Classifica cortissima al termine dell’ottava giornata di Master Group Sport Volley Cup di Serie A1 Femminile. Le tre squadre che occupavano i primi tre posti della graduatoria, infatti, non si muovono e subiscono la rimonta delle inseguitrici: se la Nordmeccanica Piacenza rimane a 14 a causa del turno di riposo imposto dal calendario, Pomì Casalmaggiore (16) e Imoco Volley Conegliano (15) cadono in trasferta. Le rosa di Massimo Barbolini incrociano una Liu Jo Modena praticamente perfetta, capace di imporre alle Campionesse d’Italia in carica un 3-0 secco e di esaltare i 4.500 spettatori presenti al PalaPanini. Le pantere di Davide Mazzanti si arrendono 3-1 all’Igor Gorgonzola Novara, che si scrolla dunque di dosso la ‘mini crisi’ delle ultime settimane e riaccende i propri motori, saltando su fino alla vetta alla classifica al fianco delle casalasche. Gioisce il Club Italia, al secondo successo consecutivo: dopo Bolzano, la vittima è la Foppapedretti Bergamo di Lo Bianco e Cardullo, sconfitta al tie-break. Al quinto set la spuntano anche la Metalleghe Sanitars Montichiari sulla Savino Del Bene Scandicci e l’Obiettivo Risarcimento Vicenza sul Sudtirol Bolzano. Mercoledì si torna in campo per il turno infrasettimanale.
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IGOR GORGONZOLA NOVARA – IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3-1 (25-18, 22-25, 25-23, 25-21)
Splendida impresa per la Igor Volley di Luciano Pedullà, che si regala la vetta della serie A1, in coabitazione con Casalmaggiore, grazie a una stupenda prestazione contro la corazzata Conegliano. Tre punti pesanti per le azzurre, frutto di una partita di alto livello tanto in difesa quanto in attacco, che valgono l’aggancio alle lombarde a quota 16 in classifica, sorpassando proprio le venete di Mazzanti (che rimangono ferme a 15 con una partita disputata in più).
Igor in campo con Fabris opposta a Signorile, Guiggi e Bonifacio (al posto di Chirichella, alle prese con problemi alla schiena) al centro, Rousseaux e Cruz in banda e Sansonna libero; venete schierate con Ortolani opposta a Glass, Adams e Barazza al centro, Easy e Robinson in banda e De Gennaro libero.
Novara parte forte con Fabris splendida protagonista: nel corso del primo set l’opposto croato sigla 12 punti con percentuali “monstre” in attacco (73%). Tocca a lei siglare il 7-4 cui risponde Ortolani (7-6) prima del nuovo break di Guiggi che vale il 12-10 al timeout tecnico; si va avanti a elastico, con Robinson (14-13) e Bonifacio (19-16) che duellano, mentre Pedullà inserisce Bosetti in battuta e la schiacciatrice azzurra fa il vuoto, propiziando il 22-16 di Fabris. Cruz conquista il set ball (24-17) e Fabris, ancora lei, chiude i conti sul 25-18.
Si riparte con Rousseaux a segno in pipe (4-2, poi 8-6) e Robinson che, in battuta, firma il break che cambia l’inerzia del set (8-11). Prova a reagire Rousseaux (10-12) ma Conegliano non si ferma e scappa con Easy (12-16, poi ace per il 14-20) e arriva 16-22 con il primo tempo di Adams; Bonifacio a muro e Fabris in attacco ricuciono lo strappo (20-22) ma le venete non subiscono ulteriori break e chiudono 22-25 con la diagonale di Easy.
Al ritorno in campo, Novara si esalta con le difese di Sansonna e i colpi di Cruz e Rousseaux, che chiudono due scambi infiniti sul 5-2. Azzurre avanti fino all’8-6, poi Conegliano cambia l’inerzia del parziale portandosi 9-12 al timeout tecnico. Ricuce l’ace di Guiggi (12-12), l’ace di Nicoletti vale la nuova fuga ospite fino al 17-20. Rousseaux, nominata con merito MVP Colines del match, suona la carica e dopo la parallela del 20-21 la belga trova anche l’affondo del 22-22. Due ace in successione di Signorile valgono il set ball (24-22), il maniout di Fabris il nuovo vantaggio azzurro (25-23).
Il quarto set è serratissimo: apre Easy in diagonale (2-4), risponde Rousseaux, ancora decisiva in battuta, per il 9-8 (ace) con Guiggi che porta le squadre al timeout tecnico sul 12-11. Si procede testa a testa, Bonifacio si prende, a rete, l’inerzia del parziale (18-17) e Bosetti, appena entrata in battuta, fa il break in battuta con l’ace del 19-17; il nastro spinge a terra il servizio di Cruz sul 22-19 e dopo la reazione di Robinson (22-21), Bonifacio conquista il match ball a muro, ripetendosi poco dopo su Adams per il 25-21 che vale il successo.
LIU JO MODENA – POMI’ CASALMAGGIORE 3-0 (25-16, 25-15, 25-16)
Davanti ad un PalaPanini quasi sold out, le ragazze di coach Beltrami sfoderano una prova maiuscola, conquistando uno strepitoso 3-0 con parziali mai in discussione, contro le campionesse d’Italia in carica.
Si parte con il sestetto classico per coach Beltrami che prevede Ferretti al palleggio, Diouf in diagonale a lei, capitan Di Iulio e Horvath in posto quattro, Heyrman e Folie al centro con Arcangeli libero. Per Casalmaggiore ancora fuori l’ex bianconera Francesca Piccinini, al suo posto Bacchi con Tirozzi a completare il reparto di posti quattro. Lloyd è al palleggio, Kozuch opposta, Stevanovic e Gibbemeyer al centro con Sirressi libero.
Si parte con un errore in battuta per parte, Horvath e Gibbemeyer, poi Modena allunga subito sfruttando i muri di Heyrman su Stevanovic e Ferretti su Tirozzi. 5-2 il punteggio che diventa 7-3 sulla pipe vincente di Di Iulio che mette fuori causa la difesa piazzando l’attacco sulla punta delle dita del muro. Time out ospite e Bacchi mette a terra il pallone al rientro in campo, ma Ferretti inizia a sollecitare anche Diouf che risponde subito presente. Horvath in pipe fa 11-6, Ferretti ancora a muro per il 16-10 e poi la fast di Folie che porta al secondo time out per Casalmaggiore. Il muro bianconero inizia a girare forte anche con le centrali e il divario aumenta sempre più fino al 25-16 che chiude il parziale firmato in parallela da Horvath.
Si riparte con i sestetti d’inizio gara, Diouf e Di Iulio mettono a terra i palloni che portano subito avanti Modena, poi l’attacco di seconda di Ferretti al termine di un lungo scambio regala il 5-2 e spinge coach Barbolini a richiedere subito il primo time out discrezionale per la Pomì. Solo con le piazzate di Kozuch le ospiti riescono a trovare regolarmente o quasi i propri punti, ne approfitta così Modena che prova subito a scappare nuovamente via. 8-4 sul muro in tandem di Diouf e Folie poi 12-7 con la pipe di Horvath che accarezza le mani di Gibbemeyer e termina out. Stop tecnico e al rientro in campo Kozuch attacca in pipe pestando la linea dei tre metri prima della fast di Heyrman per il 14-7. Secondo stop discrezionale per Massimo Barbolini, ma non basta perché le bianconere accelerano ancora di più e concedono qualcosa solo quando Di Iulio si ritrova due palloni difficili da gestire. Viceversa la capitana bianconera confeziona una bellissima giocata in pallonetto per il 23-15 poi Kozuch attacca out, Diouf trova l’ace e chiude il set 25-15.
Ancora sestetti confermati e partenza ancora più sprint per le bianconere: rigore di Folie, attacco out di Kozuch e parallela devastante di Diouf per il 3-0 che porta subito al time out per Casalmaggiore. Questa volta, però, lo stop serve alle rosa per trovare i giusti accorgimenti e rendere efficace il proprio gioco. Modena arriva fino al 7-3, poi la difesa ospite inizia a macinare buone giocate, consentendo all’attacco di produrre punti che portano al pari sul 10-10 quando Horvath attacca out in pipe al termine di una lunga azione. Arriva anche il vantaggio Casalmaggiore sul pallone successivo poi un’invasione a rete regala il nuovo pareggio e Di Iulio in pallonetto porta Modena avanti al time out tecnico al termine di un altro bello scambio. Tirozzi pareggia al rientro in campo poi l’errore di Stevanovic in fast regala il 14-12. Nuovo allungo bianconero favorito dalla difesa e muro che costringono all’errore le avversarie come nel caso del 16-13, quando Lloyd forza un pallone su Kozuch. Diouf passa in mezzo al muro e fa 18-14, sarà un altro finale devastante della squadra di coach Beltrami con in sequenza ace di Heyrman, muro di Folie, muro di Diouf, ancora Folie su rigore. Non bastano i cambi a Casalmaggiore, Matuszkova mette sì per terra un pallone, ma il finale è tutto di Folie con i quattro punti consecutivi, inframezzati da uno solo di Kozuch, per il 25-16 finale che fa scoppiare la festa.
