U.S.A.: Nnamani 6, Scott-Arruda 16, Haneef-Park 23, Berg 1, Sykora(L), Davis, Bown, Barboza ne, Glass 10, Ah Mow-Santos, Tom 20, Akinradewo 12. All: Lag Ping
Cina: Wang 18, Feng 2, Yang 8, Liu, Wei, Xu, Zhou 11, Ruirui 20, Xue 13, Li 7, Zhang(L), Ma.All: Zhonghe.
U.S.A.: Bv 3, muri 8, err.28. CHN: Bv 4, muri 7, err.22.
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Giappone: Kurihara 13, Tajimi 2, Takeshita 1, Omura, Takahashi 14, Sano (L), Sugiyama 2, Araki 5, Kimura 14, Kawai. All: Yanagimoto.
Brasile: Walewska 6, Carol, Mari 12, Paula 13, Thaisa 8, Fofao 2, Valeskhina, Fabiana 2, Sassà, Sheilla 16, Fabi (L). All:Ze Roberto.
Jpn: Bv 2, muri 2, errori 16. Bra: Bv 3, muri 6, errori 14.
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ITALIA: Piccinini 9, Anzanello 7, Lo Bianco 3, Aguero 8, Barazza 16, Ortolani 19. Libero: Cardullo. Croce, Bosetti, Secolo 5. Non entrate: Guiggi, Ferretti. All. Barbolini.
CUBA: Sanchez 6, Ramirez 17, Carcases 11, Barros 14, Santos 18, Ruiz 17. libero: Mesa. Calderon, Ortiz 6. Non entrate: Herrera, Silie, Carrillo. All. Perdomo.
Italia: bs 6, a 2, m 11, e 15, ric 61% (perf 47%). Cuba: bs 15, a 6, m 10, e 8, ric 47% (perf 33%).
Cuba ci restituisce le sconfitte subite recentemente con merito per aver giocato una prova più conreta e consistente rispetto a quella delle azzurre, decisamente incolore. Manca Guiggi, manca Carrillo, ma non per questo la gara non è meno interessante. Le azzurre fanno vedere qualcosa di positvivo nel I set, poi Cuba prende in mano il gioco, nonostante sia piuttosto fallosa; le azzurre però non sono da meno, non incidono al servizio, le cubane su cambio palla giocano meglio, anche se la ricezione traballa. Le azzurre, che hanno evidenti problemi di seconda linea, non regalano palloni precisi a Lo Bianco, che fatica si nella regia, ma è anche vero che il suo stato di forma non buono non le permette di essere precisa come potrebbe, di arrivare velocemente sotto la palla e di smarcare come sa fare le nostre attaccanti. E' vero che quando la ricezione lo permette serve bene Barazza, oggi incisiva sia in prima linea che a muro, l' unica in questo fondamentale a tirarsi fuori dalla mischia. Ci sono grossi problemi nella correlazione muro-difesa: il muro tocca poco, la difesa di conseguenza lavora male e non sempre recupera ciò che passa dal muro. Brave certo le cubane dall' alto della loro potenza.
L' Italia fatica molto anche su rigiocata, mentre Cuba in contrattacco fa molto bene, grazie anche proprio muro italiano che lavora male, arrivando in ritardo e scomposto tanto che le cubane sovente su palla "scontata" hanno schiacciato con muro a uno. Pur senza Carrillo, Cuba gioca bene come gruppo, mentre l' Italia, a parte Ortolani che ormai dimostra si trovarsi a suo agio in posto 2 e Barazza, evidenzia problemi anche per la mancanza di un vero posto 4. E' vero che Tay se stesse bene non avrebbe problemi da nessuna parte, Secolo manca al momento di continuità, Bosetti non è al livello delle compagne di reparto e Piccinini risente un pò di stanchezza, viste le ultime prestazioni maiuscole. A ciò aggiungiamo che abbiamo e lo ripetiamo una seconda alzatrice e nel momento in cui provi tutte le atlete e la regia non gira al massimo, non si capisce perchè non si tenti anche questo cambio, oltre al fatto di provare anche Croce come I libero, visto che anche Cardullo non è stata esente dal giocare male.
Comunque sia, al di là della valutazione di quello che è successo in campo, il terzo posto è si positivo e siamo sicuri che dopo una bella settimana di riposo, si riprenderà il viaggio per Pechino con più slancio; Bramard è un gande preparatore che non ha mai mancato gli appuntamenti importanti e non fallirà questo. Nel momento in cui fisicamente la squadra sarà al top, tornerà in vista le nostre caratteristiche più evidenti, il carattere e l' aggressività, che ci sono mancate ultimamente a livello di gruppo.
Spesso si parla di Cuba come una squadra discontinua, è vero per certi aspetti, ma quello che si è visto, è un gruppo che vuol andare a Beijing per vincere. Come tutte, ovviamente, ma più che mai Cuba non è da sottovalutare in questa ottica.
Per quanto ci riguarda, confidiamo nelle scelte giuste di Barbolini: dobbiamo andare a Pechino con la miglior formazione possibile.
Yokohama, Yokohama Arena
Stati Uniti – Cina 3 – 2 (25-23, 25-19, 22-25, 21-25, 17-15) Online il tabellino
Cuba – Italia 3 – 1 (28-30, 25-18, 25-23, 25-19) Online il tabellino e commento
Giappone – Brasile 0 – 3 (23-25, 23-25, 19-25) Online il tabellino