L’Esperia Fans Club è aperto a tutti coloro che sono o vogliono diventare sostenitori dell’U.s. Esperia e si rivolge a quanti nella propria vita sportiva ha fatto parte della società sia come atleta, sia come dirigenti o come tecnico in previsione di portare a festeggiare i cinquant’anni di fondazione della società nel giugno del 2011. Conteporaneamente è ancora attivo il lavoro di ricerca anagrafico del Comitato della Festa del 50°
Inoltre questo Fans Club si rivolge, inoltre, a chi sposa la filosofia giovane e dei giovani da sempre caposaldo della società .
Per i soci sostenitori l’iscrizione al Fans Club avrà il costo di 100 € che comprende l’abbonamento per le gare rsideue dell stagione 2008/2009 e quello del 2009/2009 e una serie di vantaggi con sconti presso ristoranti di Cremona, Crema, presso l’Allocchio Sport di Castelleone e ingressi omaggio presso il Megacine di Cremona.
Alla conferenza stampa ha presenziato il Vice Sindaco della Città di Cremona, Luigi Baldani e le Miss Eleonora Busi e Valentina Avanzi, nelle vesti di madrine, ai quali il presidente Silvio Sassano ha donato le prime tessere del Fans club.
Nel volantino che è stato distribuito ieri nella gara contro Urbino successivamente sarà ridistribuito nelle gare interne della Magic Pack sino a fine stagione, sono scritte tutte le modalità d’iscrizione per il Fans Club.
Le tessere, numerate in successione progressiva, con il relativo volantino e la spilla (che sarà pronta nei prossimi giorni), possono essere ritirate presso la Segreteria che avrà la collaborazione di Fabio Franchi, contattando il seguente numero di telefono 0372/452575 oppure scrivendo a segreteria@usesperia.it
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Batte forte il cuore dell’Asystel, più forte che mai dopo una partita eccezionale, che vale per le biancorosse l’accesso all’attesa finalissima di domani. Quattro set di spettacolo puro, come di consueto quando in campo scendono Novara e Bergamo, nell’ennesima riedizione di quello che è ormai il “derby del nord†del volley in rosa. Quattro set che consegnano ai taccuini un’Asystel capace di mettere in campo il solito bel gioco ma soprattutto una grinta e una determinazione da grandissima squadra.
Micelli può contare sulla formazione tipo, avendo a disposizione tutte le titolari in ottima condizione, con Ortolani opposta a Lo Bianco, Piccinini e Del Core in banda, Barazza e Arrighetti al centro e Merlo libero.
Luciano Pedullà ripropone lo schieramento collaudato, con Feng in regia e Kozuch in diagonale, Osmokrovic in banda con Barcellini, Paggi e Anzanello al centro e Cardullo libero.
L’avvio di partita è subito acceso e spettacolare, con Paola Paggi (grande ex della sfida) strepitosa in fast e Kozuch che manda le due squadre al time out con un bolide che vale l’8-6. Barcellini scappa via in diagonale, 12-9, e Micelli chiama tempo, ma Feng si inventa un muro su Del Core che vale il 15-10. Micelli tenta la carta Bacchi, ma Osmokrovic chiude il diagonale nel metro e mezzo e rintuzza il tentativo delle orobiche, 18-13. Cala la ricezione e Novara fa fatica nel cambio palla, pur mantenendo costante il gap fino al 20-15 (fast di Paggi). Veemente il ritorno della Foppa, capace di portarsi fino a 22-21, prima della tripletta novarese che chiude i giochi: Barcellini e Osmokrovic di potenza trovano il set ball, Anzanello chiude accarezzando il pallone.
Si apre meno bene il secondo set per Novara, costretta a inseguire lo spunto di Del Core, 5-8. Pedullà prova la carta Lombardo e la schiacciatrice catanese da ordine alla seconda linea, favorendo la rimonta 8-8, che manda su tutte le furie Micelli (time out per lui) e innesca addirittura il sorpasso: 11-9 con Osmokrovic a segno a muro su Barazza. Piccinini ricuce, Lombardo e Kozuch scappano di nuovo via 17-15 ma tocca a Barazza stoppare la fuga a muro. Via dunque al punto a punto, deciso da Del Core e Arrighetti 23-25.
