Vi siete mai chiesti quanto sia importante per voi il comfort della vostra casa? O come reagireste se vi trovaste alle prese con un ambiente poco accogliente senza avere l’opportunità di cambiarlo? Ecco, immaginatevi questa situazione; è esattamente quello che è successo a me.
Venendo in Cina senza alcun tipo di informazione riguardo al mio alloggio ho firmato un contratto senza saperne le condizioni, l’ho comprato a scatola chiusa, e oggi parliamo di alcune conseguenze di questo acquisto. Devo dire che le mie esperienze all’estero in diversi paesi mi hanno insegnato ad essere adattabile e a non spaventarmi facilmente davanti alle sfide, facili o difficili che siano. Ciononostante, quando ho visto la mia stanza nello studentato in Cina per la prima volta, ho avuto un sussulto. Di per sé, la camera non è poi così malaccio. Ovviamente si tratta di una doppia, che nel mio caso condivido con una mia compagna di viaggio dall’Olanda. Essendo mia amica già prima di partire, fortunatamente non ho dovuto scendere a compromessi con un coinquilino sconosciuto, magari sporco o pazzo (di storie bizzarre ne ho sentite). Tuttavia, il drastico cambiamento dalla propria confortevole cameretta in cui si ha libertà assoluta alla quotidiana condivisione della routine con un’altra persona è una componente che potrebbe risultare difficile per alcune persone. Ad ogni modo, una delle cose che mi hanno shockato maggiormente è stato il letto. Avrei dovuto dimenticarmi il mio comodo letto a una piazza e mezza da principessa in Olanda e rassegnarmi da un giorno all’altro ad un materasso spesso due dita, posto sopra un pannello di metallo. Per i più scettici che pensano stia esagerando allego una foto.
Comunque, che ci crediate o no, e io stessa non ci credevo, a distanza di una settimana quel misero foglio A4 che avevano il coraggio di chiamare materasso non aveva più importanza. Ovvio, non dico che sia come stare in hotel; dopo esserci seduta per più di quindici minuti fa comunque male all’osso sacro, però, in Cina si crede che dormire su superfici dure sia un toccasana per la schiena. Chissà, forse hanno davvero ragione? La cosa che mi ha scandalizzato, piuttosto, è stata il bagno. Tutto sommato, i mobili della camera da letto erano nuovi, ma il bagno…innanzitutto, c’è un doccino di fronte al WC che credo debba rappresentare la doccia. Lo spazio per lavarsi è abbastanza limitato, e ogni volta che si utilizza questa “doccia” si allaga tutto il bagno. Inoltre, ci sono tre periodi della giornata in cui si ha a disposizione l’acqua calda. Il resto del bagno era così ammuffito e arrugginito che non so dirvi quanto era alto il rischio di contrarre il tetano (o peggio). Per me e la mia coinquilina, la situazione del bagno è stata difficile da accettare. Dopo una lunga pulizia e un po’ di tempo per rimuginarci su, siamo riuscite a reputarlo decente. Ma una cosa è certa: l’esperienza ancora non era iniziata e già si dimostrava non essere adatta per i più schizzinosi. Nonostante lo shock iniziale e le difficoltà ad accettare questo nuovo ambiente, ora la cameretta con quel bagno ammuffito e il letto da cella di prigione la chiamiamo casa. Questa settimana vi ho raccontato della mia stanza, ma il prossimo articolo riguarderà qualcosa di ben più grande: la città di Jinan.
Volete scoprire se le conoscenze che avete sulla Terra di Mezzo sono accurate? Allora continuate a seguirmi nel mio viaggio!
Ps. Il mio canale instagram: @lathitudine