Entusiasta il coach bianconero Alessandro Beltrami: “E’ stata una partita quasi perfetta, il mio compito è cercare sempre cosa potrebbe non andare. Siamo stati perfetti in battuta, hanno fatto come avevo detto alle ragazze in settimana, muro difesa anche, ma ancor più per i tocchi che per i muri punto perché questo ha aiutato la difesa e innervosito loro. Abbiamo tenuto lo stesso ritmo quasi sempre, siamo calati solo all’inizio del terzo quando siamo andati dietro alle cose che loro hanno cambiato, ma erano in grossa difficoltà. Non è neanche dicembre, la strada è ancora lunga, come ha detto anche Barbolini ci sono 6-7 squadre quest’anno che possono vincere a differenza delle 3-4 dell’anno scorso”.
L’opposta Valentina Diouf: “Loro hanno avuto una reazione nella prima metà del terzo set, era anche aspettata perché non era il loro gioco quello che avevano espresso fino a quel momento. Noi siamo state brave a mantenere la lucidità e a continuare sulla nostra strada. E’ stato importantissimo anche lo studio della partita, ci siamo concentrati per l’intera settimana su di loro, le abbiamo studiate bene e siamo riuscite a prendere in tutti i loro punti deboli. Penso che non ci siamo mai nascoste per quanto riguarda i nostri obiettivi, stiamo mettendo tutti i punti che possiamo in cascina, continuiamo così e basta. Il nostro obiettivo rimane sempre quello”.
METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI – SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3-2 (25-19, 25-27, 25-18, 17-25, 15-11)
La Metalleghe Sanitars Montichiari vince il terzo tie break della stagione e lo fa con una prova convincente e solida davanti al suo pubblico, contro la Savino Del Bene Scandicci, un’avversaria che si dimostra molto valida.
Squadre in campo dopo il minuto di silenzio dedicato a Giovanni Migliorini amico e allenatore di Promoball, scomparso lo scorso giovedì. Bellano parte con Rondon in regia incrociata a Nikolova; Loda e Pietersen attaccanti laterali, Toksoy e Stufi al centro con Merlo libero. Sestetto standard per coach Barbieri.
Primo set con Montichiari attenta e determinata: arriva al 12-7 e al 20-16 grazie alla regia di Dalia che smista palle a Gioli (6 punti per lei e 100% in attacco nel set) e Tomsia, con Barcellini e Brinker ottime in difesa e concrete in attacco. Le toscane stanno in scia con Loda e Pietersen soprattutto, ma Metalleghe Sanitars resta con la testa ben salda in campo e chiude 25-19.
Secondo parziale in equilibrio: Metalleghe Sanitars esprime un buon volley, con tanta cura in difesa e varietà di attacchi; Scandicci non cede: recupera dal 10-14 e pareggia a 15. Punto a punto, con Nikolova più incisiva da posto 2 e la squadra toscana che ottiene un break e va sopra 22-19. Montichiari resta compatta, annulla un set ball e ne conquista uno, ma non concretizza e cede 27-25 il set.
Cartellino rosso per Savino del bene e Metalleghe Sanitars prova a scappare sul 8-4. E’ un match sentito e Scandicci ritrova il gioco al centro con Stufi, ma sul 12 pari Montichiari infila un break di 6-0 e chiude con Sobolska 25-18. Quarto set in equilibrio fino a 12, ma poi è Scandicci a trovare il filotto con Nikolova (3 ace) e a andare 18-12; dentro Lombardo, ma non basta. Scandicci ritrova il muro e Metalleghe Sanitars cede 17-25.
Tie break segnato dalla grande efficacia degli attacchi di Gioli e Barcellini che porta Montichiari al cambio campo sul 8-4. Scandicci si fa sotto con il servizio di Nikolova e arriva 12-10, ma Tomsia conquista il match ball e Montichiari si assicura due punti pesanti davanti al suo pubblico grazie ad un muro di Barcellini – ottima gara per lei – su Stufi.
“Vincere fa morale, ma una partita così conferma la certezza del lavoro – le parole di coach Barbieri -. Stiamo crescendo e migliorando e siamo arrivati al quinto set in un match ad altissima tensione con le gambe che ci hanno sostenuto e la testa lucida. Questo vuol dire che stiamo lavorando bene”. “Complimenti a Montichiari – replica coach Bellano – che s’è guadagnata questa vittoria sul campo e un po’ di amarezza per l’inconsistenza della nostra correlazione muro-difesa che ha reso il lavoro più facile al loro contrattacco”.
SUDTIROL BOLZANO – OBIETTIVO RISARCIMENTO VICENZA 2-3 (21-25, 20-25, 25-17, 25-19, 13-15)
L’Obiettivo Risarcimento torna da Bolzano con l’ennesimo tie break, due punti importantissimi e un po’ di rammarico per non aver chiuso subito la partita dopo essere stato avanti per 2-0, ma sicuramente con il sorriso per la bella reazione avuta sul finale, con il quinto decisivo set strappato al Neruda con un break di 3-0 e tornando così alla vittoria in una gara ufficiale contro le ragazze di Bonafede dopo quasi due anni.
Rossetto si affida alla stessa formazione della scorsa settimana: Kitipova al palleggio in diagonale con Drpa, Popovic e Wilson al centro, Cella e Partenio in banda, Lanzini libero. Bonafede non può disporre di Brcic e al centro schiera la giovanissima spagnola Newsome, opposta alla brasiliana Mari. La dominicana Martinez e la croata Ikic in banda, Garzaro e Manzano al centro, Paris libero.
L’Obiettivo Risarcimento conquista il primo break sul 4-6 sfruttando un errore delle padrone di casa, ma le biancoblu restituiscono subito il favore con il set che prosegue così punto a punto. Wilson ci riprova per l’11-13, ma è nuovamente parità, con Bolzano che va poi avanti (16-14): la ricezione traballa e non permette alle biancoblu di attaccare, cosa che invece riesce alle avversarie. Rossetto stoppa il gioco e al ritorno in campo Cella effettua il cambio palla e Popovic su rigore pareggia immediatamente. Drpa con coraggio su una palla difficile riporta avanti di uno l’Obiettivo Risarcimento, che ora mette in campo una grande intensità difensiva. Partenio allunga per il 18-21, Drpa firma il ventiquattresimo punto e alla seconda occasione Cella va a chiudere con una grande diagonale: 21-25.
Nel secondo parziale le vicentine provano a scappare in un paio di occasioni e, ancora una volta, Bolzano ricuce lo strappo: 12-12. Wilson su rigore sul servizio di Drpa riconquista il doppio vantaggio, un’invasione regala alle biancoblu il +3 e Wilson al servizio e Cella in attacco incrementano ancora per il 16-21, break che è decisivo. Anche in questo set è Drpa a raggiungere quota 24 e Partenio chiude per il 20-25.
Al ritorno in campo l’Obiettivo Risarcimento parte bene e con una scatenata Partenio, ma le padrone di casa tornano avanti con 3 muri consecutivi (10-9). Drpa prova a ribaltare, ma Bolzano trova con Ikic un gran turno al servizio (2 ace diretti e una palla rigore) e vola sul 18-13. Entra Prandi in cabina di regia, poco dopo Buša prende il posto di Cella, ma il Sudtirol continua a fare il suo gioco e va a chiudere sul 25-17.
L’Obiettivo Risarcimento riparte con Crisanti al posto di Wilson e in avvio si prosegue all’insegna dell’equilibrio, con Bolzano che si affida quasi esclusivamente a Martinez, trovando il break sull’8-6 e incrementando con il servizio fino al +4. Crisanti regala il rigore a Cella per il 10-8, gli scambi sono lunghi, ma a concretizzarli sono le padrone di casa. Sul 16-10 Partenio lascia il posto a Buša, sul 18-13 è il momento di Prandi. Crisanti recupera una lunghezza, ma il Neruda torna subito a +6 e con il servizio incrementa ancora e conquista il tie break alla terza occasione (25-19) dopo un set-ball annullato da Cella in attacco e uno da Drpa a muro.
