Idee chiare per Tai sugli Europei di fine settembre ed inizio ottobre in Polonia. “Puntiamo a bissare il titolo conquistato nel 2007. Su questo non ci sono dubbi. L’oro conseguito alle Universiadi e ai Giochi del Mediterraneo, ma anche la qualificazione ai prossimi Mondiali conquistata a Conegliano Veneto con un en-plein di vittorie, ci hanno caricato di tanta fiducia e entusiasmo. Siamo una squadra forte, che alle qualità tecniche sa abbinare anche una grande grinta quando gioca. Sono molto ottimista”.
La Aguero è orgogliosa di vestire la maglia della nazionale azzurra. “Non nego che mi manchino Cuba e tutti gli affetti che ho lasciato nel mio Paese d’origine. Però la scelta di acquisire la nazionalità italiana l’ho fortemente voluta, e la rifarei, sebbene mi costi il grandissimo sacrificio di non poter più mettere piede a Cuba per quanto dispongono le leggi vigenti (ai cubani è negato il doppio passaporto e anche il rientro in Patria, qualora si acquisisca un’altra nazionalità, come purtroppo Tai sa bene, non avendo potuto vedere sua madre in fin di vita nell’agosto del 2008, quando non le fu riconosciuto in tempo utile il visto, ndr). Spero che questa situazione possa cambiare, prima o poi”.
La Aguero tornerà a giocare in Italia nella prossima stagione, dopo aver militato per due anni in Turchia nella formazione dell’Ankara. “Ho accettato con entusiasmo la proposta della neopromossa (in A1) formazione milanese della Villa Cortese Volley. Avevo voglia di tornare in Italia e di puntare nuovamente allo scudetto. Un obiettivo secondo me alla portata della mia nuova squadra, della quale faranno parte anche due mie colleghe di Nazionale, ovvero la Cardullo e la Secolo”.
In bocca al lupo, “pantera nera”.
Taismary “Tai” Aguero, opposto di origine cubane della Nazionale Femminile di Volley, è contenta di aver iniziato la preparazione in vista dei prossimi campionati Europei. “Sono una a cui piace lavorare sodo sul campo, e poi lo stimolo degli Europei è forte. Quasi non ti fa sentire la fatica. E poi debbo dire che qui a San Giacomo di Laives stiamo benone. Non ci manca nulla e gli organizzatori ci coccolano molto. Insomma, ci troviamo bene”.
Segue (Ufficio Stampa SanGiacomo)