Bronzo per la Turchia, in una gara dai due volti. Tie break fatale per le azzurre.
Italia-Turchia 2-3 (21-25, 25-15, 27-25, 19-25, 10-15)Â I SETÂ Â II SETÂ Â III SETÂ IV SETÂ V SET
ITALIA: Del Core 11, Arrighetti 11, Costagrande 22, Piccinini 12, Gioli 11, Lo Bianco 3. Libero: Leonardi. Bosetti, Guiggi, Ortolani, Ferretti. Non entrata: Anzanello. All. Barbolini.
TURCHIA: Ozsoy 17, Toksoy 6, Darnel 31, Gumus 2, Erdem 18, Cemberci 6. Liberi: Kuzubasioglu e Guresen. Sonsirma 8, Karakoyun, Uslupehlivan. Non entrata: Cansu. All. Motta.
Italia: bv 2, bs 5, mv 10, e 12.
Turchia: bv 5, bs 16, mv 15, 16.
Medaglia di legno, forse la più amara. La Turchia conquista meritatamente il bronzo, dimostrandosi, quel quello visto in campo, “migliore” rispetto alle azzurre, che han mostrato qualcosa in più rispetto alla semifinale, ma non abbastanza per portarsi a casa il bronzo. Eppure, dopo un inizio in sordina, l’ Italia gira la gara, difende tanto, risulta più incisiva in prima linea, con le turche che sono più fallose. Quando tutto sembra andare per il verso giusto, ecco che le avversarie rientrano in gara, partendo da una buona correlazione muro difesa ad una prima linea e trascinate dal due Darnel-Erdem. 21% delle azzurre in attacco, questo dato basta a far capire il perchè si è arrivati al quinto set. Tie-break praticamente non giocato dall’ Italia, in campo quasi arrendevole, che non riesce a trovare la chiave per rispondere ai colpi turchi.
La Turchia si è dimostrata in questo europeo una squadra con ottime individualità , tra cui spiccano, oltre la solita Darnel, le giovani Ozsoy  (1989) e Erdem (1987); ben orchestrata dalla regista e ben disposta in campo, gran carattere, spirito di squadra, non dimentichiamoci che ha “sfiorato” l’accesso alla finalissima. La mano degli allenatori italiani si vede, ma anche la fiducia data ai giovani talenti.