L’Obiettivo Risarcimento torna a mettere la testa avanti nel set decisivo con Partenio, ma al cambio di campo sono le padrone di casa ad essere avanti di 2. Le biancoblu pareggiano a quota 9, Cella trova il +1 dopo una gran difesa di Lanzini e con un errore di Bolzano allunga, ma le ragazze di Bonafede si riprendono quanto dato con il interessi e con una bella dose di fortuna in difesa e una palletta di seconda si porta sul13-12. Vicenza però stringe i denti e dopo aver riconquistato palla ci pensano Drpa e Partenio a chiudere i giochi: 13-15.
CLUB ITALIA – FOPPAPEDRETTI BERGAMO 3-2 (25-20, 27-25, 22-25, 13-25, 15-13)
Serata magica a Busto Arsizio per il Club Italia Femminile: la squadra della Federazione Italiana Pallavolo conquista la seconda vittoria consecutiva nella Master Group Sport Volley Cup, battendo al tie break una storica grande del campionato come la Foppapedretti Bergamo dopo una lunga ed entusiasmante battaglia. I due punti di oggi sono i primi ottenuti dalle azzurre al PalaYamamay, in questa occasione davvero “caldo” e partecipe grazie all’apporto di circa 750 spettatori. Il Club Italia raggiunge in classifica la Sudtirol Bolzano a quota 6 punti, scavalcandola per miglior quoziente set e portandosi all’undicesimo posto.
Partita dai tre volti quella disputata dalla squadra di Lucchi e Bonitta: le azzurre partono alla grande, dominando il primo set e portando a casa ai vantaggi anche il secondo, in cui erano state in vantaggio anche 21-17. Poi arriva la rimonta di Bergamo che, trascinata da Sylla e Barun, strappa il terzo set (in parità fino al 20-20) e chiude senza problemi il quarto. Nel momento più difficile arriva però una strepitosa reazione da parte del Club Italia, che si porta sul 9-5 nel tie break e stoppa l’ennesima risalita della Foppapedretti (13-13) imponendosi al fotofinish.
Una vittoria firmata da tutto il gruppo azzurro, con Alessia Orro che guida la squadra nei primi tre set e Ofelia Malinov brava a entrare in corsa e siglare anche il punto decisivo. Elisa Zanette è la top scorer con 18 punti e il 46% in attacco, Anna Danesi firma 6 muri tra cui quello del 14-13 nel tie break; Egonu, nonostante le difficoltà in ricezione, si riscatta in battuta con 3 ace e la seconda linea, con Ilaria Spirito in grande serata, dà un apporto fondamentale. La Foppapedretti prova a cambiare più volte pelle, inserendo a gara in corso Mori, Plak e Frigo, ma nei momenti difficili trova soprattutto in Katarina Barun (22 punti) e Leo Lo Bianco le risorse per trascinare la gara al quinto set; il bilancio però è negativo in ricezione (28% di perfezione).
La cronaca:
Tribune del PalaYamamay colorate di azzurro grazie alle t-shirt celebrative del Club Italia consegnate a tutti gli spettatori. Sugli spalti anche una cinquantina di tifosi della Foppapedretti. Il Club Italia ripropone il sestetto vittorioso a Bolzano, con Orro in palleggio in diagonale con Zanette. C’è un cambio invece nella formazione titolare di Bergamo, che propone dall’inizio Sylla come schiacciatrice al fianco di Gennari.
Ottimo l’avvio di gara per la squadra azzurra, che si porta subito sul 4-2 grazie a tre punti di Egonu e poi piazza un altro break per il 9-3 con Anastasia Guerra. La Foppapedretti risale dal 10-4 al 10-8 con due muri-punto, costringendo Lucchi al time out; Aelbrecht lima ulteriormente lo svantaggio (13-12), ma il Club Italia resta avanti e con i muri di Zanette e Danesi si stacca nuovamente per il 17-13. Malgrado il time out chiamato da Lavarini, al rientro in campo un altro muro di Guerra e due ace di Egonu portano il punteggio sul 20-13. Le azzurre si mantengono saldamente avanti con Guerra (22-16) e conquistano il set point sull’errore della neoentrata Mambelli, chiudendo al terzo tentativo con il mani-out di Egonu: 25-20.
Lavarini cambia rotta nel secondo set, inserendo Plak per Sylla. Bergamo parte meglio, portandosi sul 3-5 con un ace di Barun, ma il Club Italia piazza subito il controbreak con un gran muro e un primo tempo di Danesi: 7-5. La battuta di Zanette mette in difficoltà le orobiche, che commettono due falli in palleggio per il 12-8; Bergamo inserisce Mori in palleggio e con il solito servizio di Barun si riporta sotto 14-12, ma ancora Zanette spinge le azzurre sul 17-13. Il vantaggio resiste fino al 21-17 con Danesi e Guerra in evidenza; poi le ospiti, che nel frattempo hanno sostituito nuovamente Plak con Sylla, recuperano fino al 22-21 proprio con la numero 17. Un’invasione interrompe però il break di Bergamo ed Egonu si procura il set point sul 24-22. Barun e Gennari annullano entrambe le occasioni e si va ai vantaggi: qui restano avanti sempre le azzurre con Danesi (25-24) e Zanette (26-25), che con un ottimo servizio dà la possibilità a Guerra di mettere giù il pallone decisivo per il 2-0.
Bergamo ripresenta Mori e Sylla nel sestetto del terzo set. Il Club Italia piazza subito un break importante per il 7-4 sul servizio di Egonu (un ace), ma dal 10-7 la Foppa ribalta il risultato con Barun e Sylla (10-11). Le azzurre non mollano e confezionano un nuovo sorpasso con Danesi e Zanette: 15-14. Si lotta punto a punto (16-17, 18-18), con Lo Bianco che riprende il suo posto in palleggio e Frigo che sostituisce Aelbrecht. Le ospiti provano a scappare sul 20-22, complice un’invasione azzurra, e si procurano tre set point con l’ace di Sylla; un errore in battuta annulla il primo, ma l’attacco out di Egonu, appena rientrata in campo, vale il 22-25 che riapre la partita.
Sulle ali dell’entusiasmo Bergamo comincia molto bene anche nel quarto set, appoggiandosi soprattutto al servizio: ace di Gennari per lo 0-3 e di Sylla per il 3-7. Il servizio di Guerra e il muro di Orro permettono al Club Italia di accorciare fino al 9-10, ma alla prima occasione Barun e Sylla piazzano un altro break per il 10-14: Lucchi inserisce prima Malinov, poi D’Odorico e chiama anche time out, senza riuscire a evitare l’allungo ospite per il 10-17. Gennari e Barun colpiscono ancora in attacco (11-21) e la Foppapedretti gestisce senza fatica il vantaggio fino al 13-25 della stessa Gennari, che completa la rimonta e porta le squadre al tie break.
Nel set decisivo il Club Italia conferma Malinov in regia, riproponendo per il resto il sestetto iniziale. L’immediato tentativo di fuga di Bergamo con Frigo (2-4) viene neutralizzato da 4 punti consecutivi delle azzurre: sul 6-4 Lavarini ferma il gioco, ma i punti Egonu e Berti portano in dote un altro break per il 9-5 a cavallo del cambio di campo. La Foppapedretti si riavvicina con i muri di Lo Bianco e Frigo (9-8) ma Guerra consolida il vantaggio azzurro per l’11-8. Dal 13-9 la partita cambia ancora padrone: la battuta di Lo Bianco e i muri di Barun e Paggi regalano un clamoroso pari sul 13-13. Ci pensano però Danesi, con un gran muro su Barun, e Malinov a chiudere l’incontro e far esplodere la festa.
Il commento di Ofelia Malinov: “Siamo state brave a riprendere il filo della partita dopo il calo del terzo e quarto set, e a chiuderla subito al tie break. Siamo una squadra completa, ognuna dà un contributo fondamentale sia dentro sia fuori dal campo, e stasera sia chi è partito nel sestetto sia chi è entrato dopo ha dato il massimo per vincere”.
Cristiano Lucchi: “Non era facile portare a casa il tie break dopo essere state rimontate, abbiamo tirato fuori grandi motivazioni. Nessun rimpianto, anche se potevamo portarla a casa al terzo set: lì sono mancate esperienza e lucidità, un po’ quello che era successo a Montichiari, ma questa volta non ci siamo spenti e abbiamo reagito da grande squadra”.
Stefano Lavarini: “Sinceramente fatico a salvare qualcosa nella nostra metà campo: soprattutto dà fastidio vedere che la squadra che lotta di più è quella dall’altra parte. Il Club Italia ha avuto più coraggio, battuto meglio e bombardato in attacco: hanno meno pressione sulle spalle, mentre a noi mancano serenità e sicurezza perché il nostro livello di gioco è più indietro di quanto ci aspettassimo”.
