[Foto Rubin per LVF]La Monte Schiavo Jesi strappa dalle mani di Pesaro gara 2: avanti due a zero, le colibrì arrivano al quinto set, ma la spunta Jesi, trascinata da una grande Sokolova. Segue il commento di Alice Mazzarini.
Scavolini Pesaro – Monte Schiavo Banca Marche Jesi 2-3 (21-25, 19-25, 27-25, 25-15, 12-15)
SCAVOLINI PESARO S.Usic 25, Garzaro 11, Skowronska 15, Costagrande 18, Guiggi 4, Ferretti 4; Wijnhoven (L), Boscoscuro, Marinkovic 2. N.e. Mari, Saccomani, M.Usic. All. Marchesi.
MONTESCHIAVO JESI Dall’Igna, Rinieri 21, Calloni 7, Sokolova 31, Negrini 12, Bown 8; Mazzoni (L), Cerioni, Devetag, Tirozzi 3. N.e. Mataloni. All. Nesic.
ARBITRI Sampaolo e Pasquali.
NOTE Parziali 21-25 (24’), 19-25 (25’), 27-25 (30’), 25-15 (23’), 12-15 (17’). Scavolini: battute sbagliate 8; battute vincenti 4; ricezione 70% (prf 57%); attacco 31%; errori 23; muri 20. Monteschiavo: battute sbagliate 14; battute vincenti 1; ricezione 69% (prf 52%); attacco 39%; errori 24; muri 10.
Niente di fatto. Il doppio sorpasso non è avvenuto. La Scavolini Pesaro non ce l’ha fatta contro un’arrogante Monte Schiavo Banca Marche Jesi. Finisce 3- 2 per le prilline e si ritorna al punto di partenza: gara 1 alla Scavolini, gara 2 alla Monte Schiavo. Da domani le due giorni al PalaTriccoli.
1°set: il primo time out tecnico dice Scavolini (8-6) e dice Calloni e Senna Usic. Il gioco di Jesi va avanti con pallonetti e un buon binomio muro passivo-difesa, mentre la qualità del servizio non è dei migliori. Il set procede fianco a fianco, con Pesaro, però sempre a guidare la carovana. A metà Jesi prende il posto del guidatore con ace di Rinieri (17-19). Costagrande non ci sta e piazza una pipe che riporta sotto le colibrì (20-22). Skowronska attacca out (20-24) e una fast di Bown chiude il primo parziale (21-25).
2°set: solito testa a testa. Sokolova, dall’alto della sua regalità concede ai presenti una chicca delle sue, aggiungendo un po’ di pepe alla sfida, attaccando sulla riga dei 2 metri (9-11). Funziona il muro di Jesi con doppio blocco di Bown e Negrini (9-14). Cambio Skowronska per Marinkovic. Garzaro stoppa la serie positiva delle prilline (10-14) e una fast di Guiggi riporta le campionesse d’Italia di nuovo sotto. Arriva la rediviva Rinieri che stampa a terra palloni e urla liberatorie (15-19). Un insolito out di Costagrande regala la prima palla set alle avversarie. Rinieri chiude (19-25).
3°set: la Scavolini, sotto di 2 set a 0 deve risalire la china a tutti i costi; ma la squadra arranca, così come il suo opposto, Skowronska. Negrini stampa un muro a uno su Senna Usic (13-16). Un recupero in difesa di una Ferretti (ieri migliore in seconda linea) permette di ricostruire un’ azione poi finalizzata da Costagrande (16-17). Si arriva al 23 pari grazie a un turno esplosivo in battuta dell’alzatrice pesarese e la Scavolini ci crede di nuovo. Armi affilate per il duello Sokolova-Costagrande, vince Pesaro (27-25).
Nel 4° set c’è solo Pesaro. Una serie impressionante di blocchi a rete vincenti di fila targati, nell’ordine, Skowronska, Guiggi Costagrande (per 2), Ferretti e Marinkovic portano la Scavolini sul 16-9. Ci mette lo zampino Senna con un ace “sporco†(21-12). Bown sbaglia (25-15).
5°set: al cambio campo 5-8 per le jesine. Marinkovic, al posto di Guiggi ferma Rinieri 8-11. Dopo una strepitosa difesa di Usic, Garzaro chiude 9-11. Calloni punto 9-13, Sokolova out 11-13, Ferretti, insidiosa al servizio si porta a -1. Costagrande non ce la fa e spara out (12-15).
FERRETTI vs DALL’IGNA: gioco poco variabile da parte di entrambe: dalla Ferretti ci si aspettava utilizzasse di più il reparto centrale, dalla jesina che osasse di più in alcuni frangenti. Per le due palleggiatrici, un bel gioco, ma prevedibile e, a volte tedioso.
SKOWROSNKA vs SOKOLOVA: la polacca, reduce da una gara 1 strepitosa è apparsa altalenante: poco decisiva su palloni che scottavano, troppo poco puntigliosa, la Scavolini ha bisogno della Skowronska di gara 1. Maestosa Sokolova con 31 punti e una grande, grandissima carica agonistica, con una calma audace da far paura.
GUIGGI vs BOWN: poco utilizzato il capitano bianco rosso (4 punti), non è riuscita a prevalere sulle avversarie. L’ aspettiamo domani sera. La Bown, troppo spesso a corto di fiato, è uscita alla distanza.
GARZARO vs CALLONI: fino a metà gara la colibrì semina e raccoglie; poi inizia il giro di giostra più brutto, con erroracci e disattenzioni. Brava, però a non mollare mai. La Calloni, efficace ed efficiente al centro, rispolvera muri da veterana dal suo bagaglio tecnico. Una delle più brave.
COSTAGRANDE vs RINIERI: per come è fatta, siamo certi che ancora starà pensando a quell’ultima palla sparata out, quell’ultimo non-punto che ha regalato il match alle jesine. Non al top, ritaglia pagine di bella pallavolo a pagine un po’ sbiadite di un gioco non sempre è illuminato. La Rinieri, vero e proprio mastino, si concede alla folla, inneggia al “volere è potereâ€. Fino alla fine (fino a quando non si riacutizza un dolore al tendine di Achille) si sbrana le avversarie, mettendo la sua firma su una gara, per lei quasi perfetta.
S. USIC vs NEGRINI: la Usic è la classica giocatrice da sei in pagella; ovvero, non sbaglia mai un incontro, fa sempre il suo dovere, il suo rendimento è costante e sempre in crescendo, spesso fuoriesce brillantemente dagli argini, non cadendo mai sotto la soglia della sufficienza. É lei la vera sorpresa della Scavolini di quest’anno. La Negrini, miglior muro dalle sue parti (4), non è incisiva e decisiva, tanto che i palloni che scottano prendono molto spesso altre direzioni, ma c’è sempre nel ritoccare e mettere quel brio in più nel gioco dell’intera squadra.
WIJNHOVEN vs MAZZONI: brava l’olandese, non impeccabile, ma sempre sul posto. Il baluardo della seconda linea. La Mazzoni si fa notare per le sue mirabolanti coperture e difese sul filo di lana.
MARCHESI vs NESIC: palla al centro. Gara 2 va a Jesi, meritatamente, se non altro per quei piccoli gesti tecnici e tattici che hanno fatto la differenza. La Scavolini è riuscita meritatamente a rimontare, per poi lasciare spazio a quegli scarabocchi pallavolistici che hanno imbrattato il quadro nel suo risultato finale. Nesic, per contro è stato bravo a ribaltare la situazione. Ora si ricomincia. Come se nulla fosse successo.