[size=x-small][b]FEDERICA E IL NUOTO[/b]
[color=0000FF][b]D[/b]: Come mai hai scelto il nuoto? Ma, soprattutto, lo hai scelto pensando man mano di poter diventare “grande�[/color]
[b]Federica[/b]: “Inizialmente non è stata una mia scelta perché i giocatori mi hanno portato in piscina praticamente in fasce. Progressivamente ho capito che i sacrifici per questo sport mi potevano dare grandissime soddisfazioniâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: Lo sport è una via per crescere e crescere vuol dire anche imparare a relazionarsi con gli altri. In questa prospettiva credi che uno sport di squadra in giovane età sarebbe più utile?[/color]
[b]FP[/b]: “Forse lo sport di squadra accelera questo processo, ma in assoluto ogni sport ha una forte componente educativa. Impegnarsi per vincere, accettare la sconfitta, non mollare mai: sono tutte cose che ti tornano utili anche nella vitaâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: Che emozioni ti dà il nuoto? Come l’essere un tutt’uno con l’acqua…sentirsi parte di un altro elemento o lasciarsi divenire parte di questo elemento?[/color]
[b]FP[/b]: “Non è un altro elemento, è il mio elemento! Nuoto con piacere, mi sento in armoniaâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: Il nuoto è solo una gara contro il tempo e quindi contro se stessi e i propri limiti: quanto peso ha il confronto con gli avversari nella gara in vasca?[/color]
[b]FP[/b]: “Contano, non soltanto nella strategia quanto nella capacità di cambiare la strategia nell’ultima vasca se vedi che un’avversaria è davanti a te. Per questo ora respiro prima da una parte, poi dall’altra: controllo tutte le corsieâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: Come si prepara una gara individuale?[/color]
[b]FP[/b]: “La preparazione è affidata al mio allenatore Alberto Castagnetti. Seguiamo tabelle precise e confrontiamo i tempi almeno ogni quadrimestre. Prima i cicli di lavoro erano due, adesso sono tre ed è anche il motivo per cui sono aumentate la gare nazionaliâ€.
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[b]NUOTO, SPORT INDIVIDUALE, VOLLEY SPORT DI SQUADRA[/b]
[color=0000FF][b]D[/b]: Il nuoto è sport individuale ma quando ci sono le staffette diventa di squadra, quali differenze ci sono a livello di responsabilità e stimoli? Riusciresti a cimentarti solo in uno sport di gruppo, come può essere il volley, dove il vincere o perdere non dipende solo da te?[/color]
[b]FP[/b]: “La staffetta è emozionante, crea spirito di squadra ma non è un vero momento in cui sei insieme alle compagne lottando per fare un punto. Non ho dubbi che potrei cimentarmi in un team: verrebbero fuori le mie doti agonistiche! La pallavolo è una disciplina che amo molto e mi piace praticarla, anche se soltanto per divertimentoâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: Negli sport collettivi i collegiali sono momenti per diventare squadra, fare gruppo, al di là della sana competizione tra gli atleti o della scelta per chi dovrà scendere in campo. Nel nuoto fate dei “ritiriâ€: servono per fare gruppo tra voi atleti (soprattutto per chi fa le staffette)?[/color]
[b]FP[/b]: “I nostri collegiali sono lunghi, ma necessari perché funzionali alla preparazione. A volte la Federazione sceglie delle mete esotiche per rompere un po’ la monotonia degli allenamenti. L’ultima volta, ad esempio, siamo stati alle Seychelles. Un paradiso!â€
[color=0000FF][b]D[/b]: Nella pallavolo negli attimi prima della gara si è in gruppo quindi ci si sostiene a vicenda, nel nuoto nei minuti che precedono la gara sei sola, in camera di chiamata, con tutte le tue avversarie. Quanto conta in quei momenti essere forti soprattutto a livello mentale per non cominciare a pensare “quella mi può battere” o pensieri simili?[/color]
[b]FP[/b]: “Questione di concentrazione. Ognuno cerca di trovarla come può. Chi si estranea sentendo musica, chi compiendo rituali e piccole scaramanzie. A me fa molto piacere sentire una parola o un commento dal mio allenatoreâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: Sport come il volley, basket o tennis per es. permettono di scaricare la tensione in gara, dopo un punto o un canestro. Nel nuoto non è possibile. Secondo te è un limite per questo sport? [/color]
[b]FP[/b]: “Paragone difficile. Questi sono sport dilatati nel tempo. Nel nuoto bruci tutto in pochi minuti e l’adrenalina è a mille. Se tocchi la piastra per prima e lo vedi sul tabellone sfoghi tutto in quel momentoâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: Emergere ad alto livello è difficile, ma lo è ancor di più mantenere le attese sia nel nuoto che nel volley. Fin da subito tutti si aspettavano grandi cose da te: quanto difficile è entrare in acqua con questa pressione? [/color]
[b]FP[/b]: “Sinceramente penso solo a dare il 100% di me stessa. Sono ormai abituata alla pressione e ben venga: significa che continuo ad essere una numero unoâ€.
