Battute a parte, comunque la “nostra” Francesca merita la chiusura stagionale, così come Cremona per il terzo anno di fila chiude le interviste, e il merito è tutto della simpatica bolzanina, nata il 28 marzo del 1990, e che come la sua compagna di “banco” Noemi (Signorile), e la già conosciuta poco tempo fa, Giulia (Rastelli) ha conquistato qualche mese la medaglia d'oro agli Europei juniores. Ne manca una, ma come la ciliegina sulla torta, arriverà. Intanto conosciamo più da vicino Francesca…
…partendo dal momento in cui hai scelto di giocare a pallavolo…
-Ho iniziato con la mia migliore amica, in 3^ media, ma più per provare; ho fatto anche altri sport, tipo tennis e basket; e poi mi è piaciuto, ho trovato alcuni tecnici che hanno creduto in me e ci hanno lavorato sopra. Quindi dopo alcune selezioni sono stata presa a Trento prima, e poi a Ravenna -tra 20 giocatrici dovevano sceglierne tre- sono stata chiamata per il Club Italia, all'inizio ero un po' titubante, ma questa occasione capita poche volte nella vita, la pallavolo è la mia passione, e quindi ho preso “il treno che passava”…!
A che età hai incominciato a giocare?
-A 13…
Quali le tue squadre da…giovane?! Non tante, immagino…
-Infatti, ho fatto pochissimo settore giovanile, e per via del Club Italia le giovanili societarie non le ho più fatte. Considero le mie squadre la Pallavolo Teodora Ravenna, dove sono stata tre anni, e il Club Italia, due anni prima di venire qui a Cremona.
Quali sono stati gli allenatori che ti hanno cresciuta?
-Pauli Hintner all'inizio ha creduto in me e nelle mie potenzialità. Poi, tra i vari allenatori, Beppe Galli, Davide Galli, Marco Mencarelli…
Mencarelli non ha bisogno di molte presentazioni, con i suoi numerosi successi a livello proprio di Nazionale juniores…Sei nata a Bolzano, ma il tuo cognome tradisce altre origini, giusto?
-Mio padre è italiano e mia mamma è inglese.
E comunque come si vive a Bolzano (e non solo per via della pallavolo)?
-La pallavolo non è conosciuta come in altre città e non ha una tradizione: le stesse squadre giovanili non sono di alto livello. Però, grazie alla mia esperienza nel Club Italia, sono cresciuta tecnicamente e personalmente, e mi è servito parecchio; se fossi rimasta a Bolzano al massimo avrei fatto la Serie D.
Poche società e tutte importanti, specie l'Olimpia Ravenna: come la giudichi?
-Dovevo rimanere a Ravenna, quest'anno, perché erano stati comprati i diritti per disputare la Serie A2. Purtroppo sono intervenuti alcuni problemi finanziari, il presidente si è dimesso, la società è fallita e hanno ripreso dalla B2. L'anno scorso ho fatto il campionato di B1, con allenatore Beppe Galli che già conoscevo dal Club Italia e quindi mi ha dato fiducia, mi ha fatto giocare…Mi sono trovata bene.
Hai avuto un'esperienza altrettanto significativa anche nel Club Italia: che impressioni hai avute?
-E' stata una bellissima esperienza che mi è servita tantissimo: se non fossi passata da lì, non sarei qua adesso. Certo, è dura e bisogna fare tanti sacrifici, però mi ha lasciato tanto e mi ha fatto crescere, ripeto, sia sul piano tecnico che su quello personale. Poi, è chiaro, si lasciano la famiglia, gli amici, si deve conciliare il tutto con la scuola, star via tutti i giorni da casa, quattro ore di palestra al giorno…Non è facile, ma è la mia passione e lo faccio volentieri.
E poi la vittoria all'Europeo juniores: cosa ricordi di allora?
-Tante belle cose: anche quella è stata un'esperienza indimenticabile che ricorderò per sempre, ed è bello…Giocare in casa, vincere l'oro, la maglia azzurra…
E parlaci allora di Noemi…
-Sono contentissima di averla in squadra, abitiamo anche insieme…Ormai tra Club Italia e Nazionale juniores sono tre-quattro anni che ci conosciamo e mi trovo bene ad averla come amica. Anche in palestra abbiamo un'ottima intesa.
…e delle altre “Euro-juniores” che giocano pure in Serie A2: Corna e Rastelli?
-Le ho ritrovate quest'anno da avversarie, e sono contenta per loro, così come mi fa piacere e auguro loro di ritagliarsi un loro spazio in squadra, come siamo riuscite io e la Noe (nda: Noemi Signorile, la compagna di Francesa nella Magic Pack).
Ora c'è Cremona, pur se l'intervista andrà in onda quando probabilmente per voi i giochi potrebbero essere finiti…e i playoff…
-Sicuramente siamo state eliminate da una squadra molto forte come Parma. Potevamo fare di più, quello sempre, e mi dispiace tantissimo che sia finita, perché siamo una bella squadra, siamo sempre restate unite durante l'anno, abbiamo superato tante difficoltà con la società, ma siamo sempre rimaste un bel gruppo. Purtroppo dispiace che sia finita così, ma l'importante era arrivare ai playoff, ce l'abbiamo fatta…
Voi comunque avete fatto del vostro meglio, anche queste sono esperienza, e dopo la vittoria all'Europeo è arrivata questa eliminazione che non è però una sconfitta. Nella pallavolo, come nella vita, anche dalle sconfitte si impara ad accrescere la propria personalità. Voi avete comunque fatto il vostro dovere, vi siete impegnate, e non solo e soprattutto voi giovani, ma anche le più grandi che vi hanno guidato e consigliato: voi giovani vi siete messe in mostra e avete confermate le belle impressioni avute all'Europeo. E' comunque un merito, da parte vostra, il fatto di essere state sconfitte da una grossa squadra.
Cosa c'è nel futuro di Francesca Gentili?
-Qui a Cremona mi sono trovata bene e spero di fare un altro anno qua. A livello pallavolistico c'è da pensare di nuovo alla Nazionale juniores, per il 18 maggio siamo state convocate (nda: ci sarà Giulia Rastelli come ha detto in un'intervista precedente) per il collegiale di Roma. Dovrebbe esserci anche Noemi, non so chi siano le altre, ma penso che grosso modo saremo quasi tutte quelle che abbiamo giocato l'Europeo in Umbria. Il problema più grosso è la scuola: non so se rimanere qua fino a fine maggio e se proseguire con i collegiali, o se studiare più avanti…Devo conseguire la Maturità, e sto facendo Liceo Scientifico…
Ricordiamo l'evento più importante della Juniores?
-I Mondiali in Messico, a Tijuana.
A chi dedichi questi tuoi primi anni di successi?
-Sicuramente ai miei genitori: hanno sempre creduto in me e mi hanno sempre sostenuto. Mi dispiace che non siano venuti a vedermi proprio nell'ultima partita (nda: l'ultima per Cremona, gara2 dei quarti di playoff, Magic Pack Cremona-CariParma Parma), ma avranno un'immagine vincente!
…e per il resto, qualche incoraggiamento e consiglio te l'ho dato, ora tocca a te proseguire nell'affermazione della linea "verde-azzurra": IN BOCCA AL LUPO, Francesca!
Francesca Gentili è stata diverse volte protagonista tra le pagine di Vivovolley: rieccola in una intervista a cura di Edonet.