I RISULTATI DELLA 8^ GIORNATA
Sabato 28 novembre, ore 20.30 (diretta Rai Sport 2)
Il Bisonte Firenze – Unendo Yamamay Busto Arsizio 1-3 (19-25, 20-25, 25-19, 21-25)
Domenica 29 novembre, ore 17.00 (diretta LVF TV)
Metalleghe Sanitars Montichiari – Savino Del Bene Scandicci 3-2 (25-19, 25-27, 25-18, 17-25, 15-11)
Domenica 29 novembre, ore 18.00 (diretta LVF TV)
Igor Gorgonzola Novara – Imoco Volley Conegliano 3-1 (25-18, 22-25, 25-23, 25-21)
Liu Jo Modena – Pomì Casalmaggiore 3-0 (25-16, 25-15, 25-16)
Sudtirol Bolzano – Obiettivo Risarcimento Vicenza 2-3 (21-25, 20-25, 25-17, 25-19, 13-15)
Club Italia – Foppapedretti Bergamo 3-2 (25-20, 27-25, 22-25, 13-25, 15-13)
Riposa: Nordmeccanica Piacenza
LA CLASSIFICA:
Pomì Casalmaggiore 16, Igor Gorgonzola Novara 16, Imoco Volley Conegliano* 15, Liu Jo Modena 14, Nordmeccanica Piacenza 14, Savino Del Bene Scandicci 13, Unendo Yamamay Busto Arsizio* 12, Obiettivo Risarcimento Vicenza* 10, Foppapedretti Bergamo 10, Metalleghe Sanitars Montichiari* 9, Club Italia 6, Sudtirol Bolzano 6, Il Bisonte Firenze* 3.
* una partita in più
I TABELLINI:
IL BISONTE FIRENZE – UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 1-3 (19-25, 20-25, 25-19, 21-25)
IL BISONTE FIRENZE: Turlea 23, Negrini 13, Van De Vyver 4, Parrocchiale (L), Vanzurova 13, Pietrelli, Calloni 8, Martinuzzo 7. Non entrate Perinelli, Ninkovic, Mazzini. All. Vannini.
UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Degradi 13, Cialfi 2, Negretti Beatrice, Hagglund 2, Thibeault 10, Lowe 25, Angelina 4, Yilmaz 9, Pisani 10, Poma (L). Non entrate Fondriest, Papa. All. Mencarelli.
ARBITRI: Pasquali, Canessa. ù
NOTE – Spettatori 1.000, durata set: 23′, 24′, 25′, 24′; tot: 96′.
IGOR GORGONZOLA NOVARA – IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3-1 (25-18, 22-25, 25-23, 25-21)
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Rousseaux 14, Wawrzyniak, Malesevic, Guiggi 10, Cruz 10, Bonifacio 12, Sansonna (L), Signorile 2, Bosetti 1, Fabris 25. Non entrate Bruno, Chirichella, Mabilo, Bosio. All. Pedullà.
IMOCO VOLLEY CONEGLIANO: Glass 3, Vasilantonaki, Ortolani 12, Adams 5, Robinson 18, De Gennaro (L), Easy 18, Nicoletti 1, Barazza 2. Non entrate Bechis, Serena, Santini, De Bortoli. All. Mazzanti.
ARBITRI: Gnani, Zavater.
NOTE – durata set: 25′, 25′, 27′, 24′; tot: 101′.
LIU JO MODENA – POMì CASALMAGGIORE 3-0 (25-16, 25-15, 25-16)
LIU JO MODENA: Heyrman 10, Di Iulio 9, Folie 10, Arcangeli (L), Ferretti 3, Diouf 13, Horvath 9. Non entrate Bertone, Carraro, Gamba, Rivero, Galeotti, Scuka. All. Beltrami.
POMì CASALMAGGIORE: Bacchi 7, Lloyd 2, Sirressi (L), Ferrara, Gibbemeyer 2, Cambi, Piccinini, Olivotto, Kozuch 13, Stevanovic 7, Tirozzi 6, Rossi Matuszkova 1. Non entrate Cecchetto. All. Barbolini.
ARBITRI: Vagni, Sobrero.
NOTE – Spettatori 4.561, durata set: 22′, 22′, 24′; tot: 68′.
METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI – SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3-2 (25-19, 25-27, 25-18, 17-25, 15-11)
METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI: Carocci (L), Dalia 1, Brinker 5, Tomsia 19, Barcellini 23, Lualdi, Mingardi, Zecchin, Lombardo 1, Sobolska 11, Gioli 20. All. Barbieri.
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Stufi 8, Alberti, Loda 13, Lotti, Fiorin 2, Pietersen 20, Merlo (L), Toksoy Guidetti 6, Scacchetti, Nikolova 20, Rondon 4. Non entrate Giampietri. All. Bellano.
ARBITRI: Cappello, Zanussi.
NOTE – Spettatori 2.000, durata set: 27′, 30′, 24′, 24′, 16′; tot: 121′.
SUDTIROL BOLZANO – OBIETTIVO RISARCIMENTO VICENZA 2-3 (21-25, 20-25, 25-17, 25-19, 13-15)
SUDTIROL BOLZANO: Newsome 5, Paris (L), Garzaro 9, Martinez 29, Mari 16, Manzano 13, Boscoscuro, Ikic 9. Non entrate Bertolini, Lazic, Veglia, Waldthaler. All. Bonafede.
OBIETTIVO RISARCIMENTO VICENZA: Kitipova Petrova 1, Lanzini (L), Cella 14, Popovic 8, Drpa 19, Partenio 20, Busa 1, Wilson 9, Crisanti 2, Prandi 1. Non entrate Pastorello, Bisconti. All. Rossetto.
ARBITRI: Prati, Bassan.
NOTE – durata set: 27′, 25′, 25′, 30′, 18′; tot: 125′.
CLUB ITALIA – FOPPAPEDRETTI BERGAMO 3-2 (25-20, 27-25, 22-25, 13-25, 15-13)
CLUB ITALIA: Bonvicini, Malinov 2, Spirito (L), D’Odorico 2, Egonu 16, Orro 1, Piani, Danesi 11, Guerra 15, Berti 7, Zanette 18. Non entrate Botezat, Minervini. All. Lucchi.
FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Mori, Plak 2, Frigo 7, Gennari 10, Cardullo (L), Aelbrecht 3, Paggi 8, Barun-susnjar 22, Lo Bianco 1, Mambelli, Sylla 17. All. Lavarini.
ARBITRI: Braico, Pozzi.
NOTE – Spettatori 750, durata set: 24′, 29′, 24′, 20′, 18′; tot: 115′.
IL PROSSIMO TURNO:
Mercoledì 2 dicembre, ore 20.30 (diretta LVF TV)
Unendo Yamamay Busto Arsizio – Metalleghe Sanitars Montichiari
Imoco Volley Conegliano – Club Italia
Foppapedretti Bergamo – Nordmeccanica Piacenza
Savino Del Bene Scandicci – Igor Gorgonzola Novara
Obiettivo Risarcimento Vicenza – Liu Jo Modena
Giovedì 2 dicembre, ore 20.30 (diretta Rai Sport 2)
Pomì Casalmaggiore – Sudtirol Bolzano
Master Group Sport Volley Cup A2:
Forlì infila l’ottava vittoria consecutiva, Soverato passa ad Aversa ed è seconda. Olbia torna al successo, proseguono l’ascesa Filottrano, Trentino e Caserta.
A Settimo il derby piemontese
GOLEM SOFTWARE PALMI – VOLLEY 2002 FORLI’ 0-3 (23-25, 25-27, 19-25)
E’ una grande Golem Software Palmi quella che deve cedere il passo alla capolista Volley 2002 Forlì che espugna la palestra provinciale “Mimmo Surace” di Palmi per tre set a zero. La partita vista in campo racconta molto di più di quanto possa dire il freddo risultato finale con i parziali sempre in bilico, almeno nei primi due set.
Pubblico delle grandi occasioni a Palmi a fare da cornice ad una partita vissuta come un evento da queste parti per la presenza della stella della pallavolo mondiale Tay Aguero. Tante le attenzioni e la curiosità dei presenti rivolte alle giocate della cubana naturalizzata italiana dotata di una classe sopraffina. L’Aguero, manco a dirlo, chiude come top scorer dell’incontro con 21 punti messi a terra. Sulla sua scia l’ottima Irina Smirnova che di punti ne mette a referto 14 levando più di una volta, soprattutto nel corso dei primi due combattutissimi set, le castagne del fuoco a coach Marco Breviglieri. Sugli scudi anche Marilyn Strobbe che va in doppia cifra con 10 punti. Forlì, si conferma solida capolista anche a Palmi centrando l’ottava vittoria consecutiva e mantenendo la sua imbattibilità che dura dall’avvio della stagione.