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[b]FEDERICA COME PERSONA E IMMAGINE MEDIATICA[/b]
[color=0000FF][b]D[/b]: Stai diventando un modello per i tuoi coetanei, ti seguono, ti fermano per strada, perché rappresenti i loro sogni e la possibilità di arrivare in alto. Essere quindi punto di riferimento non solo nello sport ma anche nella vita quotidiana ti fa sentire più responsabilizzata??[/color]
[b]FP[/b]: “Cerco di fare del mio meglio. Ho pur sempre 18 anni e mi piace essere una ragazza che si diverte anche facendo cose tipiche di questa età , tipo andare in discoteca. Come ambasciatrice di un messaggio sociale, comunque, mi sto impegnando nel sensibilizzare le ragazze sul tema dei disturbi alimentari. Ho scritto il soggetto di un cortometraggio che si chiama ‘Stile libero’ che tratta proprio questo argomento, con un invito positivo a considerare lo sport, in questo caso il nuoto, come una soluzione al problemaâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: Lo sport ad alto livello comporta stress e tensioni nervose che nel privato non dovrebbero entrare. Essere sempre sotto i riflettori ti priva dei necessari momenti i relax : quanto pesa a 18 anni?[/color]
[b]FP[/b]: “Questione di scelte. Non c’è un solo giorno da quando faccio sport professionistico che mi siano pesati i sacrifici legati a questo impegnoâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: Il campione è speciale perché fa cose straordinarie. Il record del mondo è stato straordinario..Rimanere nella storia, pure. Ti senti speciale, ti senti una persona, una atleta straordinaria?[/color]
[b]FP[/b]: “Penso sempre che scrivere pagine di storia sportiva sia eccezionale. Mi piace anche moltissimo l’idea che una vittoria, un traguardo superato, un limite abbattuto siano di esempio anche per chi mi sta attornoâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: A livello mediatico il nuoto è seguito molto meno della pallavolo e solo in grandi eventi mondiali, europei e olimpiadi: pensi sia una cosa che potrà cambiare nel futuro? Magari anche ai tuoi risultati o di qualche tuo compagno/a?[/color]
[b]FP[/b]: “Me lo auguro. Magari questo può essere legato ai singoli personaggi e devo dire che atleti come Rosolino e Magnini in popolarità non hanno nulla da invidiare ai giocatori della pallavolo. Anziâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: Da 1 a 10 quanto conta la bellezza nello sport femminile e nello sport in generale? [/color]
[b]FP[/b]: “Zero quando sei in gara, 10 quando – vincendo – ti propongono cose diverse, tipo sfilare nel mondo della moda o fare campagne pubblicitarieâ€.
[color=0000FF][b]D[/b]: E per finire….Pregi e difetti di Federica?[/color]
[b]FP[/b]: “Determinata, onesta e desiderosa di migliorarmi come persona. Difetti? Uno che ne racchiude altri: sono un po’ lunaticaâ€.[/size]
[img]http://www.vivovolley.it/uploads/img4692bf7f746c5.jpg[/img] [size=x-small][color=FF3300][font=Verdana]Atene 2004, Olimpiadi: medaglia d’argento. Melbourne 2007, Mondiali di Nuoto: un record mondiale, una medaglia di bronzo. Due dei risultati più eclatanti (entrambi nei 200 SL) per una atleta classe 1988 che, oggi come non mai, è diventata l’ idolo per tanti giovani, sportivi e non, perchè rispecchia il [b]desiderio di arrivare in alto, di realizzare i propri sogni[/b].
[b]Federica Pellegrini[/b], campionessa di nuoto, un talento diventato una bellissima realtà , è ora una delle altete più forti al mondo nella sua disciplina. Un esempio per lo sport italiano per i risultati ottenuti con tanto [b]sacrificio, impegno, sofferenza, rinuncia, determinazione e un pizzico di orgoglio[/b].
L’ abbiamo intervistata per parlare di sport, in un [b]confronto tra volley e nuoto[/b], tra una disciplina che è gioco di squadra e una che esalta la pura individualità . Abbiamo voluto fortemente Federica tra le pagine di Vivovolley.it, affinchè possiate [b]conoscere[/b] meglio sia l’ atleta che la persona, perchè è un esempio per tantissima gente ed oggi più che mai lo sport ha bisogno di [b]personaggi positivi[/b] come Federica, che tra una vasca e l’ altra, si sta impegnando nel [b]sensibilizzare[/b] le ragazze sul tema dei disturbi alimentari.
Intervista di Cristina Gatti e Andrea Parise. Foto: © Adolfo Franzò / Grazia Neri. Si ringrazia: Adidas Group[/font][/color][/size]
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