Chi non ha la fortuna di avere la pallavolo ad alti livelli vicino casa deve decidere presto se provare
a fare della pallavolo il suo futuro. Cosi è stato per me anche se a quell’età si riflette molto meno, ci si butta! ci sono stati momenti duri tra studio, volley e lontananza da casa ma sicuramente ti formano
Sul volley sei sempre d’accordo col tuo fidanzato Marcello Abbondanza?
Prima di essere un allenatore è un fidanzato, con cui parlo di tutto e quindi anche di volley. ma quando ci vediamo cerchiamo di staccare la spina entrambi!
Qual’è secondo te la caratteristica principali di un’alzatrice?
Non è un ruolo facile perche la palleggiatrice deve mantenere sempre una lucidità e una sicurezza al di sopra di tutto quello che succede in campo (e … fuori).
I ricordi più belli dei tuoi anni giocati?
Sicuramente tutti gli anni delle giovanili con la mia squadra “di casa”, Ozzano nell’Emilia, che mi ha portato anche a far parte delle nazionali pre e juniores e poi la promozione dell’anno scorso a Piacenza.
Se potessi cancellare un episodio della tua carriera pallavolistica cosa elimineresti?
Bèh alcuni momenti difficili in alcuni anni dove non senti la fiducia di tutti, ma anche quelli fanno
crescere e fanno parte del gioco, aiutano a crearti una corazza.
Cosa vuol dire giocare ad alti livelli e quali sacrifici comporta?
La pallavolo diventa il tuo lavoro e tutta la giornata è incentrata su quello, difficile coltivare altri interessi o studi. Poi sicuramente la lontananza dalle persone che ami.
E a Carpi come ci si trova?
Qui è un ambiente diverso da tutti quelli che ho incontrato, è una grande famiglia che cerca sempre di supportarti, hanno una grande passione!
Segni o gesti scaramantici prima di una partita?
Io in particolare nessuno, ma tranquilli, ci pensa sempre qualche compagna a farti rispettare il suo! Chiedete per credere a Maria Pia Romanò!
Se dovessi ‘convincere o motivare’ qualche giovane giocatrice a diventare alzatrice cosa le diresti?
Da giovani non è sicuramente il ruolo più apprezzato, tutte vogliono schiacciare, fa più scena! Ma, senza essere di parte, è sicuramente un ruolo molto importante e decisivo, diciamo che il palleggiatore è la mente della sua squadra!
Se dovessi spiegare ai tanti tifosi che ogni domenica vi vengono a vedere, quanto sia bello giocare a pallavolo?
Bèh, dal numero e dalla partecipazione emotiva del nostro pubblico, penso che siamo riuscite a trasmetterlo bene. A parte tutto la pallavolo è emozionante e piena di sorprese, fino a che l’ultima palla non cade non si conosce il vincitore!
Il tuo idolo nella pallavolo? E nella vita in generale?
Nella pallavolo femminile abbiamo la fortuna di poter vedere giocare nel campionato di A1 diverse palleggiatrici fortissime. Tra le mie preferite ci sono Lo Bianco e Berg! Nella vita apprezzo le persone solari, positive e soprattutto limpide!
Il consiglio migliore che hai ricevuto?
Il consiglio più utile è stato quello di divertirmi sempre nel giocare a pallavolo, come quando eravamo bambine, credere in me ed essere meno autocritica.
Sogni e progetti futuri che riguardano la pallavolo e non?
Continuare a giocare a pallavolo, provando a farlo sempre al massimo delle mie capacita! Vivere serena e capire che … lavoro voglio fare da grande!
Gino Coloni
Gino Coloni (Redattore di Tempo, settimanale di Carpi)