Al termine di una grande battaglia sportiva alla Golem Palmi va l’onore delle armi e l’amaro in bocca per un qualcosa che poteva essere ma non è stato. Ancora una volta è Ramona Aricò la migliore marcatrice in casa Golem con 13 punti a referto, seguita da Francesca Moretti con 10, Carla Cotito Rueda con 8 e Simona La Rosa con 6.
Primo set caratterizzato dal grande equilibrio fino al primo vantaggio Golem sull’8 a 7 siglato da un ace della Aricò. Le padroni di casa tentano di prendere il largo, la squadra, grazie alla regia della Moncada, gira bene e si porta avanti sino al 17/12 firmato dalla Rueda. L’Aguero decide di mettersi in moto ed ogni palla che passa dalla sue parti è un potenziale pericolo per la ricezione della Golem. Così, le ospiti si destano e firmano il pareggio sul 19/19. L’errore in battuta della Golem regala il vantaggio al Forlì che mette a segno un break di due punti che conserverà sino al 23/25 finale.
Il secondo set scorre sulla falsa riga del primo fino al doppio muro della La Rosa che porta la Golem avanti sull’11/9. Pareggio e contro sorpasso sono firmati dall’Aguero, che pare essere dotata di radar incorporato per trovare gli angoli più impensabili, e dall’ottima Smirnova. L’equilibrio regna sovrano sino al 22 pari firmato dall’Aricò. Poi il pubblico rumoreggia per una chiamata arbitrale contestata ma la Golem resta in partita portandosi avanti 25/24. Manca il colpo per chiudere che, invece, trovano prima la Smirnova, poi la Saccomanni ed infine la Bonciani per il 25/27 finale.
Nel terzo set la Golem parte a razzo sino al 4-1 siglato dalla Aricò. Le palmesi mettono tanta grinta in campo ma dall’altra parte della rete Forlì non molla nulla. Le romagnole rimontano sino al 12/11 del time out tecnico. Poi si torna in campo e la musica cambia: Flavia Assirelli alza per due volte il muro e la palla non passa, Forlì sorpassa e stacca la Golem. Le ospiti conservano 4 lunghezze di sicurezza che poi diventano 6 quando l’Aguero mette a terra l’ultimo pallone del 19/25 finale.
LARDINI FILOTTRANO – SAUGELLA TEAM MONZA 3-1 (25-20, 25-16, 27-29, 25-20)
Fantastica Lardini. Energica, determinata, caparbia, capace di una eccellente prestazione e di una grande vittoria (3-1) contro una big come la Saugella Monza. Due set al limite della perfezione, la voglia di non cedere di un millimetro di fronte al ritorno delle brianzole, decisa nel chiudere sul 3-1 con un perfetto assolo conclusivo.
C’è Villani nello starting six rosanero ed è proprio della schiacciatrice pratese il primo punto di una Lardini che blocca sul nascere l’abbrivio di Monza (1-3) con l’ace di Cogliandro (4-4) ed il muro dell’ex Moneta (6-5). E’ ancora dal servizio (ace Moneta, 9-6) che la Lardini trova vigore, sorretta da un’ottima seconda linea e dalla buona efficacia del contrattacco (44% nel primo set). Agrifoglio gioca bene con le centrali e le rosanero vanno al time-out tecnico sul +5 (12-7). Il net aiuta il servizio di Candi (13-10), ma da zona-uno a far male è soprattutto la Lardini: il terzo punto diretto (Villani per il 16-10), costringe Delmati a chiamare in causa De Stefani (per Bezarevic), ma è il muro di Candi a rilanciare Monza che con Zago sigla il -3 (18-15). E’ un altro muro di Candi ad avvicinare ancor più la Saugella (20-18), ma non trema la mano di Cogliandro (22-18), tanto meno quella di Kiosi che produce quattro set-point (24-20): il primo è quello buono per l’1-0, fissato dal muro di Cogliandro, sesto punto personale del parziale d’apertura.
Ci sono sempre le mani di Candi a stoppare a muro la Lardini (6-8), che tuttavia ha una marcia in più, specie al servizio: prima Villani (9-8), poi Cogliandro (12-9) producono punti da zona-uno. Filottrano viaggia con ottime percentuali d’attacco (47% complessivo, addirittura il 57% dopo ricezione negativa), con Kiosi e Moneta che affondano i colpi. Delmati rigioca la carta De Stefani (per Dekany), ma la Lardini è un fiume in piena e con Villani allunga sul 20-12. Da una difesa pazzesca di Feliziani nasce il 23-15, le rosanero sentono vicino il 2-0 che rendono concreto ancora con Cogliandro, stavolta direttamente dal servizio.
Devetag prova a spronare una Saugella (5-6) che per due volte trova sulla sua strada il muro di Villani (8-6 e 11-9). E’ la migliore tenuta in ricezione (69% di positiva nel terzo set) a dare sostanza alla riscossa brianzola: le ospiti piazzano un terrificante break di 6-0 che spacca in due il parziale (13-19). Il giro in seconda linea di Barzetti ridà equilibrio ad una Lardini che di mollare non ci pensa proprio: sul servizio di Giuliodori sale in cattedra Cogliandro che con tre punti consecutivi riprende Monza (22-22) e scalda ancor più il PalaBaldinelli. De Stefani sblocca la Saugella (22-23), che si ripete con Dekany (22-24), ma Kiosi prima e Villani poi annullano i due set-point (24-24). Devetag e Dekany provano a rilanciare, ma c’è sempre Kiosi (7 punti nel set come Villani) a cancellare la palla dell’1-2. Il sesto tentativo (procurato da Zago) finisce tuttavia per essere quello buono per l’errore in attacco della Lardini.
Il successo nel parziale garantisce nuova linfa alla Saugella, che nella quarta frazione per tre volte (sullo 0-3, sul 7-10 e sul 13-16) prova ad involarsi. Ma quella della Lardini è pregiata sartoria, che le consente di ricucire tutti gli strappi. Kiosi conduce Filottrano al primo vantaggio del set (18-17), la Lardini è lanciatissima ed ha una Giuliodori strepitosa (6 punti nel quarto parziale): suoi i punti che spingono le rosanero sul 24-20, occasione che Moneta, da buona ex, trasforma in oro con un mani out che scatena l’entusiasmo della Lardini e del suo calorosissimo popolo.
“Peccato, perché eravamo molto motivate e ci tenevamo a fare un buon risultato – spiega Dekany -. E’ stata una partita strana, in cui abbiamo espresso una buona pallavolo nelle prime metà dei set senza riuscire però a mantenere alto il ritmo nella seconda parte dei parziali. Abbiamo commesso qualche errore di troppo sia in attacco che in ricezione, risultando incapaci di esprimere il nostro gioco con continuità. Fino all’ultimo eravamo convinte di poter riuscire a strappare il tie-break, forti del nostro vantaggio, ed invece loro sono state brave in difesa e nel contrattacco chiudendo anche il quarto set a loro favore. Ora dobbiamo capire quello che non funzionato, tenere alta la concentrazione, perché prossima settimana ci aspetta una partita molto importante con Forlì”.
BENG ROVIGO – DELTA INFORMATICA TRENTINO 0-3 (13-25, 24-26, 15-25)
Seconda vittoria consecutiva per la Delta Informatica Trentino Rosa che espugna per tre a zero il parquet della Beng Rovigo e sale a quota tredici punti in classifica. Un’ottima prestazione per la squadra di Marco Gazzotti, che dopo aver conquistato agevolmente il primo set ha avuto un passaggio a vuoto nel secondo parziale (vinto ai vantaggi dopo aver permesso alle rodigine di recuperare dal 22-24) per poi chiudere con autorità nel terzo e ultimo set.
Top scorer della partita il capitano della Delta Giada Marchioron con 18 punti (47% in attacco), seguita dall’ex Guatelli con 12 palloni messi a terra. Molto bene anche la centrale Bogatec (9 punti di cui tre al servizio) e il libero Zardo, anch’ella ex della sfida, che ha chiuso con il 100% in ricezione positiva e 60% di perfette.
Il tecnico della Delta conferma il sestetto tipo, con Demichelis al palleggio, Marchioron opposto, Guatelli e Segura schiacciatrici, Repice e Bogatec centrali e Zardo libero. Alessio Simone, allenatore della Beng, schiera Bacciottini palleggiatrice in diagonale con Tomsia, Polak e Grigolo in posto-4, Moretto e Furlan centrali e l’ex Delta Silvia Fiori libero.
I primi due punti della sfida sono due muri della Delta, firmati Bogatec e Marchioron; la centrale trentina trova anche l’ace del 2-5, poi la “collega” Repice allarga il divario assieme a Marchioron (5-12 al time-out tecnico). Mister Simone prova a scuotere le rodigine cambiando la diagonale palleggiatrice-opposto (dentro Vallicelli e Lisandri per Bacciottini e Tomsia), ma in attacco la Beng continua a faticare e la Delta scappa via in maniera definitiva (10-20 col muro di Segura su Lisandri), Marchioron fa valere tutta la sua classe con tre punti in fila e il primo tempo di Bogatec chiude il set 13-25.