Bergamo riparte di slancio nel terzo set con la doppietta di Ortolani, ma la spettacolare pipe di Osmokrovic impatta lo score sul 5-5. Via con la girandola d’emozioni e Novara transita prima al giro di boa, 13-12, grazie al lob di Osmokrovic subendo però il contro break di Bergamo e relativo sorpasso: 13-15. Nonostante Kozuch, la Foppa scappa 16-20 e ipoteca il parziale, con Pedullà costretto a chiamare tempo. È sontuosa la reazione di Novara, quando a servizio va Anzanello: 20-20 e non è finita qui. Un lungo scambio vede Cardullo e Feng esaltarsi in difesa, e Osmokrovic andare a segno a muro per il sorpasso ai danni delle avversarie inermi. Si gioca sui nervi, Pedullà manda in campo baby Scarabelli per Kozuch in seconda linea, e dopo il muro di Paggi che vale il set-ball, è proprio Chiara Scarabelli a “tirar su†la palla che Barcellini mette a terra con una magia, facendo esplodere la panchina novarese.
Bergamo riparte intenzionata a prolungare l’incontro, Novara si aggrappa ad Anzanello devastante in primo tempo, ma è la coppia arbitrale a diventare presto protagonista. Sul 12-10 Novara (super Barcellini, con un uno-due da urlo) due chiamate alla regista Feng (una doppia e un’invasione, entrambe inesistenti come replay dimostrerà ) frenano l’estro del fenomeno orientale, con Pedullà costretto a chiamare tempo sul 12-14. Bergamo prende il largo e scava il solco, scappando via sul 14-20, ma le orobiche si troveranno presto a fare i conti con il cuore Asystel. Kozuch è inarrestabile, Osmokrovic determinata più che mai ma è Rosso (entrata per Paggi) a dare la scossa decisiva con il muro del 20-22. Osmokrovic accorcia ulteriormente, Micelli toglie Piccinini e rilancia Bacchi, ma è Valeria Rosso ancora a esser protagonista con la doppietta fast-muro che azzera lo score sul 23-23. L’inerzia è a favore di Bergamo, ma Barcellini è ancora strepitosa e prima annulla il set ball con un missile, poi mura le speranze di Bergamo per il 25-24. Avanti sul filo dei nervi, la foppa reagisce annullando due match ball, poi arriva il muro numero tredici di Novara, e in campo scatta la festa.
Una prova corale di altissimo livello che, come illustrano le statistiche, è ulteriormente impreziosita dalla bella prova offerta anche dalle avversarie, uscite sconfitte ma solo perché dall’altra parte della rete c’è stato un Novara stellare più che mai. Un risultato, il raggiungimento della finale, già di per sé molto importante in quanto in casa Asystel si tratta della seconda finale, dopo quella vinta nel 2003-2004 a Bergamo. Da allora, mai le biancorosse erano riuscite ad arrivare fino in fondo alla competizione che assegna la coccarda tricolore. Domani, inizio ore 16:15 su Sky Sport 2, la sfida alla Scavolini Pesaro dei record.
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Ripresa di campionato vincente per la Novello Cama Edil Vicenza, che si aggiudica in tre set il derby veneto con il Top Team, sfida tra le squadre cadette dei club della massima serie nazionale.
Le biancorosse di Marchiaro sono partite in sordina, soffrendo un po’ nel primo parziale, nel quale si sono anche trovate ad inseguire le avversarie per alcuni scambi; strada poi spianata negli altri due, con il Belluno reduce dal torneo di Dubai e non nelle migliori condizioni. Buone prove di Povolo e Levorin.
Consueto starting seven per la Novello Cama Edil Vicenza, in campo con Zecchin-Marcolina a formare la diagonale palleggiatrice-opposto, Povolo e Gomiero in banda, capitan Assirelli e Levorin al centro, Ensabella libero; il Top Team risponde con Vidal al palleggio Nielsen opposta, Bardini e Savietto al centro, Dalla Vedova e Robazza in banda, Zanatta libero.
I primi due punti dell’incontro sono del Conegliano, ma poi sono le biancorosso a dettare legge portandosi dall’8-8 al 13-9; tutto vano perchè il muro bellunese non perdona ed, insieme a qualche errore delle vicentine, arriva subito la nuova parità . Si prosegue punto a punto, con le ospiti che sfruttano qualche attacco altre la linea di fondo per portarsi sul 17-19. Vicenza risponde con la stessa arma delle avversarie: prima Assirelli e poi Marcolina fermano gli attacchi delle gialloblu. Marchiaro cerca di migliorare la ricezione inserendo Zuccollo; scambio sfortunato visto che Federica è poi uscita dal campo zoppicando. La Novello raggiunge per prima quota ventiquattro, Belluno annulla due palle set, prima con Vidal al servizio e poi con Nielsen a muro, prima dell’ace di Zecchin che vale il 26-24.
