con combinazioni, la battuta facile dà la possibilità di giocare spinto al centro alle avversarie, gli errori gratuiti poi a Perugia non servono. Qualcosa di positivo si è fatto vedere a muro, poi in difesa, ma a questo si aggiunge poi un pò di nervosismo, che non aiuta il gruppo. Gara 3 sarà tutta in salita per Novara. Le semifinali non sono ancora finite, Novara ci deve credere, assolutamente, per le giocatrici stesse, lo staff e tutti i tifosi che sono vicino alla squadra. Non sarà facile, assolutamente, ma le campionesse si vedono in questi momenti. Alcune giocatrici in particolare, che da diversi anni si vedono sfumare il sogno scudetto, dovrebbero essere più affamate che mai. Ma la cosa più importante che serve all’ Asystel, killer instint a parte, è la forza del gruppo, caratteristica che Novara ha messo in campo per gran parte della stagione.
Perugia invece ha il morale alle stelle, perchè pur perdendo pezzi per strada (Del Core), riesce a trovare nella squadra il punto di riferimento per andare avanti, sempre e comunque, anche se in svantaggio. Non si perde d’animo, cerca di tirare fuori il meglio anche se tutti i fondamentali non sempre girano bene, ha giocatrici abituate (ma del resto anche Novara) a giocare incontri importanti, con la tensione alle stelle, magari anche in svantaggio, ma trovando sempre la concentrazione giusta e soprattutto la cattiveria che porta questa squadra a vincere tanto. Se l’ appetito vien mangiando….allora per Novara sarà dura domenica, anche tra le mura amiche.
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[size=x-small]Scavolini Pesaro: Lunghi n.e., Berg 1, Maculewicz 13, Mari 12, Dall’Ora, Di Iulio, Mengarda, Costagrande 12, Sheilla 13, Guiggi 11, Puerari L, Muri n.e.. All. Ze Roberto
Monte Schiavo Banca Marche: Petkova 8, Togut 25, Giogoli, Marinova 2, Rinieri 18, Bown 12, Zilio L, Jaqueline 14, Calloni, Cella. All. Abbondanza
Scavolini: attacco 38%, battute errate 6, battute vincenti 1, ricezione 77% (perfetta 43%), muri 12. Monte Schiavo: attacco 49%, battute errate 10, battute vincenti 2, ricezione 86% (60%), muri 6
Jesi è cresciuta molto da inizio stagione come squadra e come [b]mentalità [/b] Ci sono ancora momenti bui, ma la squadra in questo momento riesce ad uscirne, non calando in tensione, ma rimanendo concentrata, riuscendo a riprendersi come solo le grandi squadre sanno fare. Nonostante i troppi errori al servizio (10) a fronte di solo 2 punti, la battuta è stato un fondamentale determinante perché ha messo in difficoltà la ricezione delle colibrì; a questo si aggiunge una buona fase di muro e difesa e una coppia Togut-Rinieri in buona forma. Il gioco di squadra ha fatto comunque la differenza. Buona la seconda linea, sia in ricezione che come detto in difesa, incisivo il muro più che altro di contenimento, che ha però permesso alla seconda linea di non lasciare cadere palloni poi rigiocati al meglio. L’ attacco è stato incisivo, anche se in alcuni frangenti, come nella seconda frazione, è stato sottotono, ma questo grazie al buon muro di Pesaro. [b]Marinova[/b] lucida, ha saputo dare palla a tutte le sue attaccanti, mandate in doppia cifra ed eccezione di Petkova, servita poco rispetto alle compagne, ma molto positiva. Bene anche la panchina, arma in più per Jesi. Nel complesso la Monte Schiavo ha fatto valere il suo potenziale offensivo insieme ad un gioco pulito ed organizzato: da [b]migliorare[/b] la gestione dell’ errore, la continuità di gioco, mantenendo alta la concentrazione.
Pesaro dal canto suo, sta [b]deludendo[/b] le aspettative. Nessuno vuole togliere meriti a Jesi e al suo gioco, ma la Scavolini ha ben altro potenziale da mettere in mostra. La ricezione è stata un deterrente per una Berg che, non positiva in gara 1, anche in questa partita non è cresciuta e con una seconda linea non precisa ha faticato ancora di più a servire le compagne in parecchi frangenti di gioco. E’ altresì vero che le bande non hanno dimostrato il loro valore al di là delle alzate, mentre al contrario le centrali si sono comunque distinte in attacco quando sono state chiamate in causa, a dimostrazione che la regista con palla in mano ha molto da dire e nessuno lo mette in dubbio. A tratti Pesaro ha giocato una buona pallavolo, con difese importanti, muro composto e incisivo, ma la vena offensiva che dovrebbe essere un punto di forza, non [b]è riuscita[/b] a imporsi. La difficoltà nel mettere a terra palla è evidente, il gioco scontato dà la possibilità al muro avversario di trovarsi pronto e nessuna delle 3 bande, con le brasiliane in primis, è riuscita a prendere in mano la squadra. Mari si è messa a giocare nella quarta frazione, troppo discontinua e per ora ombra della giocatrice che vediamo in nazionale. Sheilla pervenuta a tratti, nei momenti importanti da 2 anni a questa parte (per ora ) si perde e senza l’ opposto nel volley non vai distante. Si salva nel complesso Costagrande, che ha messo a terra alcuni palloni importanti, ma altri sono stati gestiti male: ha attaccato tantissimo, Berg ha capito che in alcuni momenti era lei la compagna più in forma (relativamente), anche se non era sicuramente lei il braccio pesante per la Scavolini e su palle alzate male i miracoli ancora non le riescono, soprattutto perché lei è giocatrice da palla veloce, mentre della palla alta si dovrebbe occupare qualcuno altro. Certo è che una Scavolini in queste condizione rende la vita più facile a Jesi , perché ci sono molti meriti per le prilline, ma molto e molti demeriti per le colibrì.
La cosa sicura è che tutte e due le squadre dovranno dare molto di più, Pesaro ovviamente in primis: il sestetto titolare è fortissimo, serve riprendere in mano il controllo dei nervi e tutte le attaccanti dovranno fare più del loro dovere. [b]E’ anche ora che queste brasiliane facciano la differenza non solo in nazionale, ma anche nel club[/b] ( il riferimento è per Mari, Sheilla e in campo jesino per Jacqueline, soprattutto). Jesi non si deve adagiare sugli allori, prima di tutto perché la serie può essere lunga e la storia del volley insegna che si può ribaltare tutto e poi perché, in caso chiudessero in 3 gare, per vincere lo scudetto dovrà dare ancora di più di quello messo in mostra. Brava ad essere aggressiva, a non fare alzare la testa a Pesaro, ma anche la Scavolini di suo ha faticato a riprendersi. Quello che ci auguriamo è di vedere una gara 3 di alto livello.
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Despar Perugia – S. Orsola Asystel Novara [b]3-1[/b] (22-25; 25-21; 25-17; 25-19)
Scavolini Pesaro – Monte Schiavo Banca Marche Jesi [b]1-3[/b] (19-25; 25-22; 21-25; 18-25)
Online i tabellini e il commento di [b]Mirtillino[/b]
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