Nel secondo parziale è un’altra Beng, più efficace soprattutto a muro con Moretto che stoppa prima Marchioron e poi Guatelli (8-5); le gialloblù sprecano tre free-ball importanti (12-9), ma un paio di errori delle padroni di casa e l’ace di Bogatec riportano in parità la Delta (13-13). Due siluri di Segura qualche ottima difesa di Zardo portano avanti le trentine 15-18, Rovigo prova a rientrare sul 19-21 dopo l’errore di Segura: il finale è emozionante perché la Delta arriva ad avere due set-point, annullati dalla Beng per il 24-24; ai vantaggi Repice mette a terra il 24-25, Marchioron si supera con la difesa a una mano e Guatelli trova il mani-out vincente del 24-26.
Sulle ali dell’entusiasmo per il set vinto sul filo di lana, la Delta continua a martellare anche nel terzo parziale, complice l’ottimo avvio di Guatelli che mura due volte Tomsia e mette a terra palloni con continuità assieme a Marchioron (6-10 e time-out Beng). Le gialloblù mantengono un ampio vantaggio (9-15), con Rovigo che ha una fiammata solo sul 9-16, quando infila tre punti consecutivi costringendo Gazzotti a chiamare time-out: la Delta esce in maniera eccellente dalla pausa con il turno in battuta di Bogatec (un ace) che di fatto chiude la sfida (12-20), Demichelis oltre a farsi notare per delle ottime difese trova anche il muro su Polak del 13-22 e l’errore di Tomsia in attacco vale il 15-25 finale.
A fine gara il tecnico della Delta Marco Gazzotti è ovviamente soddisfatto per la vittoria: “Abbiamo giocato una buonissima partita, il primo set è stato davvero ottimo perché le ragazze sono state sempre attente, precise e brave a sfruttare quelle occasioni che sapevamo la Beng avrebbe potuto concederci. Nel secondo set siamo stati più disattenti e superficiali e quasi abbiamo rischiato di riaprire la partita, poi loro hanno sbagliato tanto e il terzo set è stato più semplice. Sicuramente dopo l’inizio di stagione un po’ complicato abbiamo ritrovato il nostro gioco, le vittorie danno morale ma il cammino è ancora lungo: il campionato è lungo e molto equilibrato, quindi per noi è importante trovare continuità di risultati”.
Coach Simone riflette sul ko: “Anche quando una partita comincia male si può aggiustare, evitando di perdere il set a 12. Se abbiamo la bravura di arrivare fino a 20 con squadre che sulla carta sono piu forti noi, dobbiamo far in modo che la partita se la vincano loro, senza regalare punti fondamentali a squadre che non ne hanno bisogno”.
CLENDY AVERSA – VOLLEY SOVERATO 1-3 (19-25, 15-25, 25-23, 16-25)
Quattro set di passione, grinta e determinazione per le atlete della Clendy Aversa ma a passare al Palajacazzi è il Volley Soverato che riesce a sfruttare anche la panchina molto più lunga e a portare a casa i tre punti messi in palio, mantenendosi in seconda posizione solitaria. Pesano, e non poco, le assenze per infortunio di Manfredini, Devetag e Tasca, ma giocano alla grande le 8 atlete aversane che però non bastano a far muovere la classifica.
Primo punto del match di marca normanna con la diagonale vincente di Astarita. La Clendy Aversa cerca subito di allungare: Ivana Lukovic ha il braccio caldo e piazza la diagonale del +2 (5-3) e poi colpisce l’avversaria per il 6-4. Soverato non molla e trova il pari sul 7-7. Le ospiti trovano un break di 2 punti ma Neriotti con una fast riporta Aversa a -1 (10-11). L’errore in battuta di Astarita porta le due squadre in panchina per il primo time-out tecnico (10-12). Entra in partita anche Salamone con un preciso primo tempo che vale il 13-15. Soverato riesce ad andare avanti anche di 4 lunghezze e poi sul 14-19 grazie al muro su Lukovic. La serba però si fa subito perdonare con un attacco dalla seconda linea che riporta sotto la Clendy. Le calabresi arrivano fino al 16-22 ma è ancora Lukovic a tenere in vita il set e dopo di lei ci pensa Salamone a regalare il -4 (18-22).L’ace di Donà permette a Soverato di andare avanti 1-0 nel conto dei set (19-25).
Equilibrio nelle prime battute del parziale. Ma la Clendy Aversa sbaglia troppo in battuta e Soverato ne approfitta piazzando subito un break di 4 punti (4-8) che costringe coach Della Volpe a chiamare time-out per cercare di riportare un po’ di serenità nel gruppo. Al rientro in campo primo punto in Serie A2 per Modena (5-8). L’ace successivo di Neriotti regala il -2 alle normanne. Ma Soverato riceve palla e distribuisce ancora meglio. E nel giro di pochi secondi, con Fresco al servizio, piazza un mini break di 3 punti per il 6-11. Al time-out tecnico Aversa sotto di 5 (7-12). Due errori delle calabresi per il 9-13. Ma Soverato allunga fino al +7 (10-17). Due servizi vincenti consecutivi di Begic regalano alle ospiti il doppio vantaggio (11-21). Il set scorre veloce. C’è una reazione delle normanne che viene spenta da Nardini che sigla il 14-24. Modena annulla il primo set point (15-24). Ma è Donà a chiudere con la parallela del 15-25.
La Clendy entra in campo con lo spirito giusto. Modena mette a segno il suo quarto punto personale, Lukovic riesce a passare nel muro avversario ma Soverato non sbaglia quasi nulla. E appena può cerca di allungare. Arriva fino al 4-7 ma Astarita con un mani e fuori e poi con un muro dice che la sfida deve continuare ancora (6-7). Neriotti e Lukovic non si arrendono e caricano la squadra per l’8-10. E ancora la centrale piemontese a trovare il varco giusto nel muro e poi a bloccare l’attacco calabrese per il 10-11. Il pareggio arriva sulla diagonale terrificante di Lukovic. L’attacco successivo di Soverato porta la Clendy Aversa al time-out per la prima volta nel match avanti (12-11). L’attacco a rete di Donà permette alla Clendy Aversa di essere ancora avanti (15-14). Astarita sale in cattedra e urla di gioia quando porta la sua squadra sul 20-16. Soverato però piazza un break di 4 punti che vale il 20 pari. La battuta errata di Donà riporta le normanne avanti e poi l’attacco out regala il 22-20. Ivana Lukovic in diagonale fissa il risultato sul 23-21 e poi sul 24-22. Soverato mette a segno il 24-23. E indovinate chi mette a segno il punto decisivo? Il secondo libero della Clendy, Giulia Modena, che con un carattere straordinario, e senza paura, trova il mani fuori del 25-23 che si prende gli applausi di tutti i presenti al Palajacazzi.
Primo break del parziale sul 4-2 per le normanne col muro di Neriotti su Nardini. Soverato passa in vantaggio con l’ace di Fresco che vale il 5-6. Break di tre punti per le calabresi (5-9) e coach Della Volpe chiama le sue atlete in panchina per fermare il turno positivo in battuta di Fresco. Il muro di Nardini però vale il +5 (5-10). Modena e Focosi, secondo libero e seconda palleggiatrice, portano sotto la Clendy (7-10). Al time-out tecnico Aversa è indietro di 5 lunghezze. Le calabresi di Secchi provano a piazzare il break decisivo allungando sull’8-14. Ma è ancora la napoletana Astarita a chiedere alle sue compagne di crederci piazzando due punti consecutivi per il 10-14. Ma il vantaggio delle ospiti aumenta fino al +7 (10-17). Lukovic prova ad allungare la contesa col punto del 14-19. Ma i cinque punti di distacco resistono fino al 16-21 e diventano addirittura 7 quando Soverato si porta sul 16-23. La vittoria delle calabresi arriva sul muro ad Astarita che chiude set (16-25) e match (1-3).
A fine partita è la giovanissima Giulia Modena a commentare il match. La 20enne, alla sua prima partita da schiacciatrice (è il secondo libero della squadra) riesce a chiudere la gara col 100% in attacco e con 7 punti all’attivo: “Eravamo in emergenza ma siamo riuscite a fare una grande partita. Col cuore abbiamo vinto il terzo set ma la panchina troppo corta non ci ha permesso di provare a fare il colpaccio. Ci stiamo unendo tantissimo come gruppo anche per non far pesare alle nostre compagne la loro assenza. Già domenica vogliamo tornare a fare punti”. Contenta ovviamente dei suoi 7 punti: “Ho provato a dare una mano alla squadra, ovviamente sono felicissima anche se sarebbe stato molto meglio se avessero portato punti. Ma questa squadra ha un’energia che non hanno le altre e supereremo tutte le difficoltà”.