Belluno torna in campo con Bernardi per Bardini, dolorante ad un ginocchio ed il set inizia nello stesso modo con cui si era chiuso quello precedente, ovvero con un ace biancorosso, questa volta di capitan Assirelli. Per i primi scambi la Novello Cama Edil viaggia a velocità doppia (8-4), poi le avversarie si rifanno sotto, ma a suon di schiacciate le biancorosse prendono il largo fino al 17-10 siglato da Povolo. Nonostante qualche imperfezione nel finale, le biancorosse chiudono agevolmente sul 25-19 con un ace di Gomiero.
Da fotocopia il terzo parziale, con Vicenza a dettare il proprio ritmo e portarsi nuovamente sul 17-10 ed incrementando sul turno al servizio di Levorin fino al +9. Sul 20-12 Bottaini prende il posto di Marcolina; la Novello Cama Edil ha un momento di sbandamento, tanto che Marchiaro è costretto a stoppare il gioco per rimettere ordine in campo. Chiude la partita un attacco di Bottaini.
Questo il commento di coach Marchiaro al termine dell’incontro: “Loro venuti contati ma comunque con la squadra titolare e non hanno fatto una gran partita. Noi le abbiamo messe in difficoltà al servizio, limitando il loro gioco in fast che all’andata ci aveva creato non pochi problemi; abbiamo fatto il nostro ed è bastato per vincere. Adesso contro Mareno dobbiamo stare attenti, perchè è una squadra che ha fatto tantissimi 3-2 e che non molla mai”.
La Novello Cama Edil Vicenza, quindi, si preparerà ora per la trasferta trevigiana di sabato prossimo.
18a giornata
Novello Cama Edil Vicenza – Top Team Belluno 3-0
(26-24, 25-19, 25-19)
Novello Cama Edil Vicenza: Zecchin 2, Bottaini 1, Assirelli 11, Marcolina 10, Bernabè ne, Povolo 15, Gomiero 12, Ensabella (L), Levorin 5, De Mas ne, Zuccollo, Ceron ne. All. Marchiaro
Top Team Belluno: Robazza 8, Savietto 9, Bernardi, Vidal 5, Zanatta (L), Bardini 7, Nielsen 6, Dalla Vedova 7. All Woelflin.
Arbitri: Menegatti ed Albanese
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La Scavolini si qualifica alla finale della Coppa Italia Findomestic, in programma domani alle 16.15 al PalaSele di Eboli, battendo in tre set non sempre agevoli la Yamamay Busto Arsizio, che il giorno prima aveva eliminato la Monteschiavo Jesi. La Yamamay aveva Esko alle prese con una tendinite, e ciò nonostante ha giocato due set ottimi: in entrambi, però, ha subito due break decisivi. Nel terzo, come ampiamente prevedibile, non c’è stata partita e la Scavolini ha avuto buon gioco nel qualificarsi per la finale (la terza consecutiva) giocando sul velluto. Vista set per set, però, è stata una partita a lungo combattutissima. L’inizio, sino al secondo timeout tecnico, è stato letteralmente punto a punto: Busto ha giocato a viso aperto, rintuzzando due volte un +2 biancorosso e mettendo il naso avanti ad entrambi i timeout tecnici. Fatale un 5-0 subito proprio dopo il secondo, che portava le campionesse d’Italia sul 20-15 e poi addirittura sul 23-18. Pareva fatta, e invece un turno in battuta di Fernandinha riportava a -1 le farfalle: cruciali a quel punto una parallela di Skowronska e, infine, un’altra di una Costagrande sin lì pallida. Carol poi si scioglieva alla grande nel secondo parziale, cominciato di gran carriera dalle colibrì (sciupato l’8-2 con una pipe di Jaqueline). Busto rosicchiava via via il vantaggio delle biancorosse e si presentava al secondo timeout tecnico sotto di tre, poi accorciava ancora: 16-14. Battaglia sino alla fine? No, 9-0 pesarese sul turno di battuta di Ferretti e punizione severissima, ben oltre i demeriti, per la Yamamay. Terzo set, invece, senza storia. Il rush pesarese, molto simile al 13-2 che, nel secondo set della partita di campionato della scorsa domenica, aveva spezzato in due le bustocche, proseguiva ininterrotto: 8-2, 16-10, 21-12 e un finale a 15 che rimanda a casa la Yamamay con un passivo pesante. Ma la squadra di Parisi ha fatto a lungo la sua figura, ed ha trovato davanti a sè una squadra in ottime condizioni fisiche e mentali, capace di aspettare con pazienza il momento in cui sferrare il colpo decisivo per mettere k.o. l’avversaria.
SCAVOLINI-YAMAMAY 3-0 SCAVOLINI PESARO: Jaqueline 16, Fürst 7, Skowronska 17, Costagrande 12, Guiggi 7, Ferretti 4; Wijnhoven (L), Garzaro. N.e. Brussa, Di Crescenzo, Lunghi, Castiglione. All. Zé Roberto.
YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Fernandinha 1, Viganò 8, Campanari 4, Matuszkova 9, Esko 10, Ritschelova 3; Borri (L), Valeriano, Ravetta. N.e. Kovacova, Fokkens. All. Parisi. ARBITRI Caltabiano e Perri. NOTE Parziali 25-22 (24’), 25-14 (22’), 25-15 (22’). Scavolini: battute sbagliate 7; battute vincenti 4; ricezione 88% (prf 62%); attacco 58%; errori 15; muri 8. Yamamay: battute sbagliate 4; battute vincenti 2; ricezione 74% (prf 52%); attacco 34%; errori 12; muri 4.
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Esce con onore dalla Coppa Italia 2008/2009 la Yamamay, giunta fino alle semifinali per la seconda stagione consecutiva. E per la seconda stagione consecutiva è la Scavolini Pesaro a eliminare la squadra di Carlo Parisi, comunque capace di un ottimo quarto contro la Monteschiavo Jesi e oggi in campo più che dignitosamente per un set e mezzo. Troppo forte la Scavolini e troppo stanca la formazione bustocca, dopo la maratona di ieri.
La cronaca: ottimo inizio di Yamamay, che difende bene con Borri ed affonda con Esko (3-4), mentre per Pesaro subito in evidenza Costagrande e Guiggi (4-4). Pesaro avanza con il muro di Furst (7-5), mentre Matuszkova e una doppietta di Viganò fanno passare per prima la Yamamay al primo tempo tecnico (7-8). Pesaro non molla e ripassa avanti grazie a due aces di Jaqueline (10-8), ma la Yamamay trova il 10-10 con Viganò e un nuovo vantaggio con la doppietta di Matuszkova (10-12); Costagrande firma i punti fino al 12-12, Campanari rilancia le bustocche con un ace 13-15, Ferretti a muro trova il 15-15, Ritschelova ferma il tempo sul 15-16. La Scavolini recupera e fa un piccolo break con Ferretti (18-16, tempo Parisi), poi confermato da Jaqueline (20-16, nuovo tempo del coach biancorosso). Matuszkova e Viganò tengono accesa la speranza (21-18), così come Fernandinha (ace 23-20). L’errore di Costagrande fa chiamare tempo a Zè Roberto (23-21), Campanari mura il -1 (23-22); Jaqueline trova il set-ball, Costagrande chiude in lungolinea (25-22). Secondo set: Pesaro inizia forte con Skowronska e Costagrande (4-1), ma la Yamamay è un pò troppo fallosa (5-1 tempo Parisi). Le marchigiane arrivano all’8-4 con Ferretti, ma Matuszkova ed Esko tengono in scia le bustocche (12-10); Viganò trova il -1 (14-13), ma Jaqueline e Guiggi riallungano (16-13). Furst mura tutto (20-14) e nel finale Pesaro dilaga con Jaqueline e Skowronska (25-14). Terzo game: avvio di nuovo sprint per Pesaro (6-2 Guiggi), che arriva al primo tempo tecnico con un provvidenziale 8-2 (Skowronska). Sul 10-3 Parisi ferma il gioco, poi inserisce Valeriano per Esko, ma ormai la Scavolini prende il largo e conclude presto 25-15.
Il tabellino:
Scavolini Pesaro – Yamamay Busto Arsizio 3-0 (25-22, 25-14, 25-15)
Scavolini Pesaro: Lunghi, Garzaro, Wijnhoven (L), Skowronska, Brussa, Castiglione, Ferretti, Furst, Costagrande, Di Crescenzo, Guiggi, Lazcano, Jaqueline. All. Guimaraes José Roberto. Battute vincenti: 4, errate: 9. Muri: 9.
Yamamay Busto Arsizio: Ravetta, Fernandinha 4, Viganò 9, Valeriano, Esko 24, Kovacova 12, Matuszkova 3, Fokkens ne, Campanari 17, Borri (L), Ritschelova. All. Parisi. Battute vincenti: 5, errate: 5. Muri: 16 (6 Campanari).
Arbitri: Caltabiano – Perri
Spettatori: 1000 circa
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Asystel Novara: batte Bergamo 3-1 ed è finale di Coppa contro Pesaro Pag 2
B2 F.: La Novello Cama Edil è davvero un… Top Team Pag 3
Scavolini Pesaro: batte Yamamay ed è finale di Coppa Italia Findomestic A1 Pag 4
Yamamay Busto Arsizio: sconfitta in semifinale dalla Scavolini Pesaro Pag 5