LILLIPUT SETTIMO TORINESE – FENERA CHIERI 3-1 (25-21, 20-25, 28-26, 25-13)
Grande prova della Lilliput Settimo Torinese che vince il derby contro la Fenera Chieri con il punteggio di 3-1. Le settimesi, partite senza i favori del pronostico, sgambettano la formazione rivale grazie ad una prestazione corale maiuscola, caratterizzata da grande carattere e determinazione.
Massimo Moglio recupera Laura Baggi, assente nelle ultime uscite, e la schiera subito in sestetto al posto di Federica Biganzoli, non al meglio per i soliti fastidi al ginocchio sinistro. Chieri in avvio parte forte (0-3), ma Veronica Minati si carica sulle spalle il peso dell’attacco biancoblu e porta avanti le settimesi sul 6-4. La Lilliput spicca il volo nella fase centrale del set (15-9), trascinata dai muri punto di Yasmina Akrari, insuperabile sottorete. La compagine ospite prova a rifarsi sotto con caparbietà e arriva fino al -2 (19-17), ma la ricezione guidata da Francesca Parlangeli non viene messa in difficoltà e a giovarne è la giovanissima Rachele Morello, che trova le giuste scelte offensive propiziando il 25-21 finale.
Nel secondo parziale Chieri cambia passo in attacco, scolpendo un 52% di squadra che non ammette repliche, e dopo una fase iniziale in equilibrio allunga il passo. La Lilliput tiene fino al 15-15, sigillato da un ace di Alessia Midriano, ma nel finale resta sempre un passo indietro e nonostante i 5 punti firmati da Erica Giacomel si inchina per 20-25. Da segnalare nelle fasi conclusive del set gli ingressi in campo tra le padrone di casa di Marina Lubian e Simona Buffo.
A far pendere l’ago della bilancia dalla parte della Lilliput è l’esito della terza frazione di gioco, vinta ai vantaggi dalla formazione capitanata da Marianna Bogliani. Le biancoblu di casa iniziano la frazione con il giusto piglio (8-4), tuttavia alla lunga distanza vengono riprese dalle chieresi a quota 12. Si gioca punto a punto e nel finale tutto si decide sul filo di lana. Chieri si porta ad un passo dalla vittoria, ma sul 22-24 la Lilliput non molla grazie a Baggi e ribalta la situazione con grande cuore. Dopo tre set point annullati, le settimesi piazzano la zampata vincente con il muro perentorio di Akrari e il punto decisivo di una glaciale Giacomel: 28-26.
La gara, di fatto, termina qui, perché il quarto parziale è un monologo della Lilliput. Chieri si stacca sul 12-7 e non ha più la forza di riaprire la contesa, anzi viene travolta dalle padrone di casa che sfruttano al meglio i 4 errori in battuta delle ospiti per prendere il largo. Settimo è padrona nel campo, Minati rimpingua il proprio bottino e con un PalaSanbenigno tutto in piedi ad applaudire le sue beniamine il finale è di quelli da ricordare: tutte le ragazze a ricevere il meritato applauso per la vittoria piena conquistata sul campo amico (25-13).
Massimo Moglio, coach della Lilliput: “Dopo 4 mesi ho cambiato modo di affrontare i problemi, prendendo di petto le situazioni: ho ricevuto un’ottima risposta dalle giocatrici interessate, grande reazione emotiva. Questo significa principalmente che noi ci siamo e che è giusto chiedere il 100% alle mie atlete. Per vincere dobbiamo andare oltre, superare i nostri limiti. Loro sono state brave nell’organizzazione di gioco, noi siamo stati bravi a non dare loro punti di riferimento a muro e in questo devo dire brava a Morello. Questa è la Lilliput che conosco, speriamo di riuscire a breve ad esprimere la stessa intensità anche in trasferta. Ieri avevo detto che a breve sarebbe iniziato il nostro vero campionato, ma è iniziato prima del previsto. Non mi aspettavo questa prestazione maiuscola, che ci regala serenità. In questo modo potremo affrontare le trasferte con una consapevolezza maggiore nei nostri mezzi e una tranquillità che ci può far fare il salto di qualità”.
ENTU OLBIA – MYCICERO PESARO 3-1 (25-16, 25-23,16-25, 26-24)
La Entu Olbia riprende la rotta giusta e torna finalmente alla vittoria battendo di forza la myCicero Pesaro in quattro set, volando così a quota 16 in classifica. Esce sconfitta la squadra di Bertini che, nonostante l’assenza, all’ultimo minuto, di capitan Babbi per un attacco influenzale, non sembra condizionata e si gioca la partita a viso aperto. Il primo set sono le pesaresi a partire bene ma il ritorno di Brussa e compagne è violento e la myCicero non regge il colpo. Anche nel secondo Olbia sembra più in partita delle ragazze di Bertini e si porta sul 2-0. Le pesaresi, però, hanno il dono di non arrendersi mai e, grazie a un gioco di squadra corale, accorciano le distanze con un terzo set in cui sono sempre state padrone.
La quarta frazione è quella più combattuta. Si procede punto a punto praticamente per tutto il parziale: sulla sponda sarda è la Brussa a salire in cattedra (chiuderà con 29 punti il suo score finale); dall’altra parte della rete sono Liliom e Mezzasoma (finiranno con 21 punti l’ungherese, e 16 la umbra) a rispondere colpo su colpo. Sarà poi Rebora a dare il colpo finale e chiudere la contesa in favore delle padrone di casa.
“Abbiamo giocato alla pari, nonostante l’assenza del nostro capitano Babbi – esordisce così coach Bertini a fine partita -. Sono rammaricato solo perché non siamo abbastanza ciniche nel momento di contrattaccare. A questi livelli, la differenza la fanno i dettagli e noi, nei momenti topici della partita, abbiamo commesso qualche disattenzione di troppo. Però abbiamo dimostrato anche stasera di potercela giocare con chiunque e ciò mi fa ben sperare per il futuro”.
OMIA ANAGNI – KIOTO CASERTA 0-3 (17-25, 22-25, 26-28)
L’Omia Volley combatte ma non riesce a trovare punti. Ad Anagni la squadra del presidente Alessandro Droghei non riesce ad arginare la Kioto Caserta nella sfida valida per l’ottava giornata del campionato di pallavolo femminile di serie A2: escludendo il primo set, in cui la formazione campana ha imposto fin da subito il suo ritmo, nel secondo e nel terzo set le ragazze dell’Omia hanno giocato punto a punto e possono anche recriminare sulle ultime (concitate) fasi del terzo set in cui hanno avuto la possibilità di prolungare la partita.
In avvio di partita Droghei schiera Muri in palleggio in diagonale con Kenny Moreno opposto, di banda Barboni e Talamazzi di banda, Bertaiola e De Arcangelis al centro con Zampedri libero, con Noschese in campo per il cambio-under illimitato. Dall’altra parte della rete il Caserta risponde con De Lellis in regia e Percan opposto, laterali Harelik e Gabbiadini, al centro Casillo e Facchinetti, con Barone libero.
Caserta parte con autorità (7-15) e mette da parte subito un margine di punti importante: l’Omia prova a ricucire (15-20) ma il set è ormai segnato e Percan e compagne lo chiudono a loro favore. L’Omia fatica un po’ a trovare il giusto ritmo di gioco ma nel secondo parziale le cose vanno meglio e si gioca sul filo dell’equilibrio per lunghi tratti con il 12 pari che arriva grazie a una scatenata Barboni: dal 13 pari Caserta si stacca di due lunghezze e Droghei deve interrompere il gioco con un time-out discrezionale ma le cose non cambiano perché Caserta continua a crescere (15-19) costringendo la panchina dell’Omia a ricorrere di nuovo allo stop. Un mini-break di Kenny Moreno fa rialzare la testa all’Omia (18-20) poi si gioca punto a punto con l’opposto colombiano che prova a spingere ancora ma le casertane passano dal 20-21 al 22-25.
Sotto di due set l’Omia deve provare a restare in partita ma anche il terzo set, nonostante sia stato lottato fino alla fine (26-28), va alla Kioto Caserta: dopo una lunga fase di gioco combattuto (6-11, 10-11 e 20-21) tutto si decide nel finale. Kenny Moreno, dopo una difficile ricezione di Talamazzi, schiaccia a terra il 20-22, ma Caserta sorpassa (23-24): il set sembra chiuso ma Zampedri e Talamazzi rianimano una palla praticamente caduta e il muro di De Arcangelis strappa applausi con il 24 pari: la partita è riaperta. Talamazzi è ancora protagonista e piazza un altro muro (24-25), ma Caserta annulla il set point, De Arcangelis pareggia (26 pari) ma Caserta riparte di nuovo e manda in archivio la pratica con il 28-26 che chiude il match.
“Successo meritato, anche se nel secondo e terzo parziale ci siamo un po’ complicati l’esistenza – afferma coach Gagliardi -. Dobbiamo essere sempre intensi altrimenti si rischiano le rimonte. Ottimo il nostro primo set, importante la nostra riposta quando si sono attraversati momenti di difficoltà. Quando siamo riusciti a servire bene, le cose hanno funzionato egregiamente, appena il servizio è sceso di intensità non sono mancati problemi. Alla fine, però, gioiamo per una vittoria decisamente importante su di un campo non semplice. Anagni gioca alla morte per far punti e non è cosa agevole uscirne così indenni. Questo successo è ancora una volta figlio dell’ottima prova di squadra e del forte spirito di gruppo che anima le mie ragazze”.
“Dispiace dover commentare ancora una sconfitta, sono amareggiato perché mi sarei aspettato un avvio di partita più incisivo da parte della mia squadra, poi nel corso della partita siamo riuscite a creare più di qualche grattacapo alle nostre avversarie, segno che una crescita inizia a vedersi anche se commettiamo ancora troppi errori e non riusciamo a dare continuità al nostro gioco – ammette William Droghei, deluso a fine partita -. La giovane età di questa squadra è un punto debole e dobbiamo continuare a lavorare molto per riuscire a portare avanti il nostro percorso di crescita: guardiamo con fiducia alle prossime partite con la speranza di poter migliorare i sistemi di gioco e allo stesso tempo fare punti preziosi”.
Domenica 29 novembre, ore 16.00
Golem Software Palmi – Volley 2002 Forlì 0-3 (23-25, 25-27, 19-25)
Domenica 29 novembre, ore 18.00
Lardini Filottrano – Saugella Team Monza 3-1 (25-20, 25-16, 27-29, 25-20)
Beng Rovigo – Delta Informatica Trentino 0-3 (13-25, 24-26, 15-25)
Clendy Aversa – Volley Soverato 1-3 (19-25, 15-25, 25-23, 16-25)
Lilliput Settimo Torinese – Fenera Chieri 3-1 (25-21, 20-25, 28-26, 25-13)
Entu Olbia – myCicero Pesaro 3-1 (25-16, 25-23, 16-25, 26-24)
Omia Anagni – Kioto Caserta 0-3 (17-25, 22-25, 26-28)
LA CLASSIFICA:
I TABELLINI:
GOLEM SOFTWARE PALMI – VOLLEY 2002 FORLì 0-3 (23-25, 25-27, 19-25)
GOLEM SOFTWARE PALMI: La Rosa 6, Rueda Cotito 8, Petkova 5, Aricò 13, Speranza, Moncada 3, Guidi, Bortolot, Quiligotti (L), Moretti 10. Non entrate Tomaselli, Barbagallo. All. Kroumov.
VOLLEY 2002 FORLì: Smirnova 14, Ventura 4, Balboni, Bonciani, Strobbe 10, Gibertini (L), Saccomani 2, Ferrara (L), Aguero 21, Assirelli 8. Non entrate Ceron, Guasti. All. Breviglieri.
ARBITRI: Autuori, Stancati.
NOTE – durata set: 28′, 33′, 28′; tot: 89′.
LARDINI FILOTTRANO – SAUGELLA TEAM MONZA 3-1 (25-20, 25-16, 27-29, 25-20)
LARDINI FILOTTRANO: Barzetti, Stincone, Agrifoglio 1, Feliziani (L), Kiosi 25, Giuliodori 10, Villani 18, Cogliandro 13, Moneta 11. Non entrate Beccacece Ramona, Pirro Martina, Rita, Marconi Margherita, Coppi. All. Pistola.
SAUGELLA TEAM MONZA: Dall’igna 1, Devetag 7, Candi 14, Lussana (L), Dekany 16, Visintini, Mazzaro, Zago 22, De Stefani 10, Bezarevic 1. Non entrate Rimoldi, Montesi. All. Delmati.
ARBITRI: Cerra, Brancati.
NOTE – durata set: 26′, 22′, 33′, 28′; tot: 109′.
BENG ROVIGO – DELTA INFORMATICA TRENTINO 0-3 (13-25, 24-26, 15-25)
BENG ROVIGO: Bacciottini, Norgini (L), Fiori (L), Furlan 4, Poggi, Polak 8, Scapati 1, Moretto 5, Tomsia 6, Grigolo 13, Lisandri, Vallicelli 1. Non entrate Tangini. All. Simone.
DELTA INFORMATICA TRENTINO: Marchioron 18, Guatelli 12, Pistolato, Bogatec 9, Demichelis 2, Zardo (L), Repice 7, Segura 10. Non entrate Michieletto, Antonucci, Bortoli. All. Gazzotti.
ARBITRI: Licchelli, Jacobacci.
NOTE – durata set: 20′, 29′, 25′; tot: 74′.
CLENDY AVERSA – VOLLEY SOVERATO 1-3 (19-25, 15-25, 25-23, 16-25)
CLENDY AVERSA: Bresciani (L), Focosi 1, Salamone 4, Drozina, Lukovic 22, Modena 7, Astarita 13, Neriotti 9. Non entrate Devetag. All. Della Volpe.
VOLLEY SOVERATO: Travaglini 12, Fresco 11, Nardini 15, Cumino 3, Donà 9, Begic 23, Lupidi 1, Mastrilli (L). Non entrate Bertone, Vietti, Pirv, Caforio. All. Secchi.
ARBITRI: Mattei, Cappelletti.
NOTE – durata set: 25′, 23′, 25′, 23′; tot: 96′.
LILLIPUT SETTIMO TORINESE – FENERA CHIERI 3-1 (25-21, 20-25, 28-26, 25-13)
LILLIPUT SETTIMO TORINESE: Lubian 2, Buffo, Midriano 9, Minati 23, Parlangeli (L), Baggi 6, Biganzoli 1, Giacomel 15, Morello 4, Akrari 13. Non entrate Bisio, Bogliani, Bosi, Bazzarone. All. Moglio.
FENERA CHIERI: Agostino (L), Mezzi 12, Torrese, Soriani, Agostinetto 9, Goes De Araujo 9, Serena 14, Salvi 9, Migliorin, Moretto 1, Vingaretti 2. Non entrate Cisi Martina, Curiazio, Arduino. All. Gallo.
ARBITRI: Pristerà, Fretta.
NOTE – Spettatori 490, durata set: 27′, 24′, 33′, 23′; tot: 107′.
ENTU OLBIA – MYCICERO PESARO 3-1 (25-16, 25-23, 16-25, 26-24)
ENTU OLBIA: Brussa 29, Valpiani 1, Correa Esteban 7, Gili 1, Degortes (L), Vilcu 6, Giuliani, Rebora 10, Camarda 13. Non entrate Caboni, Fezzi, Dettori Gaia. All. Iosi.
MYCICERO PESARO: Mastrodicasa 12, Bordignon 8, Zannini (L), Sestini 8, Di Iulio 2, M’bra, Gennari, Arciprete 4, Mezzasoma 17, Liliom 19. Non entrate Di Marino. All. Bertini.
ARBITRI: Carcione, Moratti.
NOTE – durata set: 24′, 40′, 26′, 32′; tot: 122′.
OMIA ANAGNI – KIOTO CASERTA 0-3 (17-25, 22-25, 26-28)
OMIA ANAGNI: Moreno Pino 19, De Arcangelis 7, Barboni 6, Noschese, Bertaiola 3, Muri 3, Talamazzi 11, Zampedri (L). Non entrate Liguori, Negri Natascia, Neri. All. Droghei.
KIOTO CASERTA: Casillo 10, Percan 12, Harelik 16, Gabbiadini 6, Barone (L), Facchinetti 8, Botarelli, De Lellis 5. Non entrate Galazzo, Aquino, Paioletti, Modestino, Porzio, Torchia. All. Gagliardi.
ARBITRI: Guarneri, Di Blasi.
NOTE – durata set: 22′, 26′, 31′; tot: 79′.
IL PROSSIMO TURNO:
Domenica 6 dicembre, ore 18.00
Volley 2002 Forlì – Saugella Team Monza
Delta Informatica Trentino – Omia Anagni
Fenera Chieri – Beng Rovigo
Lilliput Settimo Torinese – Clendy Aversa
Kioto Caserta – Lardini Filottrano
Volley Soverato – Entu Olbia
myCicero Pesaro – Golem Software Palmi